Migliano è una piccola località nel comune toscano di Fosciandora, che in questi giorni sta facendo molto parlare di sè. Il motivo? Questo paesino di appena 500 abitanti ha accolto 42 bambini ed adolescenti ucraini provenienti da un orfanotrofio dell’ovest del Paese. Originari di Leopoli, questi piccoli rifugiati sono arrivati in Italia dopo un viaggio di molti giorni, che li ha portati in Toscana alla ricerca di un luogo sicuro dove poter vivere. Una fuga dalla guerra che sta dilaniando una parte dell’Europa, in cui i bambini sono tra le vittime più colpite.
Migliano, il paese toscano che ha dato rifugio a più di 40 bambini ucraini
Nella notte del 3 Aprile una quarantina di bambini ucraini sono arrivati a Migliano alla ricerca di un rifugio sicuro dalla guerra. I piccoli rifugiati hanno trovato accoglienza nel Santuario cittadino di Maria Santissima della Stella, all’interno dei suoi alloggi ristrutturati. Da quanto sappiamo, rimarranno qui per alcuni mesi, o forse per l’intero periodo del conflitto Russia-Ucraina. Gli abitanti del villaggio si stanno prendendo cura dei bambini, fornendo loro vestiti, giocattoli, libri e materiale utile per la loro educazione. Come riferito qualche giorno dall’ANSA, “la struttura adiacente al santuario, abitualmente adibita all’accoglienza dei turisti, è ora un magazzino pieno di giocattoli“.
I più giovani tra i rifugiati hanno anche cominciato a frequentare le scuole materne ed elementari del paese di Migliano, dove alcuni volontari li aiutano a superare la barriera linguistica. Anzi, per garantire una massima accoglienza ai bambini, nella struttura dell’asilo è stato appeso un poster colorato con la scritta “Benvenuti” in italiano e in ucraino, disegnato dai ragazzi stessi. Per questo piccolo paese toscano, è stato un piacere rivedere le strade popolate da bambini. D’altronde, i borghi italiani hanno lottato con il grave spopolamento degli ultimi anni. Moltissimi degli abitanti della campagna toscana hanno lasciato il territorio natio per andare a trovare lavoro altrove.
E questo non ha fatto altro che impoverire le campagne toscane. Gli abitanti di Migliano, ad esempio, riescono raramente a festeggiare la nascita di un bambino. È stata quindi una gioia immensa per il Paese quella di poter accogliere i piccoli ucraini. Come scrive La Nazione, “l’iniziativa ha toccato il cuore dell’intera vallata e ha subito innescato un incredibile movimento di solidarietà, raccogliendo giocattoli e beni di prima necessità“. Ancora una volta, quindi, l’Italia si fa riconoscere per un’iniziativa solidale di estrema importanza. Il paese di Migliano, infatti, si è finalmente ripopolato dando accoglienza ai giovani ucraini. E chissà se alla fine decideranno di rimanere.