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“Nabbovaldo e il ricatto dal Cyberspazio” arriva su Game To Human

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All’interno della sezione Game to Human (G2H) del sito istituzionale di IIDEA è arrivata una nuova storia: per fronteggiare le argomentazioni derivate da “Nabbovaldo e il ricatto dal Cyberspazio”, una delle creatrici del gioco, Giorgia Bassi (Ludoteca del Registro.it), ha spiegato all’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi la nascita di questo gioco, tra l’urgenza di educare e la voglia di divertire. 

Giorgia Bassi, che ha contribuito a ideare e sviluppare Nabbovaldo, lavora da un decennio per la Ludoteca del Registro .it con “la missione” di diffondere la cultura della rete e l’utilizzo responsabile delle risorse digitali, e nel farlo, si impegna a curare i contenuti didattici e dei laboratori interattivi da proporre alle scuole di tutta Italia. All’interno di queste attività “Nabbovaldo e il ricatto dal Cyberspazio” è il più recente degli strumenti educativi sviluppati e il primo videogame proposto nei laboratori in classe. 

Il videogioco nasce con l’obiettivo di introdurre i temi di cybersecurity nella fascia dei ragazzi tra gli 11-14 anni. Il gioco è una risorsa didattica particolarmente efficace per i ragazzi in questa età, che spesso hanno difficoltà a seguire una lezione ‘classica’ e che difficilmente avrebbero accesso a informazioni autorevoli riguardo le minacce online. Pur essendo sviluppato in single player, il gioco è utile anche nelle classi a scuola, luogo dove è di primaria importanza introdurre da subito questi temi”, racconta Giorgia Bassi.

L’interesse verso strumenti più interattivi è naturalmente cresciuto a seguito della pandemia, con l’avvento della DAD, inizialmente ‘subita’ e vissuta come una soluzione emergenziale, ma che in seguito è stata lo stimolo per superare una certa diffidenza verso forme non convenzionali di didattica. Ovviamente, per i docenti non è sempre facile prendere confidenza con una risorsa di questo tipo e infatti, nell’ambito dei laboratori sul videogioco che proponiamo nelle scuole secondarie di primo grado, è previsto un percorso formativo per gli insegnanti, sui temi della cybersecurity e soprattutto sulle modalità di utilizzo didattico del videogioco”.   

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