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Gli italiani giudicano positivamente il codice della strada. Ma sono preoccupati dalle condizioni stradali

Ricerca di AutoScout24

I numeri degli incidenti stradali nel nostro Paese sono sempre elevatissimi. Un dato da poco in nostro possesso ci dice, ad esempio, che i soli pedoni investiti mortalmente nel 2023 sono stati 440.

Sono cifre che catturano la nostra attenzione, e non ci fanno badare a un altro dato importante: qual è la percezione che hanno gli italiani del codice della strada e della rete stradale.

Ad addentrarsi nell’argomento è una recente ricerca condotta dal Centro Studi di AutoScout24, il principale portale di annunci di auto in Italia e in Europa.

Scopriamo cosa ci dice la ricerca sul rapporto fra gli italiani e il codice della strada, e non solo.

Gli spostamenti e gli incidenti in Italia

La ricerca di AutoScout24 si apre ricordando i numeri della mobilità in Italia: quasi 100 milioni di spostamenti al giorno, con un tempo medio di circa 60 minuti e 26,7 km percorsi. Basterebbero queste cifre a rendere urgente il tema della sicurezza stradale.

A ciò si aggiungano gli incidenti stradali. Dopo un 2022 con incidenti in aumento (165.889, +9,2% rispetto al 2021), pari a 281,2 ogni 100.000 residenti in Italia, e i primi sei mesi del 2023 che confermano il trend, è pronto il nuovo codice stradale che prevedrà, tra gli altri, l’inasprimento delle sanzioni per l’utilizzo del cellulare alla guida o per chi consuma alcol.

black boots and traffic pallet of a traffic policeman in the cit

Gli italiani e il codice della strada

La ricerca di AutoScout24 ci dice che quasi sei italiani su dieci giudicano positivamente il codice della strada in termini di sicurezza.

Tuttavia, c’è ancora un problema culturale: il 14%, infatti, continua a giustificare almeno parzialmente chi guida dopo avere assunto alcol, e il 12% chi usa il cellulare senza auricolare o vivavoce, come nel caso di una telefonata urgente. È comunque cresciuta la consapevolezza su questi comportamenti, tanto che l’alcol e il cellulare sono ritenuti gli aspetti in assoluto più gravi legati alla guida.

Le preoccupazioni degli italiani alla guida

Preoccupa gli italiani non tanto il codice della strada quanto lo stato delle strade, giudicato negativamente da oltre la metà degli intervistati. A causa delle cattive condizioni stradali, inoltre, più di un quarto del campione intervistato ha causato o subito nella sua vita almeno un incidente, anche lieve.

Ulteriori motivi di preoccupazione di chi si mette alla guida sono gli altri guidatori (per il 73%) e i pedoni (38%), cioè le possibili distrazioni di altre persone. Anche la presenza di buche è una grande fonte di apprensione, indicata da oltre la metà del campione.

Per chi usa abitualmente la bicicletta, è viva la paura per i mezzi pesanti (per il 38%, contro una media complessiva del 15%). Ma solo il 3% pensa che superare i limiti di velocità sia pericoloso: ben sette utenti su dieci dichiarano di eccedere, a volte o spesso, i limiti imposti a livello urbano o extraurbano.

Per quanto riguarda poi le motivazioni di chi ha provocato un incidente, la causa principale risulta essere la distrazione alla guida (per il 64%), seguita da una mancata osservanza della segnaletica o delle norme di circolazione (18%).

Incidenti stradali, il confronto fra le regioni

Secondo i confronti regionali dell’ACI-Istat, relativi al 2022, al primo posto per numero di incidenti troviamo la Lombardia (28.786), seguita dal Lazio (20.275) e dall’Emilia Romagna (16.679).

Ma se ci spostiamo dai numeri assoluti e valutiamo il dato sulla popolazione residente, la situazione cambia: al primo posto si classifica la Liguria con 521,5 incidenti ogni 100.000 residenti, un dato nettamente superiore alla media nazionale (281,2). Seguono la Toscana (412,6 incidenti ogni 100.000 residenti), l’Emilia Romagna (375,9) e il Lazio (354,4). Le regioni più virtuose sono il Molise (152,1) e la Calabria (154,2).

Gli italiani e la riforma del codice della strada

Un precedente sondaggio ha mostrato gli italiani favorevoli alla riforma del codice della strada promossa dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini: il 61% dei nostri connazionali è d’accordo.

Si tratta di una ricerca realizzata dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per SkyTG24, che mostra anche una interessante suddivisione per area politica di appartenenza: se appoggia la riforma addirittura oltre il 90% dell’elettorato del centrodestra, la apprezzano anche gli elettori del PD (47% pro, 40% contro) e del M5s (60% pro, 35% contro).

Tra le proposte della riforma, l’80% è favorevole al tasso alcolemico zero, al ritiro della patente per chi guida sotto l’effetto di stupefacenti e ai nuovi limiti per i neopatentati.

Il 73% gradisce l’obbligo di casco, targa e freccia per monopattini e biciclette.

L’86% del campione si sente poco sicuro quando usa la bicicletta, e il 64% pensa che i propri connazionali guidino male. La percentuale cresce tra gli under 35 (70%) e nel Sud (72%).

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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