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Hyper Olympic: il precursore dei videogiochi dedicati alle Olimpiadi

Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono ormai partite a pieno regime e gli atleti partecipanti hanno già gareggiato e vinto molte medaglie. In occasione di questa edizione della competizione è uscito anche un videogioco ufficiale delle Olimpiadi, chiamato semplicemente Giochi Olimpici di Tokyo 2020 – Il Videogioco Ufficiale. Non molti sanno però che la tradizione di creare videogiochi su misura dei giochi olimpici è una tradizione di lunga data, iniziata nel 1984 con Hyper Olympic: vediamo di cosa si tratta.

Hyper Olympic: il precursore dei giochi sulle olimpiadi

Conosciuto in occidente come Hyper Sports, questo singolare videogioco fu pubblicato e sviluppato da Konami nel 1984, come sequel diretto di Track & Field, altro titolo sportivo fortemente incentrato sull’atletica. Hyper Olympic abbraccia interamente l’anima di videogioco arcade e, come il suo predecessore, è un videogioco dedicato interamente alle olimpiadi.

Nonostante entrambi i giochi sono stati creati in onore dei Giochi Olimpici soltanto le versioni per cabinati arcade giapponesi del gioco recano il logo ufficiale della competizione sportiva. Il gioco arrivato anche nelle sale giochi occidentali proponeva una selezione di sette discipline diverse, in cui i giocatori potevano gareggiare per ottenere un punteggio in base alla sua prestazione.

Hyper Olympic

Come da tradizione per i cabinati arcade dell’epoca era necessario un certo livello di “smanettamento” dei controlli di gioco per riuscire a portare a termine le gare in tempi record. Nello specifico l’azione era associata ad un joystick e la pressione alternata e rapida dei tasti per saltare. Dato che per muovere il personaggio era necessario muovere il joystick velocemente da destra a sinistra e viceversa questo titolo si guadagnò presto la nomea di “sfascia joystick”, dato che era molto comune rompere la levetta nel tentativo di andare più veloci.

Le discipline disponibili erano nuoto, tiro al piattello, tiro con l’arco, salto triplo, salto con l’asta, sollevamento pesi e corse a cavallo e per passare al livello successivo delle gare era necessario totalizzare un determinato numero di punti.

Il futuro della saga

Dopo aver riscosso un buon successo nelle sale giochi, Hyper Olympics è approdato anche su diverse altre piattaforme, come Commodore 64, Amstrad CPC e ZX Spectrum. In queste versioni però il gioco mancava della modalità multigiocatore e della disciplina del salto con l’asta, un fattore che lo privò di parte della sua attrattiva.

Hyper Olympic è a tutti gli effetti un videogioco storico a cui va assegnato il titolo di vero e proprio precursore di tutti i giochi ispirati alle olimpiadi. Tra le altre cose, questo titolo della Konami degli anni d’oro aveva anche il grande pregio di essere un prodotto all’avanguardia per l’epoca, con grafica e animazioni al top e persino conseguenze realistiche per il troppo sforzo, come sudore e dolori vari.

Di Hyper Olympic uscirono poi tre sequel per MSX, ciascuno contenente dalle tre alle quattro discipline e che nel complesso ne potevano annoverare di completamente inedite, come quella relativa ai tuffi, al curling, al ciclismo e al trampolino. La serie poi scomparve per molto tempo dai radar fino a tempi recenti, più precisamente fino al 2018, quando la casa giapponese aveva intenzione di lanciare Hyper Sports R.

Questa versione moderna del videogioco storico però non video mai la luce, dato che fu cancellata per motivi ancora oggi in larga misura sconosciuti. Probabilmente il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 a quest’anno ha ricoperto un ruolo in questa decisione.

L’incarico di sviluppare il gioco ufficiale delle olimpiadi è quindi stato affidato a SEGA, e sembra che la saga di Hyper Sports dovrà aspettare ancora qualche anno per poter ritornare in auge.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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