Settimana scorsa, il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha postato uno screenshot di Horizon Worlds, il social network nel metaverso, che hanno generato una pletora di meme online. Il livello del dettaglio delle immagini era decisamente sotto le aspettative. Ma il CEO ha risposto ai meme postando dei nuovi screenshot, dove la qualità sembra decisamente migliorata. E ha provato a dare qualche giustificazione alle critiche ricevute.
Mark Zuckerberg risponde ai meme sull’immagine del metaverso
La scorsa settimana Horizon Worlds, il social network creato da Meta per essere utilizzato con i visori VR Meta Quest (ex-Oculus), è arrivato in Francia e Spagna. Per festeggiare l’avvenimento, Zuckerberg ha deciso di postare un’immagine del proprio avatar accanto alla Sagrada Familia e alla Torre Eiffel. Ma la qualità delle immagini era decisamente sotto le aspettative.
I meme online si sono quindi moltiplicati nel giro di pochissimo. Twitter ha subito una valanga di immagini e post irriverenti, con qualcuno che ha paragonato l’immagine al videogioco dei Teletubbies per la PlayStation 1. Che non è esattamente il tipo di paragone che cercate quando lanciate un social in VR dalla vostra azienda multimiliardaria nel 2022.
Nessuno si aspettava un fotorealismo cinematografico, ma la mancanza di dettagli sembra esagerata. Il volo di Zuckerberg potrebbe essere quello di chiunque. E anche i due monumenti alle spalle non prenderebbero un ottimo voto in una classe di disegno 3D.
La risposta di Zuckerberg ai tweet
I meme, che hanno inserito la nuova immagine di Mark Zuckerberg nel film The Social Network e i commenti sulla delusione per il metaverso, non sono passati inosservati. Il CEO di Meta ha quindi deciso di rispondere, ma solo dopo aver realizzato nuove immagini, lavorando più da vicino con il team grafico del social, scommettiamo.
I nuovi screenshot che ha postato su Instagram e Facebook mostrano una qualità decisamente migliore. E ha assicurato che presto potremmo vedere nuovi dettagli grafici nei mondi di Horizon Worlds e negli avatar da usare nel metaverso.
Zuckerberg scrive: “Enormi aggiornamenti sulla grafica di Horizon e degli avatar molto presto. Ne mostrerò di nuovi al Connect. Inoltre, so che la foto che ho postato questa settimana era piuttosto basilare — era stata fatta di fretta per celebrare un lancio. La grafica di Horizon può fare molto di più — anche nei visori — e Horizon sta migliorando molto velocemente”.
L’evento Connect dell’anno scorso ha mostrato diverse novità per il metaverso in cui Zuckerberg crede molto, è si è tenuto a ottobre. Ma al momento Meta non ha intenzione di svelare quando si terrà l’evento quest’anno. Sembra però che ci saranno diverse novità grafiche. Il livello di dettaglio visto nelle immagini postate da Zuckerberg non è al pari dei videogiochi moderni, ma di sicuro è un grande passo avanti rispetto alla qualità da PlayStation 1 dell’immagine precedente. E presto anche gli utenti di Horizon potranno apprezzarlo in VR.
La scommessa del metaverso
Sebbene la risposta di Zuckerberg plachi la fiumana di meme e nel frattempo sponsorizzi anche il prossimo evento Connect, molti commentatori restano scettici. Meta ha investito miliardi nel software per creare un metaverso coeso e deve convincere gli utenti (e gli investitori) che ne vale la pena. I meme probabilmente saranno ricordati più a lungo della risposta e non gioveranno al marketing.
Tuttavia, anche altre aziende stanno investendo per rendere il metaverso in più alta definizione, come Roblox che sembra decisa ad abbandonare il proprio look “a mattoncino” per migliorare la risoluzione.
Tuttavia, la scommessa del metaverso non si gioca solo sulla grafica. Uno dei commenti sotto il post originale di Zuckeberg recita: “in Fortnite puoi essere Goku con un fucile”. Illustrando il fatto che non è tanto la grafica che conta, quanto quello che puoi fare nel mondo virtuale creato.
Horizon Worlds non deve convincerci che un mondo digitale sia possibile, tutti i videogiocatori sanno già che lo è. Deve farci venir voglia di entrare in mondi alternativi con i nostri amici, vivendo virtualmente un’esperienza sociale. Qualcosa di più di un videogame, almeno nelle ambizioni di Meta. Una sfida ben più difficile di quella di migliorare la grafica.
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