fbpx
La bufala TechRubriche

Il Blue Monday è il giorno più triste dell’anno. La bufala della settimana

Sfatiamo un mito

Ci permetterete, oggi, di essere particolarmente allegri nel parlarvi di una fake news su quello che dovrebbe essere il giorno più triste dell’anno.

Sì, perché finalmente ci occupiamo di una notizia infondata che non riguarda i soliti argomenti. Ovvero il Covid, la guerra in Ucraina, la politica o la morte di un qualche personaggio noto.

Anche il motivo che sta alla base della fake news è veniale. Si tratta di una trovata di puro marketing, senza nessun complottismo o tentativo di gettare di scredito su qualcuno o qualcosa.

Stiamo parlando del cosiddetto Blue Monday, peraltro appena trascorso, cadendo quest’anno lunedì 16 gennaio. Blue Monday che, ricordiamo, come dice il nome stesso (blue in inglese significa anche triste, malinconico) dovrebbe essere il giorno più triste dell’anno.

Cosa non vera, e che corrisponde semplicemente a una bufala clamorosa creata ad arte. Scopriamo perché.

blue monday

Il Blue Monday: perché lui?

Lunedì 16 gennaio vi siete svegliati di pessimo umore? Nulla di strano, direte voi: era lunedì.

Certo, ma non un lunedì qualsiasi: si tratta del terzo lunedì del mese di gennaio, ovvero il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno. E c’è poco da scherzare, lo dice la matematica.

A giungere al risultato è stato infatti Cliff Arnall, professore di psicologia della Cardiff University. Che nel 2005, probabilmente avendo molto tempo libero a disposizione, ha incrociato una serie di fattori per stabilire il giorno più sfigato del calendario.

Scelta caduta infine sul terzo lunedì di gennaio. A eleggerlo giorno più triste dell’anno concorrerebbero soprattutto il fatto che si tratti di un lunedì, che di norma le condizioni meteo sono sfavorevoli, che si sono appena spesi ingenti quattrini per il Natale e che ci si ritrova particolarmente lontani dalle, appunto, festività natalizie dell’anno seguente.

30% off on all Lenovo V Series

Il nome della ricorrenza

Che blue in inglese significhi triste lo abbiamo già detto.

Ma non tutti sanno che l’associazione tra il colore blu e la tristezza potrebbe derivare dallo scrittore inglese trecentesco Geoffrey Chaucer. Che nella sua opera The Complaint of Mars ha scritto with tears of blue and a wounded heart, ossia con lacrime blu e un cuore tormentato.

Il lunedì, poi, è giorno malvisto un po’ dappertutto. Se in Francia si usa la similitudine Comme un lundi, che si commenta da sé, il lunedì spagnolo è el día de bajón, ovvero il giorno del crollo. E se nei Paesi anglosassoni si usa dire have a case of the Mondays, cioè avere un problema con il lunedì, in Turchia c’è nientemeno che pazartesi sendromu, ovvero la sindrome del lunedì.

La bufala

Non serve nemmeno dircelo, che quella del Blue Monday è solo una bufala clamorosa.

Prima di svelarvi come è nata, vi confessiamo (imbarazzandoci un po’ per loro) che c’è stato anche chi, per dimostrare l’infondatezza del Blue Monday, ha promosso sondaggi e statistiche.

Uno di questi studi, ad esempio, demolisce il mito del lunedì come giorno più infausto della settimana. Più del 74 per cento degli intervistati, infatti, nega che il lunedì sia il peggiore dei sette giorni. Forse, viene da pensare, da quando i canonici lavori da ufficio (quelli, per intenderci, che garantiscono il week-end libero) sono diventati sempre meno, si patisce in misura minore il giorno che un tempo era per quasi tutti quello del ritorno al lavoro.

Nel 2013, addirittura, Dean Burnett ha pubblicato un articolo sul Guardian. Spiegando ai suoi lettori, ma guarda un po’, che non è possibile individuare un giorno più triste dell’anno per tutti: ciascuno ha il proprio.

Chi l’avrebbe mai detto, eh?

Perché nasce il Blue Monday

Prima abbiamo scherzato sulla disponibilità di tempo di Cliff Arnall.

In realtà, la “scoperta” del Blue Monday gli era stata commissionata dal canale televisivo britannico Sky Travel, che aveva chiesto allo psicologo uno studio-esca per incentivare i viaggi. L’idea era geniale: in un giorno nel quale ci si sente tristi, si può “guarire” acquistando una vacanza, proiettandosi dunque mentalmente oltre l’infausta giornata.

Bufala? Non importa

La portata commerciale della bufala del Blue Monday è enorme.

Pur sapendo tutti che si tratta di una fake news (basta un po’ di buon senso per comprenderlo, non occorrono articoli del Guardian), tutti fingono di non sapere, presi ormai come sono – come siamo – dalla spirale consumistica.

E così, ad esempio, anche nel nostro Paese negozi grandi e piccoli, di qualunque comparto, organizzano sconti particolari proprio per il terzo lunedì di gennaio (e giorni limitrofi).

Qui siamo in un ambito diverso rispetto alle fake news dal sapore complottista, per cui basterebbe una minima ricerca per sbugiardarle.

Nel caso del Blue Monday siamo di fronte a una specie di autoinganno collettivo.

Facciamo come i nostri figli i quali, crescendo, scoprono che Babbo Natale non esiste, ma fanno finta di niente per continuare a ricevere regali e attenzioni.

Noi, allo stesso modo, sappiamo che il Blue Monday è una frottola colossale, ma ci crogioliamo nel fatto che quel giorno sarà possibile lamentarsi un po’ di più, o magari acquistare una friggitrice ad aria sottocosto.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🚪 La pericolosa backdoor di Linux, disastro sventato da un solo ricercatore
 
🎶Streaming Farms: il lato oscuro della musica, tra ascolti falsi e stream pompati
 
✈️Abbiamo provato DJI Avata 2: sempre più divertente!
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
  
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
  
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
  
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
  
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
  
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button