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Google introduce la sezione per la privacy nel Play Store, arriva nel 2022

Come nell'App Store di Apple ci sarà una sezione dedicata alla privacy e ai dati richiesti dalle app

Dall’anno prossimo Google introduce la sezione per la privacy nel Play Store. Le applicazioni dovranno mettere in evidenza i dati che raccolgono, così come tutte le informazioni riguardo la privacy e la sicurezza nella sezione dedicata della loro pagina nello store online. L’annuncio arriva dopo pochi mesi all’implementazione di una misura simile da parte di Apple nell’App Store.

Anche il Google Play Store avrà una sezione dedicata alla privacy per ogni app

L’iniziativa presa da Google vuole “aiutare le persone a comprendere i dati che un’app richiede e condivide, se quei dati sono sicuri e altri dettagli che possono impattare sulla privacy e la sicurezza”. La sezione sui dati conterrà infatti informazioni su quali permessi richiede l’app (localizzazione, contatti, informazioni personali, ecc.). Ma Google spiega anche che gli sviluppatori avranno la possibilità di spiegare come funziona l’app e perché ha bisogno di quei permessi.

Inoltre Google specifica che il nuovo Play Store fornirà informazioni riguardo la crittazione dei dati e se l’applicazione soddisfa i criteri che rendono l’app adatta anche all’uso da parte dei bambini. Un’etichetta apposita segnalerà se gli utenti possono scegliere o meno di condividere i dati senza compromettere l’uso dell’app.

Tempo di adattamento per gli sviluppatori

Google ha anche scandito un’agenda con date precise per gli sviluppatori, che avranno tutto il tempo di adattarsi a questi cambiamenti.

google privacy play store-min

Già negli ultimi tre mesi di quest’anno le app potranno dichiarare le proprie policy riguardo la privacy, che saranno poi introdotte e mostrate agli utenti a partire dal primo trimestre del 2022. Le nuove app avranno l’obbligo di mostrarle solo nel secondo trimestre 2022 e le app che non soddisfano i requisiti non potranno effettuare aggiornamenti.

Google sta anche lavorando per evitare che le descrizioni delle app contengano contenuti troppo appariscenti come ALL CAPS, emoji nel nome e altri “trucchi” poco seri. Questi cambiamenti dovrebbero invece arrivare già nella seconda metà di quest’anno. Google sta rendendo il Play Store più attento alla privacy. Vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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