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Microsoft: in pausa il braccio di ferro con CMA per l’acquisizione di Activision

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Una piccola pausa che ha più il sapore di una tregua che di un vero e proprio armistizio. Le due parti sono ovviamente Microsoft (intenzionata a mettere fine alla telenovela dell’acquisizione di Activision Blizzard) e la Competition and Markets Authority (CMA), l’antitrust britannica.

Le due parti si prenderanno due mesi di pausa prima di ritornare a dibattere sulla controversa acquisizione da ben 68,7 miliardi di dollari.

Perchè CMA vuole impedire a Microsoft di acquisire Activision?

Se avete seguito la vicenda, sapete che l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft ha fatto molto discutere. Secondo le varie autorità di antitrust globali l’acquisizione rischierebbe di porre Microsoft (e la sua Xbox) in una situazione di monopolio del mercato dei videogiochi. Al centro della discussione c’è il catalogo giochi di Activision, comprensivo di popolari franchise come Call of Duty (COD). La preoccupazione generale è quindi che Microsoft renda i titoli Blizzard esclusivi per le proprie console. Preoccupazioni tuttavia fugate dai recenti accordi tra Xbox e altre società (come Nintendo e Steam), che garantiscono l’approdo dei futuri giochi COD anche sulle altre piattaforme di gioco. Nonostante ciò la situazione resta tesa, e Sony (proprietaria di PlayStation, principale competitor di Xbox) continua a sostenere che l’acquisizione debba essere bloccata.

La battaglia si è combattuta su tre fronti principali: quello americano, quello britannico e quello europeo. Nello specifico la Federal Trade Commission (FTC) statunitense non è riuscita a impedire l’acquisizione (anche se farà ricorso in appello), mentre l’UE ha l’ha approvata a maggio. 

Sul fronte britannico invece la CMA aveva bloccato l’operazione di acquisizione ad aprile, sostenendo che questa avrebbe danneggiato la concorrenza nel settore del cloud gaming. Microsoft aveva fatto ricorso contro questa decisione in aprile, ma l’udienza prevista per il 28 luglio è stata rinviata dalla stessa autorità. Secondo molti analisti il rinvio è da attribuire alla “sconfitta” della FTC negli Stati Uniti.

Due mesi di pausa per entrambe le parti: se ne riparla a settembre

La CMA ha dichiarato di essere disposta a valutare una nuova proposta di fusione da parte di Microsoft, negando che la sentenza FTC sul suolo americano abbia influito sul proprio giudizio. Tuttavia, il regolatore britannico dovrà fornire entro il 20 luglio delle motivazioni valide per giustificare il rinvio del processo.

Microsoft, dal canto suo, non ha ancora presentato una proposta di modifica all’accordo richiesta dalla CMA, nonostante il termine per concludere l’acquisizione sia scaduto oggi, 18 luglio 2023. Microsoft e Activision dovranno quindi ora concordare una proroga dell’accordo originale. Se così non fosse, Microsoft potrebbe dover pagare una penale di 3 miliardi di dollari.

Nel frattempo, in tutta questa confusione, il giudice d’appello ha stabilito una pausa di due mesi. Tempo necessario ad entrambe le parti per organizzarsi. “Se ne riparla a settembre”, direbbe qualcuno.

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