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Nao, il robot umanoide amico dei bambini in età da vaccino

Il mondo della robotica non smette mai di stupire. L’ultima novità arriva proprio dall’Italia, con Nao. Il piccolo robot, già visto in passato in più declinazioni, ora è capace di calmare i piccoli pazienti che devono sottoporsi alle vaccinazioni.

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Nao, il nuovo amico dei bambini

Chi, andando per qualunque motivi in una struttura medica od ospedaliera, non ha mai visto un bambino scoppiare a piangere di fronte una siringa? Credo sia impossibile non aver sentito le urla disperate dei più piccoli durante le iniezioni ed è per questo che dalla Federico II arriva il robot umanoide per distrarre e ridurre così i livelli di stress dei pargoli prossimi alla vaccinazione.

Impiegato nel centro “Tacito” dell’USL Umbria 2 di Terni, Nao, questo il nome del robot, ha subito dato risultati positivi nel suo impiego, dimostrando come nei piccoli pazienti i livelli di ansia e stress siano calati drasticamente.

Il robot umanoide, riprogrammato nei laboratori Prisca (Projects of intelligent robotics and advanced cognitive systems) dell’Università di Napoli Federico II, fa parte di un esperimento portato avanti dalla neolaureata in infermieristica Marwa Larafa. In questo modo i bambini hanno avuto un diversivo tale da non concentrarsi più sull’imminente iniezione, rimanendo completamente rapiti dal nuovo ed inaspettato amico.

L’esperimento

In tutto i bambini coinvolti sono 136 bambini, suddivisi dai 3 ai 12 anni d’età. Di questi solo la metà ha avuto modo di conoscere e fare amicizia con Nao. L’altra metà si è dovuta affidare alle parole consolatorie dei propri genitori prima e durante l’iniezione.

Grazie a questo studio è stato dimostrato come il diversivo attuato ha aiutato i bambini a superare la propria paura per la puntura. E chissà se non troveremo un giorno un piccolo Nao in ogni azienda ospedaliera, pronto ad aiutare a superare quel lieve pizzico dell’ago che, per tanti, rappresenta un trauma che si protrae fino all’età adulta.

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