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Un anno di Microsoft AI L.A.B.: i progetti, la formazione, le possibilità

L’intelligenza artificiale sta rapidamente ridisegnando il panorama tecnologico globale, ma anche il mondo del lavoro. Un’opportunità enorme, che però bisogna cogliere rapidamente e senza lasciare indietro nessuno. Da un anno, Microsoft Italia vuole giocare un ruolo centrale in questa rivoluzione con il suo programma AI L.A.B. Un’iniziativa nata in Italia ma presto accolta anche dalla Microsoft Corporation, che sta già mostrando risultati significativi sul territorio nazionale. E che quest’anno punta a verticalizzarsi su settori specifici e a coinvolgere sempre più le PMI — senza dimenticarsi la formazione del personale.

Microsoft Italia e l’AI L.A.B.: i numeri del successo

Nel corso dell’ultimo anno, ci spiega l’AD di Microsoft Italia Vincenzo Esposito, il programma ha collaborato con 400 aziende, generando circa 600 progetti di innovazione con AI Generativa. L’impatto è stato notevole anche dal punto di vista della formazione: oltre 130.000 persone raggiunte attraverso Ital.IA L.A.B., con più di 9.600 persone formate tra studenti, lavoratori, imprenditori e persone in cerca di occupazione. Il programma ha coinvolto 35 partner e più di 20 collaborazioni con università, incubatori ed enti.

Ancora più interessanti, però, sono i numeri che dimostrano la necessità di collaborare in maniera aperta su questa innovazione. Basta considerare l’utilizzo di Copilot: circa 200.000 lavoratori italiani utilizzano già questo strumento per ottimizzare il proprio tempo lavorativo, secondo i dati di Microsoft. Sembra quindi evidente la necessità da parte dell’azienda di rilanciare questo piano, collaborando con ancora più partner e raggiungendo ancora più persone.

partner ai lab

Per farlo al meglio, Microsoft ha annunciato l’ingresso di cinque nuovi partner all’interno di AI L.A.B.. Ci sono Partner Internazionali (ISV) come Adobe, che integra l’AI generativa nei flussi di lavoro di Microsoft 365, e Board International, che collabora per integrare l’AI nelle proprie piattaforme di Enterprise Planning. Ma anche diversi partner Italiani come BIP, con il suo expertise in data science e sviluppo di scenari di innovazione digitale; Dev4side, specializzata nell’implementazione di Microsoft 365 Copilot; e Digital Attitude, una piattaforma AI Skilling per la formazione. Quest’ultima, formata da ingegneri ma anche psicologici, ha realizzato un percorso di formazione proprio all’interno di Teams, per raccontare l’AI sia in termini di “cultura generale” che di competenze operative.

Con “vecchi” e nuovi partner, Microsoft si dice pronta a un programma ancora più ambizioso per rilanciare l’AI in Italia.

Le tre direttrici del 2025

L’amministratore delegato di Microsoft Italia ci spiega che l’AI L.A.B. nel 2025 si reggerà su tre pilastri fondamentali: verticalizzazione, capillarità ed etica.

AI L.A.B. for Industries

Dedicato alle grandi e medie imprese, questo programma si concentra sulla trasformazione digitale attraverso l’AI in settori specifici: Retail, Manufacturing, Finance, Energy e Government. L’approccio prevede l’utilizzo personalizzato di Copilot Studio per rispondere alle esigenze specifiche di ogni settore.

AI L.A.B. for Italy

Una sfida ambiziosa che mira a raggiungere le oltre quattro milioni di PMI italiane. Microsoft ha stretto partnership strategiche con Confapi e Confesercenti, collaborando con partner tecnici come Var Group e Lodestar per garantire una presenza capillare sul territorio. La collaborazione con Confapi prevede l’accesso a consulenza, risorse e formazione Microsoft ad-hoc per le PMI associate alla Confederazione.

Come sottolinea Cristian Camisa, Presidente Confapi: “L’Intelligenza artificiale rappresenta uno strumento fondamentale per le nostre imprese. Il suo utilizzo consapevole potrà contribuire a migliorarne l’efficienza, la competitività e la sicurezza sul lavoro.”

AI L.A.B. for Good

Questo pilastro si concentra su formazione, accessibilità e inclusione. Grazie all’accordo Microsoft-CRUI, più di 50 università italiane stanno integrando l’AI nei loro programmi di studio. L’obiettivo è ambizioso: formare un milione di studenti, lavoratori e professionisti in Italia. Una nuova collaborazione con il Politecnico di Milano permetterà di sviluppare progetti e soluzioni tecnologiche per l’inclusione e l’accessibilità nelle imprese italiane.

Formazione e competenze: l’AI National Skilling Initiative

Microsoft Italia ha lanciato un programma di formazione nazionale con obiettivo davvero ambizioso: di formare un milione di italiani sulle competenze AI nel 2025.

competenze ai microsoft italia

L’iniziativa si articola attraverso due piattaforme principali:

  • AI Skills Navigator: punto di accesso per la formazione gratuita Microsoft, con valutazione delle competenze e piano formativo personalizzato
  • AI Skills 4 All: piattaforma per competenze base senza background tecnico, con percorsi specifici per PA, PMI e insegnanti

La collaborazione con CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) ha portato al lancio del primo AI Champ Bootcamp e all’accesso gratuito ai corsi tecnici avanzati dell’Enterprise Skills Initiative per il personale ICT delle università. Ma diverse sono anche le attività di formazione sul territorio. Il programma prevede:

  • 26 hub distribuiti sul territorio italiano, con particolare focus sul Sud Italia
  • Collaborazione con ELIS per il progetto “Includere per Crescere”
  • Partnership con Fondazione Mondo Digitale per il corso “IA4PA” dedicato alla Pubblica Amministrazione
  • Coinvolgimento di IAMCP (International Association of Microsoft Channel Partners) per la formazione nelle PMI

I risultati ottenuti da Microsoft Italia con l’AI L.A.B.

Durante l’evento di Microsoft Italia, abbiamo avuto modo di conoscere meglio diverse attività che hanno usato l’AI L.A.B. per “salire sul treno” dell’intelligenza artificiale. Interessante la collaborazione con il Comune di Roma Capitale per il Chatbot Julia, che permette ai turisti di scoprire più facilmente le meraviglie della Città Eterna. E che sarà senz’altro ancora più utile nell’anno del Giubileo. Ma ci sono anche partnership più “tecniche”. Come quella con Brembo, eccellenza italiana che ora usa l’AI per accelerare la ricerca e sviluppo, testando materiali e costruzioni innovative. L’AD di Microsoft Italia ci ha spiegato di aver presentato questi casi d’uso a Satya Nadella, il CEO di Microsoft, e che questi esempi sono serviti a far riconoscere l’AI L.A.B. anche a livello corporativo e internazionale.

Ma ci sono diversi altri esempi di come l’AI e la collaborazione con Microsoft abbiano fatto la differenza.

casi d'uso microsoft ai copilot italia

Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato: AI per la sicurezza e l’autenticità

L’Istituto, oltre alla tradizionale attività di stampa della moneta, svolge un ruolo cruciale nella registrazione e certificazione di prodotti di sicurezza nazionali, tra cui passaporti, IT Wallet e altri documenti sensibili. Con l’AI L.A.B., l’istituto ha fatto un salto qualitativo nell’utilizzo dell’AI generativa, sviluppando diversi progetti innovativi:

  • Certificazione prodotti Made in Italy: hanno implementato sistemi AI per autenticare prodotti agricoli, vini e altri prodotti potenzialmente soggetti a “Italian sounding”. I contrassegni di sicurezza utilizzati, ad esempio sui collarini dei vini DOCG, hanno lo stesso livello di sicurezza dei passaporti e delle banconote — ma non tutti sanno valutarli. Per questo, c’è il Chatbot MIA: un assistente virtuale che aiuta i consumatori a riconoscere i prodotti Made in Italy autentici attraverso una semplice foto. Il sistema è già stato adottato dal Consorzio Prosecco.
  • Ricercatore AI: stanno sviluppando un agente AI dedicato alla ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di internalizzare e velocizzare le fasi iniziali della ricerca, in particolare quella bibliografica, garantendo maggiore imparzialità.

Ospedale San Raffaele: AI per la medicina di precisione

L’esperienza del San Raffaele con l’AI è iniziata durante la pandemia, quando si è trovato a gestire 22.000 posti letto in un momento di grande incertezza. In collaborazione con Microsoft, hanno sviluppato:

  • Sistema predittivo COVID: un’applicazione AI che poteva prevedere entro 30 minuti dall’arrivo in pronto soccorso la necessità di ricovero dei pazienti.
  • Piattaforma per medicina di precisione: Dal luglio 2024, hanno implementato una piattaforma che opera in 24 ambiti di studio diversi, progettata per essere compliant by design con GDPR e AI Act. Un caso specifico riguarda il trattamento dei tumori polmonari. Lavorare su una proteina che blocca la risposta immunitaria si è rivelato un metodo efficace di combattere il tumore — ma funzina solo nel 45% dei casi. L’AI permette di riconoscere in anticipo chi risponderà a questo tipo di trattamento, evitando cure inutili, potenzialmente dannose (e anche molto costose per il sistema sanitario).

Fondazione Cariplo: AI per l’ottimizzazione dei finanziamenti

La Fondazione benefica, che ha erogato circa 4,5 miliardi di euro in vari settori (arte, scienze, innovazione, ambiente, sociale), ha implementato l’AI per:

  • Selezione progetti: ottimizzazione del processo di selezione dei beneficiari, considerando che solo il 9% dei progetti riceve i fondi richiesti.
  • Approccio integrato: superamento dell’approccio a silos precedentemente utilizzato, permettendo una valutazione più trasversale e generalista dei progetti. Knowledge sharing e analisi trasversale diventano possibili solo grazie all’AI, vista l’enorme molte di progetti.

Questi casi dimostrano come l’AI stia trasformando settori molto diversi tra loro, dalla sicurezza alla sanità, fino alla filantropia, con applicazioni concrete e risultati tangibili.

L’intelligenza artificiale in azione (anche sul Titanic)

Dopo aver parlato dei risultati, Microsoft ha mostrato a noi e al nutrito gruppo di clienti e interessati come si possa usare l’AI per accelerare il proprio business. Microsoft Italia ci spiega che la grande differenza rispetto al passato, sta nella semplicità di utilizzo. Copilot, di fatto, è l’interfaccia principale per l’interazione uomo-macchina. Anche il nome riflette questa filosofia: non un semplice assistente, ma un co-pilota che lavora fianco a fianco con le persone, integrando la conoscenza dell’ambiente lavorativo Microsoft 365 con l’accesso al web, il tutto mantenendo elevati standard di sicurezza.

L’architettura di questa nuova generazione di AI si basa su un ecosistema di agenti specializzati, che non si limitano a dare risposte ma compiono vere e proprie azioni. Ma come gestirli? Copilot Studio si posiziona come soluzione low-code per la loro creazione, fungendo da interfaccia user-friendly per Azure AI Foundry. Questo approccio democratizza l’accesso alla tecnologia AI, permettendo sia lo sviluppo di soluzioni personalizzate che l’utilizzo di modelli preesistenti da vari provider come Meta, Mistral AI, Nvidia e Hugging Face. Il marketplace di modelli e la possibilità di combinare diversi agenti specializzati apre nuove possibilità di utilizzo.

copilot ai microsoft italia

Il team Microsoft c’è la dimostrato, simpaticamente, tendando di “salvare Jack” in Titanic utilizzando diversi modelli e agenti per analizzare lo scenario da molteplici prospettive. Usando diversi modelli (anche il citatissimo DeepSeek) e agenti, ha preso in considerazione le leggi sul galleggiamento dei corpi e le analisi dei materiali usati dal Titanic. Anche se le speranze per Jack non sono salite molto.

Prospettive future

Con un tool di strumenti sempre in crescita, nuovi partner e nuovi progetti (anche con le PMI), le prospettive per l’AI sono radiose secondo Microsoft Italia. L’impatto potenziale dell’AI sull’economia italiana potrebbe rappresentare il 18% del PIL nei prossimi quindici anni. Come sottolinea Vincenzo Esposito: “Mai come in questo momento storico stiamo assistendo a un’accelerazione tecnologica che sta trasformando profondamente il panorama socio-economico. Un’adozione responsabile dell’AI aiuta le organizzazioni a crescere e a essere competitive, migliorandone l’efficienza e l’innovazione.”

Il punto, sta nel portare a terra queste tecnologie. L’AI L.A.B. di Microsoft Italia nel suo primo anno ha fatto capire che è possibile, se si collabora con aziende e partner, senza dimenticarsi di formare le persone. Quest’anno potrebbe essere decisivo per questo progetto — e per le tante aziende nel nostro Paese che decideranno di investirci.

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Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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