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Incentivi auto: oggi, 25 maggio, apre il sito per le prenotazioni

Come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo, il decreto per gli incentivi auto ha avuto una doppia partenza.

La prima data importante è stata quella di lunedì 16 maggio, quando il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ed è quindi diventato immediatamente operativo. Da quello stesso giorno, è stato possibile andare dai concessionari e stipulare contratti di vendita usufruendo dei diversi sconti, come vedremo più avanti.

Ma solo da oggi, mercoledì 25 maggio, è possibile accedere alla piattaforma ad hoc per le prenotazioni. Questo significa che finalmente i concessionari possono inserire tutti gli ordini ricevuti dal 16 maggio. E monitorarne l’iter.

Vediamo più da vicino tutto quello che c’è da sapere sugli incentivi auto per il 2022.

incentivi auto e moto

Gli incentivi auto: il decreto

Il decreto sugli incentivi auto è stato firmato in un momento particolarmente delicato. Per via delle carenze di materie prime, nel mese di aprile il mercato ha avuto un crollo addirittura del -44% se paragonato con lo stesso mese del 2020.

Il decreto ha sbloccato i bonus per le auto e le moto, spalmando su tre anni – dal 2022 al 2024 – 650 milioni di euro all’anno. La misura rientra nel  piano di stanziamenti per il Fondo automotive, con cui il Governo si è impegnato da qui al 2030 con una dotazione di 8,7 miliardi di euro.

Scopriamo qualcosa in più sugli incentivi auto, che riguardano anche le moto, il car sharing e i veicoli commerciali.

Gli incentivi auto: le tre fasce

Il decreto prevede che gli incentivi auto siano destinati a tre categorie di vetture, a seconda delle emissioni. Eccole.

Fascia di emissioni 0-20 g/km

Per le auto elettriche con un prezzo inferiore ai 35.000 euro + Iva, si può chiedere un contributo di 3.000 euro. Se ne possono aggiungere altri 2.000 con la rottamazione di un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. Per questa fascia, previsti 220 milioni di finanziamento nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024.

Fascia di emissioni 21-60 g/km

Per i veicoli ibridi plug-in con un prezzo fino a 45.000 euro + Iva, il contributo è di 2.000 euro, più 2.000 euro per la rottamazione di un’auto di classe inferiore ad Euro 5. I finanziamenti sono di 225 milioni nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024.

Fascia di emissioni 61-135 g/km

Per le auto a basse emissioni con un prezzo fino a 35.000 euro + Iva, contributo di 2.000 euro solo se assieme si rottama un’auto di classe inferiore ad Euro 5. Finanziamenti: 170 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni nel 2024.

Il bonus moto

Previsto anche un incentivo per acquistare ciclomotori e motocicli elettrici, ibridi o con motore termico.

Contributo del 30% del prezzo di acquisto (per un massimo di 3.000 euro) e del 40% (sino a 4.000 euro) se si rottama una moto di classe da Euro 0 a 3. Il finanziamento è di 15 milioni di euro all’anno sino al 2024.

Per ciclomotori e motocicli termici è previsto (a fronte di uno sconto del venditore del 5%) un contributo del 40% del prezzo d’acquisto e fino a 2.500 euro con rottamazione.

Veicoli commerciali elettrici

Parte dei fondi è destinata alle società di car sharing per l’acquisto dei veicoli elettrici, ibridi, plug-in.

Contributi a favore di piccole e medie imprese per l’acquisto di veicoli commerciali nuovi di fabbrica ad alimentazione elettrica. Ma c’è l’obbligo di rottamazione di un veicolo inferiore ad Euro 4.

Il contributo è di 4.000 euro per i veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate, di 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,49 tonnellate, di 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate. Per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate, contributo di 14.000 euro.

Fondi di 10 milioni di euro nel 2022, 15 nel 2023 e 20 nel 2024.

Faq (e dubbi)

Il governo ha intanto aggiornato la pagina delle faq sugli incentivi auto e moto.

Veniamo dunque a conoscenza, ad esempio, del fatto che non c’è un limite nel numero dei veicoli acquistabili con l’incentivo. Non risulta, invece, ancora chiarito come poter distinguere tra società di noleggio (che sono escluse dagli incentivi auto) e quelle di car sharing (ammesse). Che però hanno lo stesso codice Ateco e utilizzano veicoli presi a noleggio.

C’è poi il problema dei tempi di consegna. Che deve avvenire entro 180 giorni dalla data del contratto, pena il decadimento dell’incentivo. All’Automotive Dealer Day di Verona, il ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti aveva detto: “La consegna di nuove auto entro 180 giorni dall’ordine attualmente previsto dal decreto incentivi potrà essere prorogato”. Si attendono sviluppi.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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