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Hackerato il sito dei criminali informatici Lockbit

Questa volta è la polizia internazionale ad aver colpito i cyberciminali

La polizia internazionale ha colpito gli hacker: l’Operazione Cronos ha messo fuori gioco il sito di una delle bande più temute, Lockbit. Questo collettivo ha colpito oltre 1,700 volte, anche Acea e Regione Lazio in Italia negli ultimi tre anni. Ma il sito dei criminali informatici non ha resistito a un’azione congiunta della National Crime Agency britannica, del Federal Bureau of Investigation americano, di Europol e di altre agenzie internazionali.

Le polizie internazionali hanno colpito il sito degli hacker di Lockbit

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Come spiega Repubblica, l’operazione ha coinvolto un attacco diretto all’infrastruttura tecnica di Lockbit, con gli investigatori che ne hanno preso il controllo. Sul sito del gruppo criminale ora campeggia il messaggio “Questo sito è sotto controllo dell’agenzia nazionale anticrimine del Regno Unito“. Gli investigatori avvertono chi ha partecipato agli attacchi: i loro dati potrebbero non essere più al sicuro e diventare oggetto di indagini.

Gli investigatori, attraverso l’operazione, hanno non solo interrotto le attività di Lockbit ma anche ottenuto accesso ai dati precedentemente sottratti. Questi dati saranno preziosi per sviluppare difese e strategie contro futuri attacchi informatici. L’azione rappresenta una nuova frontiera nella lotta al crimine informatico, e gli investigatori hanno anche lasciato un messaggio agli hacker, suggerendo loro di “Imparare a proteggervi meglio“.

cybersicurezza

Lockbit, con oltre 1.700 attacchi nel mondo, ha lasciato il segno in vari settori. Dalle Pubbliche Amministrazioni alle aziende private, hanno colpito bersagli in Italia, Francia, Giappone, Svizzera, Svezia, Paesi Bassi e Germania. La banda ha sviluppato ransomware avanzati, come Lockbit 1.0, 2.0 e 3.0, utilizzati per criptare i sistemi informatici delle vittime e richiedere un riscatto in cambio della liberazione.

Gli esperti di sicurezza sentiti da Repubblica considerano Lockbit come la “Walmart dei gruppi di ransomware“, capaci di gestire le loro azioni come vere e proprie aziende. Forniscono anche ad altri hacker gli strumenti per commettere crimini.

L’Operazione Cronos non farà smettere gli hacker di attaccare, ma dimostra che le polizie internazionali hanno la possibilità di far rispettare le leggi, lavorando insieme.

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Source
La Repubblica

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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