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Chi è Gustavo Petro, il nuovo presidente della Colombia? Ex guerrigliero, di sinistra, è pronto a riscrivere la storia del paese.

Per la prima volta in 214 anni la Colombia avrà un presidente di sinistra, si tratta di Gustavo Petro, ex guerrigliero e sindaco di Bogotà

La Colombia ha un nuovo presidente!
Gustavo Petro , 62 anni, economista ed ex sindaco della capitale colombiana Bogotà dal 2012 al 2015, è riuscito a vincere le elezioni parlamentari al terzo tentativo, dopo aver fallito nel 2010 e nel 2018.

Petro, che è anche il leader del partito Colombia Humana, nel febbraio 22021 contribuì a lanciare la coalizione partitica di sinistra Pacto Històrico, che lo ha sostenuto alle ultime elezioni da lui vinte.

murales in onore di Gustavo Pietro
murales in onore di Gustavo Pietro


Il presidente guerrigliero

Negli anni Ottanta Gustavo Petro, all’epoca 18 enne, si unì alla lotta armata dei guerriglieri dell’M-19.
Il Movimento 19 aprile  è stata una organizzazione di guerriglia insurrezionale rivoluzionaria di sinistra, che ha operato in diverse aree della Colombia dal 1970 al 1990.

Il nome del movimento armato indicava la data del 19 aprile 1970, resa famosa per le elezioni vinte dal partito di destra Fronte Nazionale, che aprì le porte al governo di Misael Pastrana Borrero. Secondo molti però la vittoria elettorale spettava al candidato di sinistra Gustavo Rojas Pinilla.
L’ideologia del movimento di sinistra metteva insieme socialismo e nazionalismo rivoluzionario, con l’obiettivo unico di instaurare una vera democrazia in Colombia.

Gustavo Petro
Gustavo Petro


Nel 1985 Petro venne catturato dall’esercito, stando ai suoi racconti, egli è stato torturato ed ha trascorso quasi due anni in carcere con l’accusa di detenzione di armi.

Una vittoria preannunciata quella di Petro in Colombia

Gustavo Petro questa volta ce l’ha fatta, è diventato presidente della Colombia e ha battuto un avversario al quanto pittoresco, vale a dire Rodolfo Hernandez.
Quest’ultimo è diventata una vera celebrità durante gli ultimi mesi di campagna elettorale soprattutto grazie ai suoi balletti su Tik Tok.
Paragonato a Trump e a Berlusconi, Hernandez ha fatto parlare di sé negli ultimi giorni prima del ballottaggio per aver elogiato Hitler, definendolo un grande pensatore tedesco.

Rodolfo Hernandez re di Tik Tok
Rodolfo Hernandez re di Tik Tok


Grazie alla netta vittoria su Hernandez al ballottaggio, Gustavo Petro ha segnato una svolta assoluta in Colombia. In oltre 214 anni di storia, il paese per la prima volta ha un presidente dichiaratamente di sinistra.


Gustavo Petro e Francia Màrquez dopo la vittoria delle elezioni
Gustavo Petro e Francia Màrquez dopo la vittoria delle elezioni

Gustavo Petro da tempo ormai convive con le continue minacce di morte. Questo per via delle sue denunce mosse al vecchio governo e ai legami di quest’ultimo con i cartelli paramilitari che detengono il controllo sul narcotraffico.

Durante un intervista dichiarò di essere pronto a riaprire i negoziati con l’ELN e di voler mettere fine al traffico di droga. L’Esercito di Liberazione Nazionale è l’ultimo gruppo guerrigliero colombiano.

Una visione di apertura politica

Il neo presidente eletto non nasconde la sua volontà di aprire a forze esterne alla sua coalizione, con l’obiettivo di allargare il suo governo.
Sul fronte internazionale, oltre a smarcarsi da chi lo riteneva un castrochavista e anti-statunitense, ha apertamente dichiarato di voler unire i leader di sinistra del sud America in un fronte unico.
Se da una parte si è allontanato dal presidente venezuelano Maduro, dall’altra Petro vede nel brasiliano Lula e nel giovane neo eletto presidente cileno Boric dei possibili alleati.  

Petro, Boric e Lula
Petro, Boric e Lula


Di sconfitta in sconfitta arriveremo alla vittoria”, con questo slogan ereditato dai tempi della militanza nella guerriglia, Gustavo Petro oggi si prepara a rivoluzionare a Colombia.

La sua rivoluzione passa dal sostegno dei giovani e delle donne, il cosiddetto elettorato dimenticato.

Gustavo Petro con un gruppo di giovani durante la campagna elettorale
Gustavo Petro con un gruppo di giovani durante la campagna elettorale

Sono stati quest’ultimi a scendere in piazza senza sosta contro la disoccupazione, contro le ingiustizie sociali e le disuguaglianze.
Loro sono quelli scesi in piazza per chiedere nuove riforme in tema di diritti. Sono quelli dell’inclusione a favore delle donne, delle comunità LGBT e di tutte le minoranze etnico linguistiche.

murales in onore a Gustavo Petro
murales in onore a Gustavo Petro


Sono loro, quelli per le riforme del sistema sanitario e dell’istruzione, per la riforma pensionistica e per le politiche green.

Francia Màrquez dopo la vittoria delle elezioni
Francia Màrquez dopo la vittoria delle elezioni

La risposta di Petro arriva già con la nomina di Francia Màrquez come vicepresidente della Repubblica di Colombia. Non una a caso, ma bensì la prima donna vicepresidente nella storia della Colombia, nonché una leader delle comunità afrodiscendenti, avvocatessa e attivista ambientale.

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