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Ecco come funziona il nuovo bonus benzina

Sono comprese anche le ricariche di veicoli elettrici

In questo periodo di forti rincari – delle materie prime, dell’energia e dei carburanti – parte una nuova agevolazione.

Si tratta dei bonus benzina, o più precisamente bonus carburante, illustrati dalla circolare 27/E dell’Agenzia delle entrate, datata 14 luglio. E poi apparsi nel comunicato stampa pubblicato sul sito dell’Agenzia il giorno successivo, venerdì 15 luglio.

Scopriamo cosa sono i buoni benzina, a chi spettano e qual è il loro valore massimo.

I destinatari del bonus benzina

I bonus benzina potranno essere erogati dai datori di lavoro del settore privato ai propri dipendenti entro la fine del 2022. La misura vuole contrastare, dicevamo, gli aumenti dei carburanti.

Nella circolare sono specificate le categorie di lavoratori che hanno diritto all’agevolazione. Tra cui “anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri lavoratori dipendenti”.

Al contrario, sono “escluse dal settore privato e, di conseguenza, dall’agevolazione in esame, le amministrazioni pubbliche”.

Viene inoltre precisato che l’accesso al contributo è possibile anche per i dipendenti di studi professionali.

benzina diesel ue

L’erogazione dei bonus benzina

I buoni benzina saranno erogati solo per il periodo d’imposta 2022, e potranno avere un valore massimo di 200 euro per ogni dipendente.

Inoltre “la disposizione agevolativa in esame non effettua espressamente delle distinzioni e non pone alcun limite per l’ammissione al beneficio”.

I bonus benzina non sono tassati, non concorrono alla formazione del reddito e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa.

Ma come sono elargiti i bonus carburante? Possono essere corrisposti direttamente dal datore di lavoro “sin da subito, nel rispetto dei presupposti e dei limiti normativamente previsti, anche ad personam e senza necessità di preventivi accordi contrattuali, sempreché gli stessi non siano erogati in sostituzione dei premi di risultato”.

In questo specifico caso l’erogazione deve avvenire nell’anno in corso e in conformità con i contratti aziendali o territoriali, nel rispetto della specifica normativa prevista per i premi di risultato.

Bonus non tassati

Si accennava al fatto che i bonus benzina non sono tassati.

Il datore di lavoro può dedurre la somma dal reddito d’impresa, che va conteggiata separatamente rispetto ad altri eventuali benefit corrisposti.

Questo significa che i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina).

“Qualora il valore dei beni e servizi complessivamente erogati nel periodo d’imposta superi il citato limite di euro 258,23, lo stesso concorre interamente a formare il reddito”.

Nella circolare appaiono poi due esempi, per chiarire il punto.

“Nel caso in cui un lavoratore dipendente benefici, nell’anno d’imposta 2022, di buoni benzina per euro 100 e di altri benefit (diversi dai buoni benzina) per un valore pari ad euro 300, quest’ultima somma sarà interamente sottoposta a tassazione ordinaria.

Di contro, se il valore dei buoni benzina è pari ad euro 250 e quello degli altri benefit è pari ad euro 200, l’intera somma di euro 450 non concorre alla formazione del reddito del lavoratore dipendente, poiché l’eccedenza di euro 50 relativa ai buoni benzina confluisce nell’importo ancora capiente degli altri benefit di cui all’articolo 51, comma 3, del TUIR”.

Cosa rientra nel bonus benzina

Vengono per semplicità chiamati “bonus benzina”. Ma la dicitura precisa, dicevamo, è “buoni carburante”, come appare nella circolare e nella nota esplicativa.

Infatti, leggiamo sempre nella circolare dell’Agenzia delle entrate, “i buoni benzina in esame sono erogazioni corrisposte dai datori di lavoro privati ai ‪propri lavoratori dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, GPL e metano).

Attesa la ratio della norma, riconducibile, come detto, alla volontà del legislatore di ‪indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti nel contesto del caro carburanti, si ritiene che l’erogazione di buoni o titoli analoghi per la ricarica di veicoli elettrici debba rientrare nel beneficio di cui trattasi, anche al fine di non creare ‪ingiustificate disparità di trattamento fra differenti tipologie di veicoli.”

Offerta

Dopo lo sconto, il bonus

Il bonus benzina va a sommarsi allo sconto di 30 centesimi al litro sui carburanti.

Che, inizialmente previsto solo fino al 30 aprile, nelle scorse settimane è stato prorogato sino al prossimo 2 agosto.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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