Una volta esisteva solo tra le gradinate di uno stadio. Poi arrivarono i commenti alla radio, i replay di 90° minuto, le pay TV. Oggi il calcio vive di streaming, respira tecnologia: è diventato un’esperienza multimediale dove statistiche, dati in tempo reale e analisi approfondite possono alimentare la passione dei tifosi. Marco Foroni, Responsabile Sport di Prime Video Italia, ci ha spiegato in questa intervista come il gigante dello streaming di Amazon stia portando anche nuove innovazioni nel calcio in TV, da quando trasmette la partita migliore del mercoledì di Champions League. Con un mix di campioni dello sport e giornalisti a bordocampo, e funzionalità tecnologiche rese possibili dall’AI.
La nostra intervista a Marco Foroni: come Prime Video rivoluziona il calcio in TV con la tecnologia
Dall’essere voce delle telecronache a dirigere uno dei più innovativi servizi di streaming sportivo, Foroni incarna perfettamente l’evoluzione che il calcio sta vivendo nell’era digitale. Ma sempre mettendo al centro i due elementi fondamentali: lo sport e gli spettatori che lo amano.
“Il nostro obiettivo è rendere l’esperienza dello spettatore sempre più completa e coinvolgente”, spiegava Foroni nell’ultima puntata del podcast Dalla A alla Z – Alla scoperta di Amazon, condotto da Matteo Curti. Nella puntata del podcast, Foroni spiegava alcune delle funzionalità introdotte da Amazon come X-Ray per scoprire informazioni sui giocatori e le statistiche, oppure il Rapid Recap della partita guidato dall’intelligenza artificiale. Tutte novità che cambiano il modo in cui possiamo fruire delle partite, pur senza stravolgerlo per chi è meno interessato a queste funzioni extra.
Ma come si bilancia la tradizione con l’innovazione? Come si mantiene l’autenticità del gioco mentre si sperimenta con nuove tecnologie? Lo abbiamo chiesto direttamente a Marco Foroni in questa intervista, che ci porta dietro le quinte di Prime Video Sport, dove ogni partita è un mix di storytelling tradizionale e analisi data-driven.
Da voce del calcio a stratega dello streaming
Se anche non doveste riconoscere subito il nome, se seguite con passione il calcio saprete riconoscere la voce di Marco Foroni al volo. Dopo aver lavorato per la redazione sportiva de Il Giornale, inizia a parlare di calcio su Tele+, che poi diventerà Sky. Segue soprattutto il calcio internazionale, diventando espertissimo di Champions League, che continuerà a seguire anche su Mediaset.
Presto, accanto a quella da giornalista sportiva, sviluppa un curriculum importante anche come dirigente. “Nel 2016 ho iniziato a gestire la parte più manageriale di Fox Sports su Sky, poi sono passato a DAZN come direttore editoriale. Amazon cercava una figura con competenze sia di business che editoriali, e dopo un percorso di selezione particolare sono arrivato qui” ci spiega Foroni. Che sembra apprezzare molto il suo ruolo, a metà fra l’esperto di sport e lo stratega dello streaming: “Devo dire che apprezzo molto la cultura aziendale di Amazon, l’orizzontalità con cui si prendono decisioni e la ‘ossessione del cliente‘, per offrire il miglior prodotto possibile”.
Quella da telecronista a dirigente è una transizione che lui stesso non avrebbe immaginato solo qualche anno: “Non sono più davanti alla telecamera, anche se collaboro ancora con il team editoriale. In un team europeo gestisco l’Italia per il live sport: mi occupo della negoziazione dei diritti, delivery, contratti, gestione degli ascolti e pianificazione. È molto diverso rispetto al passato: forse dieci anni fa non ci avrei creduto che avrei rinunciato a commentare le partite, ma ora apprezzo la visione d’insieme che mi permette di sviluppare competenze e far crescere professionalmente” ci spiega.
Foroni ci spiega che il suo ruolo bilancia diverse competenze (editoriali, strategiche, tecniche). Ma la sua missione resta la stessa: “sono diventato responsabile dello spettatore, lavoro per dare la migliore esperienza possibile”.
La Champions League in streaming: offrire il meglio, anche fra altri servizi e serie TV
Molti appassionati di calcio sono rimasti sorpresi quando (ormai tre anni fa) Prime Video annunciò di aver acquistato i diritti per la miglior partita del mercoledì di Champions, in esclusiva. Noi stessi parliamo di Prime Video soprattutto per le serie TV e i film che arrivano in streaming. E quelli che sfruttano appieno questo servizio sono solo una parte degli ancora più numerosi clienti Prime di Amazon. Ma in un mercato come quello italiano, il calcio fa la differenza. E Prime Video ha saputo sfruttare l’opportunità.
“Alla fine di Contracampo, Sandro Piccinini mi diceva sempre ‘se ci vediamo l’anno prossimo, vuol dire che è andata bene’. Prime Video ha da poco rinnovato i diritti sulla Champions per tre anni, quindi sembra che abbia funzionato, cosa di cui siamo molto felici”.
L’importanza della qualità dello streaming
Foroni non nasconde che ci sono diversi fattori che giocano a loro favore: l’amore degli italiani per il calcio, il fatto che Prime offra tantissimi altri prodotti a un prezzo ridotto. Ma lui e il suo team hanno preso sul serio la sfida, partendo anzitutto sulla qualità dello streaming, prima ancora di quella editoriale. Anche se le sfide non sono mancate. “Abbiamo avuto qualche problema tecnico il primo anno con lo streaming di Juventus-Chelsea. Piccinini si è scusato con il pubblico già durante la telecronaca, ma abbiamo sfruttato quel momento per migliorare. Per esempio, abbiamo capito che il 4K non era fondamentale. Ci stiamo spostando, invece, verso l’HDR, che i clienti sembrano apprezzare di più. Anche la UEFA va in quella direzione per gli streaming internazionali” ci spiega.
La gestione tecnica delle trasmissioni, anzi, ora è un altro punto di forza. “Una delle prime cose che ci chiedemmo in tempi non sospetti era: cosa succederebbe se dovessero incontrarsi due squadre italiane in Champions? Facemmo delle stime, e saltò fuori che si sarebbero potuti collegare più tifosi di quanto qualsiasi apparato tecnico per lo streaming avesse mai gestito nel nostre Paese. Quindi ne discutemmo con il team tecnico di Prime Video e ampliammo l’infrastruttura cloud per gestire tutte quelle connessioni, senza sapere se e quando sarebbe successo. Per Milan-Napoli nel 2023, però, eravamo pronti e le stime erano precise al millimetro. Avevamo investito per far crescere i partner e lo streaming andò alla perfezione. E in futuro, anche i nostri competitor potranno utilizzare la stessa struttura: è un passo avanti tecnologico per tutto il mondo del calcio”.
Innovazione tecnologica al servizio del tifoso | Intervista a Marco Foroni
Le partite trasmesse in esclusiva da Prime Video in questo prossimo triennio aumentano, per via del cambio di format della Champions League, con il girone unico di qualificazione e gli spareggi che aumentano le partite del mercoledì per Prime. Foroni, però, ci spiega che Amazon non si accontenta dell’esclusiva sui match: punta molto sulla tecnologia per migliorare l’esperienza dell’utente.
“Anche se il nostro telecronista Sandro Piccinini spesso dice che ‘il possesso di palla non serve a nulla se non segni’, sono molti gli spettatori che amano seguire la partita anche attraverso le statistiche. Soprattutto le nuove generazioni, che sono più abituate a un secondo schermo e a una maggior densità di informazioni quando guardano lo sport”. Per questo, Prime Video integra direttamente nell’app diverse funzionalità avanzate.
Una delle innovazioni più significative è X-Ray, che forse avete usato anche per film e serie TV: permette di vedere quali attori sono in scena, che canzone è in sottofondo e molto altro. Quando guardate le partite, offre diverse informazioni extra. “Nella Champions offriamo tre opzioni: lineup e formazioni, cronaca testuale con clip video degli eventi principali che puoi rivedere, e statistiche con profili dei giocatori. Questo offre informazioni a chi le vuole con un semplice tasto sul telecomando, ma non ingombra la vista di chi non è interessato alle statistiche. E poi libera il telecronista da alcune mansioni che potrebbero risultare noiose” ci spiega.
E nel prossimo futuro, le funzionalità miglioreranno ancora. Prime Video sta già implementando nel calcio una funzione molto interessante vista nella NFL, il campionato di football di cui lo streamer di Amazon detiene i diritti. Qualcosa di estremamente utile per chi, come noi, spesso arriva tardi a casa e si perde l’inizio della partita: Rapid Recap. “Puoi recuperare i momenti salienti delle partite. Un’intelligenza artificiale, con la supervisione umana della redazione, riassume le azioni decisive da vedere velocemente, per poi riportarti in diretta per vedere la partita”.
Per le partite di football del giovedì della NFL, c’è anche un algoritmo predittivo che usa l’AI per predire dove è probabile che il quarterback lanci la palla, “in base alle statistiche, dice dove faranno il prossimo blitz”. Foroni ci spiega che nel calcio, dove si gioca meno a palla ferma, è più complicato introdurre strumenti simili — ma ci stanno già lavorando. “Ma abbiamo già portato altre piccole novità tecnologiche. Per esempio, le lineette sotto i nomi delle squadre per indicare il numero di sostituzioni effettuate: abbiamo iniziato con Borussia – Milan ed è subito piaciuto. Tanto che anche la UEFA le ha introdotte seguendo il nostro esempio”.
Un team di eccellenze
Se la tecnologia migliora la fruizione della partita, non basta a dare prestigio a uno streamer che vuole trasmettere il meglio del calcio europeo e mondiale. Serve la qualità di chi fa la telecronaca (con la riconoscibilissima voce di Piccinini), ma anche l’esperienza di chi commenta. “Abbiamo voluto essere subito autorevoli: chi può parlare di competizioni europee meglio di Seedorf, che ha vinto quattro Champions con tre squadre diverse? Cerchiamo persone esperte, ex giocatori che i tifosi rispettano“.
Prime Video non solo ha voluto i migliori (dalla A di Ambrosini alla Z di Zola), ma Marco Foroni ci spiega di aver voluto anche portare questi campioni a bordocampo. Invece di uno studio tradizionale, durante le partite i commentatori sono sull’erba. Cosa che crea “connessioni con i tifosi, che spesso fanno cori speciali per i nostri commentatori”. Ma anche con i giocatori stessi “che spesso vengono ad abbracciare i nostri opinionisti prima o dopo le partite: è successo per esempio con Vlahovic e Toni durante Juve Lipsia”.
Si torna poi in studio con Marco Cattaneo, parte di un team di giornalisti che, oltre all’autorevolezza, punta su un coro di voci diverse fra loro: “vogliamo solo eccellenze, ma anche diversità: per questo lavoriamo con le bravissime Giulia Mizzoni o Alessia Tarquinio”. Un gruppo capace anche di commenti e analisi spietate, ma con attenzione a far sentire a casa il telespettatore: “Puntiamo soprattutto a trasmettere gioia: le critiche si fanno, ma è importante che gli spettatori passino un momento piacevole.”
Marco Foroni sul futuro dello sport su Prime
Oltre alla migliore partita del mercoledì, su Prime Video si possono vedere diversi documentari come la serie All or Nothing, Amazon Originals che porta negli spogliatoi di squadre come la Juventus o il Manchester City; oppure Inter due stelle sul cuore e tanti altri prodotti. E anche se non ci può dare notizie in anteprima, ci ha anticipato che presto potrebbe arrivare un annuncio importante per lo sport live. Quello che sappiamo già, è che le ambizioni di Prime Video non si fermano al calcio. “Dal 2025-26 abbiamo fatto un accordo globale con l’NBA: un contratto di 11 anni con tantissime partite, avremo sei volte le finali in esclusiva”.
Foroni, però, ci spiega che Prime non ha intenzione di acquistare diritti di sport e manifestazioni che non siano davvero interessanti per i fan. “Non dobbiamo riempire un canale verticale, vogliamo costruire qualcosa di rilevante che dia valore al cliente, e anche a Prime Video”.
La ricetta, anche per il futuro, resta quindi la stessa: mettere al centro lo sport e il cliente. Il tutto sfruttando le competenze dei campioni dello sport e le tecnologie del gigante dello streaming. Un nuovo modo di concepire lo sport in TV.
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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API