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Un viaggio per conoscere il grande mondo di Michelin

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Nel settore degli pneumatici per auto, Michelin è senza dubbio una leader di mercato. Nel corso del tempo si è affermata come un simbolo vero e proprio di questo campo, immediatamente riconoscibile per le sue caratteristiche di performance e affidabilità. Ma il mondo Michelin va oltre gli pneumatici e le quattro ruote e per scoprirlo tutto abbiamo intrapreso un viaggio in Franciacorta, tra buon cibo ed esperienze di guida indimenticabili.

Michelin, mobilità a 360° anche oltre le due e quattro ruote

Il ritrovo è nello splendido hotel Relaisfranciacorta, nel cuore della celebre area della provincia di Brescia. Qui ad aspettarci abbiamo trovato la conduttrice radiofonica Petra Loreggian, che ci ha guidato in un incontro alla scoperta delle emozioni che caratterizzano il marchio Michelin. Si parte naturalmente dai leggendari pneumatici, diventati iconici non solo per le quattro ruote, ma anche per moto e biciclette.

A raccontarci come il brand sia orientato alla mobilità a 360° è stato Alfio Fama’, Marketing Director Business to Consumer per l’azienda. L’idea è quella di offrire prodotti che coprano davvero ogni ambito del movimento, addirittura andando oltre i veicoli, con l’offerta di suole tecniche in gomma che ci aiutano a muoverci in sicurezza anche quando siamo a piedi.

Ma la conferma di quanto tutto questo sia vero è arrivata da due vere e proprie autorità dei motori. Ospiti della serata erano infatti Dindo Capello, tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans tra i tanti vantati nel proprio palmarès, e Marco Lucchinelli, motociclista da Hall of Fame e vincitore nella Classe 500 del motomondiale con la Suzuki nel 1981.

I due campioni hanno raccontato tanti aneddoti dalla loro carriera, ripercorrendo eventi iconici. Un tuffo nella storia di questo sport, indissolubilmente legato a Michelin, che sia su due o quattro ruote. Non solo, ma anche nella quotidianità attuale i due riconoscono l’importanza di questo marchio, sui propri veicoli personali fra auto, moto e biciclette elettriche.

Cosa significa tre stelle Michelin?

Un altro ambito importantissimo in cui quest’azienda si è affermata indiscutibilmente è quello della ristorazione. La Guida Michelin è diventata un punto di riferimento per tutti gli appassionati della buona cucina. E se molto spesso sentiamo parlare delle storiche “stelle” che indicano i migliori ristoranti, è bene ricordare esattamente cosa rappresentano.

Si tratta naturalmente di un giudizio di qualità, ma sempre legato in qualche modo alla mobilità nella sua concezione. L’idea infatti è che un ristorante a una stella sia un posto che “vale la tappa“, due stelle “vale la deviazione” e tre stelle “vale il viaggio“. E nel corso della serata abbiamo potuto testimoniare la bontà di queste valutazioni (e non solo).

Concluso l’incontro infatti siamo passati a tavola, dove abbiamo gustato una cena straordinaria a cura dello chef Enrico “Chicco” Cerea del ristorante Da Vittorio. Una tripla stella sulla sopracitata Guida Michelin che ci ha lasciato davvero di stucco. Senza voler rubare il lavoro ai critici più qualificati, ci sentiamo di dire che effettivamente un pasto del genere valga davvero un viaggio apposito.

Nella gallery qui sopra potete vedere il menù della serata, accompagnato da qualche scatto dei piatti. Un’esperienza davvero eccezionale, che ci ha guidato in un vero e proprio percorso nel gusto, fino alla dolce conclusione con una raffica di dessert eccezionali, a partire dai cannoncini preparati direttamente al tavolo da Cerea.

Ritorniamo sulle quattro ruote con Michelin e Porsche

La seconda giornata è stata invece dedicata completamente ai motori. Dal nostro albergo siamo partiti alla volta del Porsche Experience Center Franciacorta per metterci alla prova in circuito. Un rapido briefing per esplorare ciò che ci avrebbe atteso quel giorno e poi via, al volante.

Quattro esperienze da provare nel corso della mattina. La prima è stato un giro nell’area Low Friction, dove ci siamo sfidati a guidare in un circuito a bassissima aderenza. Muoversi su una pista che replicava le condizioni di un parcheggio innevato è stato decisamente particolare e impegnativo. Piano piano però abbiamo imparato non solo a mantenere il controllo della macchina durante le sbandate ma anzi sfruttarle per andare dove volevamo.

La seconda sfida riguardava la tenuta di strada (decisamente impressionante). Siamo riusciti a realizzare in tranquillità sia uno slalom a velocità sostenute, che a schivare un ostacolo improvviso sul nostro percorso con prontezza di riflessi e in totale sicurezza.

E poi è venuto il momento del simulatore, dove abbiamo sfidato i colleghi a realizzare il giro più veloce sul circuito di Franciacorta. Al di là del soddisfacente piazzamento di metà classifica, è stato particolarmente utile come allenamento per l’evento conclusivo: un test direttamente sulla pista. Un’esperienza straordinaria, accompagnati da un istruttore che ci guidava come un vero navigatore, che ci ha fatto sentire per qualche minuto dei veri piloti.

Michelin, molto di più oltre le quattro ruote

Questa due giorni immersi completamente nel mondo Michelin è stata quindi davvero eccezionale. Un viaggio che ci ha permesso di scoprire di più su questa realtà, non solo a parole ma nei fatti. Tra buon cibo ed emozioni ad alta velocità abbiamo potuto toccare con mano la qualità di questa realtà. E non vediamo l’ora che ci sia un’altra occasione simile per approfondire ancora di più la nostra conoscenza.

Per maggiori informazioni su Michelin, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale dell’azienda.

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