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La Regina Elisabetta II e la tecnologia: ritratto di una sovrana moderna

Fu il primo sovrano a inviare una mail

Dopo la miriade di articoli strettamente legati alla scomparsa della Regina, è inevitabile che adesso, poco per volta, si vadano riscoprendo lati meno noti della sua biografia e della sua personalità. Entrambe complesse e sfaccettate, e almeno in parte occultate dalla sua riservatezza e da una gestione sempre impeccabile delle sue apparizioni pubbliche.

In queste ultime ore si parla ad esempio con una certa insistenza del rapporto tra la Regina Elisabetta II e la tecnologia. La Regina non è stata certo, come suol dirsi oggi, una smanettona. Ma sorprende scoprire come sia sempre stata attenta all’uso delle nuove tecnologie, dimostrando di essere una comunicatrice a suo modo al passo coi tempi. Se non, in qualche occasione (come vedremo, addirittura anticipatrice.

Scopriamo più da vicino il poco noto legame tra la Regina Elisabetta II e la tecnologia. Per farlo, soffermiamoci su alcuni momenti, procedendo in ordine cronologico.

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La Regina Elisabetta e l’uso di radio e TV

Il rapporto tra la Regina Elisabetta II e la tecnologia potremmo dire che sia sbocciato ancor prima del suo insediamento.

Appena quattordicenne, nel 1940 l’allora principessa ha parlato in un programma radiofonico della BBC. Rivolta ai bambini del Commonwealth, è stata ascoltata da milioni di persone.

Ma l’evento spartiacque è certamente stato quello dell’incoronazione, avvenuta il 2 giugno 1953.

La cerimonia per la pria volta è stata trasmessa quasi integralmente in televisione, escluse l’unzione e la comunione. Se l’evento ha attirato 3 milioni di cittadini che si sono riversati nelle strade, ha tenuto incollati agli schermi più di 27 milioni di britannici.

Una stima globale parla nientemeno che di 277 milioni di telespettatori (cifra enorme se si pensa al numero di apparecchi televisivi in circolazione allora).

Il primo sovrano a inviare una mail

Ma se nei due avvenimenti appena citati il ruolo della Regina è stato per così dire passivo, bisogna fare un salto in avanti per intuire l’autentico rapporto tra la Regina Elisabetta II e la tecnologia.

Un rapporto in cui sorprendentemente la sovrana ha mostrato curiosità e modernità. È stata infatti lei, nel 1976, il primo sovrano nella storia a inviare una mail.

Era precisamente il 26 marzo, e la Regina ha adoperato Arpanet, la rete di comunicazione militare antenata di Internet.

L’occasione è stata fornita dall’inaugurazione della connessione della Royal Signals and Radar Establishment, un centro di ricerca sulle telecomunicazioni a Malvern.

Il titolo della mail (oggi diremmo oggetto) era nientemeno che “Un messaggio da Sua Maestà la Regina”. E la firma, che da allora ha caratterizzato tutte le comunicazioni digitali della Regina, era un informale “Elizabeth R”.

La Regina Elisabetta II e la tecnologia moderna

Nel frattempo gli anni sono passati, la Regina è rimasta ben salda al suo posto ed è sempre arrivata “puntuale” a battezzare nuovi social.

È stata ad esempio lei, in occasione del Natale del 2007, a inaugurare su YouTube il canale reale, The Royal Family Channel, facendo gli auguri ai suoi sudditi.

Un anno dopo è stata la volta della visita alla sede centrale britannica di Google.

Nel 2012 è arrivato, sempre per gli auguri natalizi, il primo messaggio con la tecnologia 3D. Esperienza che la Regina ha definito “assolutamente adorabile”.

E nel 2014, quando si era già in piena epoca social, non è potuto mancare il primo tweet della Regina, durante una visita al London Science Museum. “È un piacere aprire oggi la mostra dell’Era dell’Informazione al @ScienceMuseum e spero che la gente si divertirà a visitarla. Elizabeth R”.

Cinque anni dopo, nel 2019, la Regina Elisabetta ha pubblicato il suo primo post su Instagram. Con il quale ha condiviso una lettera che il suo trisavolo, il principe Alberto, nel 1843 aveva ricevuto dal celebre pioniere dell’informatica Charles Babbage.

Senza dimenticare, nel 2020 (dunque in piena pandemia) una mitica videochiamata su Zoom tra la Regina Elisabetta e la figlia Anna.

Elisabetta. Per sempre regina. La vita, il regno, i segreti
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Autore: Antonio Caprarica
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Tecnologia? Sì, ma con distacco regale

A noi pare che il rapporto tra la Regina Elisabetta II e la tecnologia non fa che confermare la sua indole.

Quella di una persona capace di “indossare” con una stupefacente disinvoltura il ruolo di Regina d’Inghilterra. Rivestendolo, cioè, con una classe e un distacco invidiabili (oltre che infrangibili). Tuttavia senza mai dimostrarsi rigidamente ancorata alla tradizione, anzi.

Al contrario, la Regina ha sempre voluto far capire di essere ben ancorata al presente, comprese le sue evoluzioni tecnologiche. Accettandole sempre, ma senza mai esaltarle troppo né facendosi assorbire.

Esercitando cioè quella raffinata arte del distacco, tipica degli animi più nobili, e non necessariamente solo per stirpe.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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