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La prova di King of Seas – All’arrembaggio!

Le eccellenze italiane in fatto di videogiochi si stanno facendo sentire sempre di più, soprattutto dopo il recente decreto promosso dal Ministero della Cultura. Se dunque i team nostrani sono in grado di portare sul panorama attuale sempre più prodotti di valore, non possiamo non citare 3DCLouds, di cui abbiamo seguito gli sviluppi nel corso del tempo. Dopo aver seminato il panico sulle quattro ruote dei kart in All-Star Fruit Racing e bolidi ancora più potenti in Xenon Racer, ora il team milanese decide di navigare in acque sconosciute. Letteralmente. La nuova fatica si intitola King of Seas, un gioco di ruolo d’azione ambientato in un mondo piratesco, di cui abbiamo provato la versione demo. Ecco cosa abbiamo potuto testare in soli 60 minuti, in attesa della versione definitiva. A quando potremo imbarcarci in questa avventura? Dal prossimo 25 maggio su Steam, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

king of seas

King of Seas – E il navigar non è sempre dolce in questo mare

Il mondo non è mai stato facile, nemmeno in passato, nemmeno quando si è figli di un sovrano. Sebbene siamo circondati da splendide acque cristalline e arcipelaghi verdeggianti che punteggiano la distesa d’acqua somigliante a puro velluto blu, scegliamo di vestire i panni di Marylou o Luki, i due figli del Re dei mari. La nostra posizione non sarà affatto facilitata dal legame di sangue con il sovrano, anzi. Proprio quest’ultimo finisce preda di una trappola mortale e saremo noi a pagarne le conseguenze. Veniamo incolpati di essere i fautori dell’attacco al re, nonostante non fossimo nemmeno presenti a palazzo al momento del misfatto.

king of seas

Non ci resta che rimboccare le maniche e dimostrare la nostra innocenza…macchiandoci di altrettanti crimini e combattendo battaglie per mare. Dopo questi brevi momenti di dialogo introduttivi, durante i quali i personaggi vengono presentati in maniera statica sullo schermo, cominciamo a manovrare la nostra nave. Si tratta di una semplice barca che potremo potenziare sempre di più, man mano che acquisiamo punti esperienza e materiale necessario. Muoviamo i primi passi, o meglio solchiamo le prime onde, coprendo distanze sempre maggiori. Ciononostante, in un tempo così limitato come quello della demo, non abbiamo avuto modo purtroppo di esplorare la mappa a disposizione in lungo e in largo.

King of Seas
King of Seas
Developer: 3DClouds
Price: 24,99 €

Siamo riusciti infatti a completare solo le primissime missioni assegnate, quanto basta però per cominciare a scoprire cosa ci attende nelle acque di King of Seas. Non solo pericoli, come improvvisi tentacoli viola che affiorano dal mare, o esplosivi pronti a far saltare in aria la nostra imbarcazione, ma anche uomini in mare da poter salvare e aggiungere alla nostra ciurma, tesori da accumulare, anche sulla terraferma, e soprattutto navi nemiche da attaccare. Queste ultime chiaramente saranno sia di tipologie diverse, sia con una resistenza variabile, la quale determinerà anche la riuscita o meno del nostro combattimento.

Minacce dal mare e personaggi improbabili

Tra una navigazione e uno scontro in mare aperto a suon di colpi di cannone, abbiamo potuto visitare anche alcuni porti. Questi sono spesso circondati da punti di controllo e torri dalle quali gli avversari sono pronti a spararci a vista, non appena percepiscono una minaccia in arrivo. In queste città dunque possiamo visitare alcuni punti di interesse selezionabili da un menu. Tra i vari luoghi, la taverna per raccogliere informazioni o il mercato dove acquistare provviste e materiali utili e poco altro, per prepararci al meglio tra una navigazione e l’altra.

In questi ambienti, così come durante la storia, possiamo incontrare diversi personaggi. Le loro linee dialogiche sono in grado di caratterizzare la personalità di ciascuno (al netto di alcune sviste linguistiche) e di presentare al giocatore ciascuna figura con una propria identità. Sarà una coppia di improbabili anziani, nostri fedeli alleati, a supportarci in queste prime fasi. Ci daranno indicazioni e impartiranno ordini per completare le primissime missioni, non sempre di facile completamento, e non per via della difficoltà selezionata.

Ciurma, all’attacco!

Se infatti possiamo scegliere tra tre dei cinque livelli di difficoltà previsti nella versione definitiva del gioco, la difficoltà sta in alcuni momenti del combattimento. Accadrà soprattutto se deciderete di manovrare la vostra imbarcazione con il solo uso della tastiera, qualora foste da PC, senza installare alcun controller per aiutarvi. La nave infatti impiegherà qualche secondo di troppo durante le manovre per riuscire a colpire a dovere i nemici. Una dinamica che a volte può anche ribaltare la situazione qualora dovessero colpirvi e farvi affondare. Vero è anche un altro punto del gioco, la sua dinamicità e generazione procedurale: non solo le meccaniche di esplorazione vengono costantemente rinnovate, ma vi sono anche cambiamenti nelle rotte navali da seguire e la difficoltà si adatta ai nostri progressi.

king of seas

Infine, se la realizzazione in 2D dei personaggi non ci ha troppo entusiasmato, al contrario la resa grafica del mare e dell’alternanza giorno-notte è stata compiuta in maniera davvero curata. Questo rende più facile la navigazione e l’osservazione dei vari dettagli su uno schermo. Qui visualizziamo sempre lo stato della nostra nave, riparabile solo quando non navighiamo e non combattiamo, e altre statistiche utili. Non solo: anche il menu facilmente usufruibile rende più immediata la comprensione del gioco e gli elementi presenti in esso. Nonostante ve ne siano, almeno in questa prima fase, chiaramente pochi.

Da ultimo, la risposta tecnica ai nostri comandi è immediata. Per quanto vi sia un po’ di difficoltà in alcuni punti, come evidenziato poc’anzi, in battaglia il risultato finale sarà determinato soprattutto da due variabili. La prima è la personalizzazione della nave, in quanto sono previsti cinque tipi di imbarcazioni, con diversi sistemi di equipaggiamento e abilità. La seconda sta invece nella strategia adottata in combattimento. Non solo diverse tipologie di palle di cannone da sparare, ma anche a quanti nodi navigare e quali abilità mettere in campo. Una selezione limitata in questi primi minuti di gioco, ma che si prospetta sempre più ampia facendo progressi.

Conclusioni

Da quanto osservato finora, ci aspettiamo che King of Seas sia un titolo in grado di raccogliere il testimone di una serie di giochi che abbiamo potuto conoscere nel tempo, come Pirates!, Sea of Thieves o il franchise Port Royale, solo per citare alcuni esempi tra i più famosi finora lanciati sul mercato. Siamo davvero curiosi di scoprire ancora di più dei misteri che si annidano in queste acque e del destino che attende il nostro eroe protagonista. Non ci resta che attendere ancora pochissimo tempo e poter finalmente abbandonare il nostro porto sicuro. Siamo impazienti di poterci lanciare in acque tempestose e battaglie all’ultimo colpo di cannone.

Se volete acquistare King of Seas, potete farlo da PS Store.

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Francesca Sirtori

Indielover, scrivo da anni della passione di una vita. A dispetto di tutti. Non fatevi ingannare dal faccino. Datemi un argomento e ne scriverò, come da un pezzo di plastilina si ottiene una creazione sempre perfezionabile. Sed non satiata.

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