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Il gesto di Eminem al Super Bowl che la NFL gli aveva chiesto di non fare

Durante lo spettacolare halftime del Super Bowl 2022 di questa notte, Eminem si è inginocchiato alla fine della sua performance, nonostante la NFL gli avesse chiesto di non farlo. Ecco cosa c’è dietro il gesto e come la lega ha negato di aver imposto dei limiti all’artista.

Eminem si inginocchia durante l’halftime del Super Bowl: da dove nasce il gesto

L’halftime del 56esimo Super Bowl della scorsa notte è stato un vero e proprio manifesto della cultura hip-hop. Uno spettacolo come pochi, che però ha avuto anche un momento di riflessione importante, sebbene agli occhi dei più possa essere passato inosservato. Alla fine della sua performance con Lose Yourself, mentre Dr. Dre si accingeva al pianoforte, Eminem si è inginocchiato coprendosi il capo con il cappuccio. Un gesto che, secondo quanto riferito da numerosi quotidiani americani e confermato da NME, la NFL (National Football League) gli avrebbe chiesto di non fare. Il gesto di inginocchiarsi, così come anche da noi durante i campionati europei di calcio 2020, ha fatto molto discutere nel campionato americano. 

Molto più che da noi infatti, il gesto è molto sentito nel mondo NFL, dopo la vicenda che ha coinvolto l’ex giocatore Colin Kaepernick. Quest’ultimo, ex quarterback dei San Francisco 49ers, cominciò ad inginocchiarsi durante il consueto inno nazionale pre-partita, come gesto di protesta nei confronti della disuguaglianza razziale e della brutalità della polizia degli USA. Lo fece per la prima volta nel 2016, sollevando enormi polemiche nel mondo sportivo e politico, al punto che anche Donald Trump disse la sua sulla questione. Nel 2017 Kaepernick diventa un free agent, e non metterà mai più piede nella NFL.

Dopo che la notizia ha fatto il giro del mondo la NFL ha fatto sapere, sul New York Post, di non aver mai imposto paletti all’artista. La lega ha inoltre rigettato qualsiasi accusa di aver vietato in passato questo gesto agli atleti, affermando di non aver mai minacciato di multa alcun giocatore per simili esternazioni in campo.

Leggi anche: Ecco com’è andato l’halftime del Super Bowl più hip-hop di sempre

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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