Un inizio anno da dimenticare per Meta, che sta perdendo inserzionisti sia su Facebook che su Instagram, a causa l’App Tracking Transparency di Apple. Capiamo bene di cosa si tratta e cosa sta succedendo.
Cos’è l’App Tracking Transparency che sta mettendo in ginocchio Meta?
Con la release di iOS 14.5 è stata anche rilasciata l’App Tracking Transparency, una nuova funzionalità legata ai cookie e al tracciamento pubblicitario. La novità interessa tutte le app, e richiede che il singolo utente dia un consenso esplicito, malvisto da molti fruitori, che difatti tendono a non accettare. Il Wall Street Journal (WSJ) spiega che a subirne le conseguenza è soprattutto Meta, che ha visto un calo degli inserzionisti sulle piattaforme Facebook e Instagram.
WSJ testimonia che dopo l’introduzione di iOS 14.5 c’è stato un vero e proprio crollo delle inserzioni sui due social network zuckerberghiani, con il budget pubblicitario speso che si è praticamente dimezzato. Le cause sono direttamente collegate alla diffidenza degli iscritti nell’accettare l’App Tracking Trasparency. Difatti non accettarlo significa condividere meno dati sensibili e di interessi con le piattaforme, con una conseguente diminuzione dell’efficacia delle inserzioni pubblicitarie. Le pubblicità diventano infatti meno mirate, e il tasso di conversione per click cala vertiginosamente. A guadagnarci sembra essere Google, che diventa così la nuova piattaforma preferita dagli inserzionisti.
L’azienda prevede di perdere 10 miliardi di dollari nel 2022
L’azienda precedentemente nota come Facebook ha ammesso che a causa dell’App Tracking Trasparency perderà circa 10 miliardi di dollari sul fatturato di quest’anno. Un periodo non semplice, per una batosta che arriva dopo il fallimento del progetto crypto e la perdita – per la prima volta nella storia di Facebook – di utenti iscritti. Il tutto si è ovviamente riversato sulla borsa, dove il titolo è crollato, causando una perdita di capitalizzazione stimata di oltre 200 miliardi di dollari. WJS riporta che con una semplice nuova funzionalità Apple avrebbe messo in ginocchio il marchio Meta, scombussolandone il modello di business.
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