La recensione di The King Of Fighters XV: un grande ritorno per il franchise

Durante gli scorsi giorni abbiamo avuto modo di provare The King of Fighters XV, il nuovo attesissimo capitolo del frachise picchiaduro di SNK Corporation. Dopo aver giocato a fondo il titolo e aver preso numerosi schiaffi tanto dalla CPU quanto dagli altri giocatori online, siamo pronti a proporvi la nostra recensione di The King Of Fighters XV.

The King Of Fighters XV: la nostra recensione

Iniziamo dalla parte del gioco che abbiamo approcciato per prima, ovvero quello dei tutorial, a cui abbiamo dato la precedenza per farci un’idea del combat system per il quale gli sviluppatori hanno optato per questo nuovo capitolo di King Of Fighters.

Questa sezione è strutturata in tanti piccole mini guide riguardanti tutte le mosse di base del gioco, 35 in totale per l’esattezza, ognuna delle quali viene divisa in tre parti, la spiegazione della mossa in questione, la nostra esecuzione della stessa e poi un piccolo approfondimento sul suo utilizzo in battaglia.

Nel complesso ci troviamo di fronte ad una modalità di insegnamento piuttosto basic, che in ultimo risulta un po’ troppo frettolosa per introdurre a dovere quelle che sono le basi del combattimento di King of Fighters XV, dato che le informazioni vengono date tutte insieme e senza che il giocatore abbia davvero il tempo o il modo di interiorizzarle a dovere.

Insieme alla Modalità Tutorial troviamo quella Missione, che nonostante possa suonare come una sorta di Modalità Arcade, altro non è che una estensione delle guide di prima, solo che questa volta ci verrà chiesto di eseguire cinque combo per ogni personaggio per un gran totale di 195 sfide.

Da una parte le missioni sono un ottimo modo per mettere alla prova il roster di combattenti del gioco, d’altra al contrario ci troviamo nuovamente di fronte a linee guida troppo generiche che, unite alla mancanza di un tutorial specifico per ogni membro del roster, rendono il processo di apprendimento di un nuovo guerriero davvero arduo.

Un vero peccato se consideriamo che ogni personaggio è piacevolmente diverso dal precedente praticamente in tutto e che il feeling che si ottiene scegliendone uno piuttosto che l’altro è radicalmente diverso.

Il gameplay

Fatto il punto sulla parziale lacunosità dei tutorial, la qualità del gameplay riesce a compensare? La risposta è un sonoro sì, dato che il combat system di King Of Fighters è stato creato con delle ottime idee di fondo, al netto di qualche spigolo di troppo qua e là.

Il gameply del gioco, infatti, si riconferma come votato all’azione e pensato per essere quanto più divertente possibile, seppur non perda tecnicismi nel processo. Dopo aver fatto qualche prova, infatti, si capisce che l’ossatura del combattimento è discretamente difficile da padroneggiare e dovrete avere una certa destrezza per eseguire le combo più complesse.

Particolarmente belle e scenografiche le mosse Climax, delle vere e proprie mosse finali in tutti i sensi, senza contare la gestione inedita di mosse EX, che ora dipendono dall’apposita barra, la quale permette di eseguire varie azioni diverse, e la modalità MAX che ora ha nuovi requisiti per essere attivata.

Insomma, tutte piccole idee per stratificare ulteriormente il combattimento, cosa che effettivamente pad alla mano funziona, una volta che si è superato lo scoglio dell’apprendere le combo e lo smarrimento iniziale.

Meno eleganti le prese, forse l’unico vero difetto del combat system, che consistono in azioni di prossimità praticamente impossibili da fallire dato che se si è troppo lontani per eseguirle il gioco le interpreta come semplici attacchi.

Più difficile da valutare al momento il comparto online, che si suddivide in incontri casuali e classificati, ovvero quelli che prendono in considerazione il sistema di ranking basato sui risultati del singolo giocatore. Per capire quanto questo sistema funzioni dovremo aspettare qualche mese, ma per il momento possiamo dire che il rollback netcode fa il suo dovere egregiamente, garantendo match praticamente sempre fluidi.

Storia e tecnicità varie

Punto debole del titolo invece è la modalità storia, che altri non è che una Modalità Arcade mascherata da narrazione. Non troviamo molti appigli narrativi andando avanti nella breve campagna principale, e gli eventi che succedono a schermo sono intelligibili solo facendo le dovute ricerche in un secondo momento.

Anche in questo caso si tratta di un’occasione persa, dato che il background narrativo dei personaggi è ricco e variegato e non ha nulla da invidiare a tanti suoi colleghi che puntano anche su questa componente ludica.

Infine, ci ha fatto particolarmente piacere trovare la cosiddetta modalità Allenamento, che consente di allenarsi a giocare anche con i propri amici online. Una bella aggiunta e che consente di capire meglio come migliorare nell’effettuare le combo, qualora vi alleniate con il giusto compagno.

In definitiva quindi chiudiamo questa recensione dicendo che The King Of Fighters XV è un ottimo picchiaduro, divertente, solido e frenetico, che pecca qua e là di alcune asperità che sarebbe stato doveroso mitigare, ma che rimane comunque un’esperienza più che piacevole per tutti gli appassionati del genere.

Insomma, se cercate un titolo per menare le mani ad  alto tasso di divertimento, questo è il gioco che potrebbe fare per voi.

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