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Raspberry Pi è il cuore dei ventilatori contro il COVID-19

Il mini-computer per maker e hobbisti è largamente utilizzato in questo periodo

Molte aziende dei settori più disparati si stanno impegnando per riconvertire parte della loro filiera in modo da poter costruire pezzi di o interi ventilatori ospedalieri. In questo scenario, il mini-computer Raspberry Pi è largamente utilizzato come cervello dei ventilatori contro il COVID-19.

Raspberry Pi contro il COVID-19

In mancanza di un vaccino o di un farmaco capace di tenere sotto controllo la malattia, una delle poche cose che può aiutare i pazienti di coronavirus sono i ventilatori ospedalieri. Essendo questi però un macchinario molto meno usato in tempi normali, praticamente nessun ospedale ha abbastanza macchinari per tutti per tutto il tempo necessario al recupero. Ecco perché è fondamentale il contributo delle industrie per produrne altri, sia per l’attuale crisi che per un’eventuale nuovo picco futuro.

In questa situazione, Raspberry Pi, un mini-computer completo di tutte le componenti fondamentali e molto popolare tra gli smanettoni e gli ingegneri, sta diventando la scelta preferita di molti progettisti e produttori. In particolare la sua versione Pi Zero è estremamente economica (solo 5$) ed ha un hardware limitato rispetto ad un ‘vero’ computer (ha una CPU single core da 1 GHz512 MB di RAM), ma che risulta più che sufficiente per agire come cervello di un macchinario relativamente semplice come un ventilatore.

Oltre al prezzo, uno dei vantaggi di questa scelta è la capacità produttiva della The Raspberry Pi Foundation, oltretutto in aumento in seguito alla richiesta maggiorata di questo periodo. Il CEO e fondatore dell’azienda Eben Upton ha dichiarato a Tom’s Hardware che “Raspberry Pi ‘assembla per fare scorta’ piuttosto che ‘in base agli ordini’, quindi abbiamo in genere prodotti o già a portata di mano o nella catena di montaggio e disponibili in tempi brevi“. L’azienda ha fabbricato 192mila Pi Zero Pi Zero W nel primo trimestre del 2020, ma punta a produrne 250mila nel secondo.

Oltre ad essere una nuova notizia per l’azienda, è ancora di più una buona notizia che i progettisti e gli ingegneri delle varie aziende abbiano trovato nel Raspberry Pi una soluzione comoda e veloce da implementare per i ventilatori ospedalieri. Speriamo tanto che questo si traduca in un’accelerazione della produzione di questi preziosi macchinari.

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Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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