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Microsoft Computex 2019: linee guida per l’OS del futuro

Rispetto agli eventi dei grandi produttori, Nvidia, Qualcomm, HP, AMD, MSI, Asus, il keynote di Microsoft al Computex 2019 è sembrato un po’ vuoto. La mancanza di annunci sul nuovo hardware, si è fatta sentire. La casa di Redmont ha però inserito nell’evento alcune informazioni decisamente interessanti su come dovrà essere un sistema operativo nel prossimo futuro.

Cosa propone Microsoft al Computex 2019?

Sia durante l’evento sia con un successivo post a riguardo, la casa della “finestra” ho stilato un elenco di elementi fondamentali per permettere a un Sistema Operativo di essere moderno e concorrenziale nel prossimo futuro.
Le chiavi suggerite da Microsoft sono: un flusso di lavoro continuo e multisensoriale, una connessione permanente e un’altissima elasticità di applicazione.
Ma cosa significa questo in concreto?

Da sinistra a destra: Nick Parker, CVP di Consumer and Device Sales, Roanne Sones, CVP di OS Platforms, Rodney Clark, VP di IoT Sales

Flusso di lavoro continuo e multisensoriale

L’OS del futuro deve permettere all’utente di utilizzare sempre l’ultima versione disponibile del sistema operativo senza dover per forza interrompere il suo work flow. Non dovranno più essere richiesti quindi riavvii o attese di installazione, ma tutto dovrà avvenire sotto forma di seamless update. Gli aggiornamenti dovranno essere trasparenti, deterministici e affidabili. Poter spegnere il PC il venerdì sera uscendo dall’ufficio senza l’incubo del “Aggiorna e arresta”… Un sogno!
L’esperienza di utilizzo deve porre al centro l’essere umano. In quest’ottica, per garantire un flusso di lavoro senza alcun tipo di interruzione, l’OS del futuro dovrà poter gestire input di qualunque tipo. Dai classici mouse e tastiera, passando al touch, alla penna, ma anche comandi vocali e tracciamento dell’iride.

Il futuro sistema operativo dovrà inoltre essere sicuro per definizione. Lo stato del PC dovrà essere separato dall’OS. La computazione separata dalle applicazioni, così che nessun attacco possa essere portato durante il ciclo di vita del device.

Connesso permanentemente

Nel prossimo futuro gli utenti saranno sempre connessi, tramite wifi o 5G. Non si dovranno più preoccupare di essere isolati dal resto del mondo. Il Sistema Operativo provvederà alla gestione dei dispositivi connessi. Ogni utente sarà online e cosciente di chi o cosa ha intorno. L’OS inoltre sfrutterà questa connessione per servizi in cloud, che permetteranno di garantire performance durature ad alto livello. Tramite il cloud l’utente potrà sfruttare le potenzialità dell’IA, che in base ai programmi della giornata consentirà una migliore esecuzione delle applicazioni.

Elasticità di applicazione

Il Sistema Operativo del domani dovrà inoltre poter essere implementato su qualunque piattaforma con il minimo sforzo. Dovrà essere in grado di funzionare su un PC, uno smartphone o un dispositivo IoT senza troppi problemi o ulteriori manipolazioni.

Delineando come dovrà essere un futuro sistema operativo, Microsoft potrebbe in qualche modo averci dato qualche indizio su alcuni suoi possibili passi futuri. É interessante innanzitutto notare come in tutta la sezione riguardante l’OS del futuro nel post, il nome Windows non venga citato nemmeno una volta. Trattandosi di una dichiarazione di intenti, la cosa non è eccessivamente strana, ma qualche domanda a riguardo è legittimo porsela. Che Microsoft voglia entrare nel terzo decennio del 2000 con un sistemaoperativo rinnovato anche nel nome?
L’altro indizio interessante riguarda il focus sulla possibilità del sistema di funzionare su qualsiasi piattaforma. Che il famoso SurfacePhone sia alle porte? Dopo Samsung Dex e la modalità desktop in arrivo con Android Q, forse i tempi sono maturi per un dispositivo simile targato Microsoft.

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