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MotoGP 20 recensione da bordo pista al cardiopalmo

Ho avuto il piacere di provare e recensire MotoGP 19 e, ad un anno di distanza, mi ritrovo qui, con il nuovo MotoGP 20. Sono quindi sceso in pista per provare questo titolo motociclistico competitivo, improntato sulla simulazione, incastonato in un’eccellente grafica stracolmo di contenuti.

Ma bando alle ciance e facciamoci un giro di pista per capire di cosa si tratta!

MotoGP 20 recensione: motociclismo, quarantena e videogiochi

Il campionato motociclistico è ancora a rischio ma Milestone, team italiano di sviluppo videogames, ha deciso di non farcene sentire la mancanza portando sul mercato un titolo altamente simulativo. Un apparente palliativo, valido anche per tutti I biker che non posso fare la scampagnata domenicale, che in realtà è risultato essere una piccola perla in grado di tenere incollati allo schermo appassionati e non.

Senza difetti? Decisamente no. Ma partiamo dai box e scendiamo in pista per scoprire come si presenta MotoGp 20

Primo impatto sull’asfalto, senza farsi male

Memore dell’ultimo episodio, posso dire che MotoGP ha mantenuto l’aspetto generale da “primo della classe”. È sbalorditiva la quantità di personalizzazioni, di funzioni e di contenuti presenti in questo episodio, una nota davvero positiva.

I menù, le opzioni, la fluidità e l’aspetto generale di navigazione ci rendono l’approccio al gioco molto chiaro nonostante tutto. Non ci si confonde nello scoprire le varie modalità di gioco, I numerosi aspetti di personalizzazione o le possibili opzioni da scegliere per renderci l’esperienza ancora migliore. Le foto che fanno da sfondo e da contorno in ogni parte del gioco sono eccezionali.

Scendere in pista si dimostra facile grazie alla modalità veloce che ci permetterà di fare la classica partita occasionale. Se invece vogliamo godere appieno di tutte le sfaccettature del titolo, senza ombra di dubbio la modalità Carriera è quella più indicata.

Ci sono due ulteriori modalità caratteristiche: multiplayer e storica. Nella prima avremo l’opportunità di sfidare altri giocatori online, fino ad entrare nelle classifiche competitive, mentre nella seconda rivivremo le gare più celebri della storia del motociclismo.

La personalizzazione merita una menzione a parte perché è davvero la tana del bianconiglio. Possiamo addentrarci nella modifica di qualsiasi aspetto della nostra livrea: dal casco, alla tuta, alle saponette sulla tuta, ai guanti, senza considerare tutto l’aspetto grafico della moto.

Ogni personalizzazione prevede un editor molto strutturato quasi come un programma professionale di grafica: per ogni aggiunta dovremo creare un livello di disegno da sovrapporre. È talmente strutturato e dettagliato che potremmo quasi utilizzarlo come software per realizzare loghi personalizzati (ma non era un gioco di moto?).

Se siete avvezzi al tema e avete seguito la serie videoludica dedicata alla MotoGP vi potrete rendere conto che di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. Se invece per voi è il primo approccio potreste ritrovarvi un po’ spaesati da tutta questa mole di informazioni e vi potreste perdere.

Un consiglio spassionato: divertitevi e sperimentate nella modalità “veloce”, quando vi sentite pronti affrontate la carriera. In questo modo vi godrete al meglio I singoli aspetti e non avrete paura di sbagliare.

Il gameplay

Tirando un lungo respiro, dopo diverse ore di gioco, I dubbi su come parlare di ogni aspetto rimangono. Sono tanti i punti a favore, così come i piccoli difetti presenti in questo gioco.

MotoGP 20: un assaggio generale con la modalità Veloce

Nella modalità veloce potremo scegliere il nostro campione preferito della MotoGP e vestire i suoi panni affrontando gran premi oppure prove a tempo. Optando per il Gran Premio possiamo scegliere non solo il pilota, e quindi il team, ma anche il circuito, il numero di giri e gli aiuti alla guida. Nessuna di queste opzioni influirà sulla vostra carriera motociclistica, quindi potete provare qualsiasi configurazione desideriate.

In questo universo videoludico, in cui la partita occasionale è sempre più prerogativa di console portatili o dispositivi mobile, avere a disposizione un modo per fare una piccola pausa, e scaricare sulla pista tutta la potenza di una supersportiva ai 300km/h, è senza ombra di dubbio una gran bella possibilità.

Vi ricordo che sia in queste modalità che nella carriera, ogni gran premio è composto da un weekend suddiviso in:

Avete quindi tutto il tempo necessario a prendere confidenza con il mezzo e con il percorso.

Approfondimento

Il campionato mondiale di motociclismo è organizzato I diversi appuntamenti periodici durante I quali I partecipanti si sfidano su pista. Ognuno di questi appuntamenti è definito “Gran Premio” ed è suddiviso In tre giornate che occupano di consueto un weekend.

  • Prove libere: servono ai piloti ed al team per prepararsi all’evento della domenica. Durante queste fasi I piloti provano diversi settaggi della moto, diverse mescole delle gomme e si studiano il tracciato provandolo più volte, in questo modo garantiscono un feedack agli ingegneri che faranno I dovuti aggiustameti in previsione della gara.
  • Qualificazioni: grazie a queste sessioni di gara a tempo si stabilisce la griglia di partenza
  • Gara: composta dal “warm up” (giro di riscaldamento) e dai consueti giri. E’ il vero e proprio evento clu di tutto il weekend

Durante questi gran premi si acquisiscono punti in base al risultato della gara, punti che si accumuleranno di volta in volta sancendo il vincitore del mondiale al termine di tutto il campionato.

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MotoGP 20: il vero gioco è la carriera

Nella modalità carriera si aprono veramente le danze.
Se in MotoGP 19 era da lodare la meccanica e la profondità con cui si affrontavano le dinamiche di preparazione ad una gara, qui senza ombra di dubbio Milestone si è superata.

In questa sezione c’è la possibilità di affrontare le tre classi di motociclismo: Moto2, Moto3, MotoGP. Sono caratterizzate per lo più da una differenza nella potenza delle moto utilizzate tuttavia, da un punto di vista di difficoltà di gioco, è VIVAMENTE consigliato partire dalla Moto3, la categoria più bassa e quella più semplice da gestire.

Nelle fasi iniziali ci si trova di fronte ad una novità: l’aspetto manageriale, una grossa implementazione introdotta in MotoGP 20 che, in tutta onestà, risulta essere un significativo salto in avanti. Non è la prima volta che il team italiano tenta di inserire questa meccanica di gioco ma, al contrario del passato, questo tentativo risulta perfettamente riuscito. In questa sezione potremo scegliere il manager che farà parte del nostro team, e si occuperà di recuperare contratti e stilare accordi per la nostra carriera.

A fianco del manager potremo costruire un team con diverse professionalità tecniche, come il capo ingegnere e il telemetrista, fino ad arrivare ad una squadra ufficiale senza soluzione di continuità.

L’aspetto manageriale coinvolge non solo figure tecniche che sono effettivamente rilevanti ai fini del gioco ma anche la gestione del budget e il clima che si respira ai box (a livello sociale ci sono combinazioni di professionisti che riescono a collaborare in modo coeso ed altri che invece non vanno d’accordo provocando poi una non efficiente configurazione della moto).

Un manager economico e poco esperto non sarà in grado di farci correre ed avere ingaggi degni di nota, con un cachè non sufficiente a coprire tutte le spese del team. Lo stesso dicasi per il resto dei collaboratori.

Strutturata la squadra possiamo personalizzare tutta la nostra livrea, saremo di fronte al solito editor e ci potremo sbizzarrire nel realizzare I nostri colori e il nostro logo personale. Poteva mancare la livrea di Tech Princess? Assolutamente no!

Un team efficiente vuol dire una moto perfetta

Durante la fase di prove libere e di test del nostro mezzo ci faremo sicuramente un’idea di cosa funziona e cosa non funziona nella nostra moto. Rientrati ai box potremo collaborare con I vari professionisti per registrare meglio le sospensioni, optare per un cambio gomme, migliorare l’aerodinamica o la ciclistica della moto. Migliori saranno I feedback che daremo, maggiore sarà l’efficienza delle modifiche proposte.

Qui tornano le dinamiche del team di cui parlavamo poco sopra, se impiegheremo professionisti che tra di loro non vanno d’accordo, o con specializzazioni diverse dal loro impiego, le modifiche e lo sviluppo di nuove funzionalità saranno estremamente ridotte.

Non spaventatevi, anche se non siete esperti del settore sarete accompagnati in ogni passaggio  da opzioni guidate quindi non vi ritroverete mai ad effettuare modifiche a mano libera. Il gergo utilizzato è alla portata di tutti e non c’è bisogno di un manuale da officina per capirci qualcosa.

Considerato il titolo e la profondità che offre, questo è un lato estremamente positivo, anzi direi sorprendete. Hanno avuto più accortezza nel seguire il giocatore durante la personalizzare del mezzo che durante le fasi di gara in pista.

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Guanti, casco, visiera chiusa: si parte

Il clima ai box è ben realizzato e, una volta scesi in pista, l’immersione è totale.
La gara evidenzia il carattere simulativo del titolo. In fase di accelerazione o lungo I cordoli potremo sentire lo sbacchettamento del manubrio e la leggerezza dello stesso, soprattutto se osiamo un’impennatina o due. Non è un arcade, sappiatelo! Questo significa che non potrete sfruttare nessuna dinamica ripetitiva e prevedibile all’interno del gioco per fregare l’intelligenza artificiale e battere gli avversari.

Qui le reazioni si sentono e, da motociclista, è un piacere farsi un bella corsa in qualche circuito a bordo di un bolide come si deve. L’entrata in curva della moto riprende fedelmente le dinamiche reali, la velocità si sente e, mentre sul rettilineo riusciremo ad affrontare I 320 orari senza troppi problemi, affrontare una piega non sarà così semplice. Dovremo tenere in considerazione velocità, lunghezza della curva, modularità del freno anteriore e posteriore per poi ripartire a tutta birra in uscita per non perdere decimi di secondo preziosi. C’è ben poco spazio al resto: spalti, pubblico e fuori pista sono un contorno alla vera essenza della pista. Scaricare sulla ruota posteriore tutta quella potenza da soddisfazione e sprona a fare di meglio ad ogni giro.

Se da un lato la parte di personalizzazione del mezzo è piuttosto “tutorialosa”, qui invece è quasi del tutto assenza una guida per il giocatore. La scelta di indirizzare il titolo verso un mercato di nicchia, già veterano ed abituato all’ambiente può essere rispettabile, ma questo rende MotoGP 20, al pari del suo predecessore, un videogioco assolutamente non per tutti. Se non siete appassionati le prime fasi saranno molto frustanti, caratterizzate da capitomboli dovuti alla chiusura dello sterzo, a causa di poca velocità in curva, o a slittamenti, dovuti invece ad un’eccessiva accelerazione in uscita di curva. Come già detto, non è un arcade, non c’è spazio per errori, al pari di una gara reale. Ottimo per l’aspetto simulativo, molto difficile e non loquace se non accompagnato da un tutorial.

C’è differenza tra le varie categorie, il suggerimento di partire dalla Moto3 è proprio dovuto al fatto che avrete la possibilità di godere di una curva di apprendimento più uniforme e graduale.

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Milestone, MotoGp 20 e A.N.N.A.: il triangolo sì

A.N.N.A., già introdotta in MotoGP 19, è un sistema di intelligenza artificiale composto da reti neurali, una vera e propria innovazione su cui Milestone ha puntato nel precedente titolo. Gode ora dei frutti dell’enorme lavoro svolto e, grazie a poche implementazioni, ci troviamo di fronte ad un’intelligenza artificiale davvero eccellente. Gli avversari sono reattivi, sono aggressivi, modulano il loro carattere ed il comportamento in pista a seconda del comportamento del giocatore. Se nel precedente titolo il difetto era durante la “bagarre”, qui ci troviamo di fronte una distribuzione degli avversavi molto varia: ciascuno reagisce e si modula in base all’ambiente circostante, nessuna coda in curva o traiettorie scontate. Allo stesso modo se avremo una condotta aggressiva, caratterizzata da qualche spallata, preparatevi perché l’avversario vi starà attaccato e vi darà battaglia al meglio delle sue possibilità.

In aggiunta a queste dinamiche molto interattive, che fanno gioire gli amanti del gioco in single player, sono state introdotte due variabili: gestione gomme e carburante. I due aspetti possono facilmente diventare un tallone di Achille anche per I più esperti, costringendovi al rientro ai box causa… esaurimento benzina in mezzo alla pista! Queste stesse dinamiche influiranno anche sugli avversari quindi se avrete fortuna potrete osservare il rientro ai box degli altri piloti.

Piste e moto da urlo, in un sound da veri box bordo pista

Da un punto di vista grafico si fa prima a dire cosa non convince rispetto ai lati positivi. Hanno spinto ancora di più sul realismo dei veicoli che riprendono fedelmente gli originali, sono a dir poco sbalorditivi. La fedeltà e l’accuratezza dei modelli è fenomenale, le texture sono ad altissima risoluzione e non si denota solo nei colori e nelle tonalità dell’insieme ma anche la più piccola leva della frizione o il pistoncino di una pinza del freno risultano eccezionali. Lo stesso può dirsi dei caschi e del vestiario del motociclista. Potevano fermarsi qui? Ma figuriamoci! I tramonti sulla pista del Qatar vi lasceranno senza fiato, così come le notturne o la pioggia.

Lo stesso dicasi per I tracciati che riproducono fedelmente quelli ufficiali. Nota di merito: oltre a quelli ufficiali è stato riprodotto anche un tracciato non ancora aperto, quello in Finlandia. Davvero encomiabile.

Immancabile la voce del cronista Guido Meda, ormai un pilastro portante della telecronaca motociclistica italiana, che caratterizza senza ombra di dubbio il gioco, facendo assumere ai box un effetto folcloristico. Una volta scesi in pista c’è spazio però solo per il ruggito dei quadri cilindri, una sinfonia di pistoni e scalate di marcia fino a spremere ogni cavallo disponibile.

Ma i modelli dei personaggi?

I modelli dei personaggi – al di fuori delle celebrità – stona a tal punto da essere un pugno in un occhio. Nella modalità veloce, o in quella storica, così come per i manager ed I tecnici più famosi, il nostro gioco si popola di celebrità importanti e riconosciute nell’ambiente. Tutti riprodotti fedelissimamente e con grande attenzione, davvero un ottimo lavoro. Il resto però sembra essere stato abbandonato a se stesso, con modelli duplicati a non finire e non realizzati bene. Mancava ormai poco per mettere la ciliegina sulla torta e completare l’opera!

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MotoGP 20 recensione: merita il podio?

Si. Personalmente non approvo lo sviluppo di videogiochi che escludano a priori un approccio graduale e accompagnato. Manca anche una curva di apprendimento ben modulata. MotoGP 20 è ben ancorato alla sua nicchia, non basta essere appassionati di motociclismo, bisogna essere appassionati di MotoGP, di competizione, di videogames, di simulazione. Con queste premesse un titolo del genere “se la suona e se la canta”, se pensiamo poi che il multiplayer è solo online, senza una classica sfida locale, si rafforza questo individualismo.

Nonostante questo è innegabile che MotoGp 20 sia ben realizzato e profondo, non troverete un titolo più fedele (sottolineiamo che riproduce esattamente personaggi, livree, moto, professionisti tutti ufficiali e scansionati in 3d), più completo, più profondo, più personalizzabile di questo per quanto riguarda il genere motociclistico-simulativo. Possiamo dire che è il migliore della sua categoria. È da lodare anche l’evoluzione di Milestone, che ha settorializzato ed ha puntato ad introdurre, un titolo dopo l’altro, sempre un’innovazione in più.

C’è da aspettarsi che nel prossimo titolo potrebbero gestire meglio il multiplayer, i modelli e chissà che non facciano anche dei tutorial iniziali. Se rientrate nella cerchia di persone fedeli a Milestone e a MotoGP 20, fate prima a farvi un abbonamento all’azienda italiana. Stanno sfornando un capolavoro dietro l’altro sotto questi aspetti. Se invece desiderate provarlo per vedere come va, senza aver mai toccato un titolo del genere, chiedete ad un amico perché potreste rimanere delusi e frustrati nelle prime ore di gioco.

MotoGP 20

Pro
  • Grafica eccezionale
  • Intelligenza Artificiale ben congegnata
  • Profondità di gameplay
  • Ottima parte manageriale
Contro
  • Sempre un titolo di nicchia
  • Curva di apprendimento difficoltosa
  • Modelli png difettosi

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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