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Elon Musk non crede nel Metaverso

Per il CEO di SpaceX e Tesla, la vera svolta saranno i chip cerebrali di Neuralink

In una recente intervista, il CEO di Tesla e SpaceX Elon Musk ha ammesso di non credere nel Metaverso. Per Musk, l’idea di avere uno schermo costantemente davanti agli occhi non è una visione del nostro futuro. Piuttosto, pensa che i chip nel cervello che sta sviluppando con Neuralink possano davvero portarci, un domani, in un mondo tutto virtuale.

Elon Musk non crede nel Metaverso

In una nuova intervista con il sito satirico conservatore The Babylon Bee, Elon Musk ha raccontato cosa ne pensa del Metaverso. E la sua visione non è entusiastica quanto quella di altri CEO americani, come Mark Zuckerberg che ha addirittura cambiato il nome della sua azienda Facebook in Meta.

“Sono una di quelle persone che sminuiva internet nel ’95 come qualche sciocchezza che non diventerà mai importante?” ha esordito dubitoso Musk. Ma poi l’ironia nella sua voce era chiara quando ha affermato: “Certo, puoi metterti una TV sul naso. Ma non sono sicuro che questo ti faccia entrare nel Metaverso“. La scomodità di avere un visore sempre sugli occhi secondo il miliardario rischia di rovinare del tutto l’esperienza virtuale. Tanto che per lui sarebbe impossibile “legarsi un maledetto schermo sulla faccia tutto il giorno e non voler mai uscire” dal Metaverso.

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Per Musk è più comodo un chip impiantato nel cervello

Per il CEO di Tesla, “diventa scomodo avere questa cosa attaccata alla testa per tutto il tempo. Credo che siamo ancora lontani dallo sparire nel Metaverso”. Musk non è il solo ad aver sollevato il problema del peso dei visori VR. Anche il dirigente di Meta Nick Clegg di recente ha raccontato che questo potrebbe essere un problema per il Metaverso. “Se sto alzando la testa per bere il mio caffè e questo headset è troppo pesante per bere il mio caffè senza muovermi” c’è il rischio che l’illusione del mondo virtuale sia cancellata.

Per Musk, “nel lungo periodo un sofisticato Neuralink potrà inserirti davvero appieno in un mondo virtuale“. Ma va detto che la tecnologia non si muove con balzi enormi che arrivano nel nulla, ma con anni di esperimenti falliti e tecnologie incomplete. Quindi può darsi che il futuro del Metaverso sia un chip impiantato chirurgicamente, ma che nel frattempo l’infrastruttura software si sviluppi su visori di vario tipo.

Elon Musk ammette che potrebbe sbagliarsi sul Metaverso

Musk tuttavia non ha condannato completamente il Metaverso. E lo stesso vale per il Web3, costruito con la blockchain, che per lui è “più marketing che realtà”. Ma il CEO di SpaceX specifica che “Non lo comprendo. Ma non lo comprendo ancora, mettiamola cos'”.

Elon Musk ha paragonato la sua prospettiva a un video che ha condiviso di recente su Twitter, in cui David Letterman prende in giro l’idea di internet con Bill Gates. Letterman faceva il comico e quindi stava esagerando le critiche al web per far sorridere. Ma è vero che molte persone negli anni ’90 non comprendevano appieno il potenziale di questo network che ora permette a miliardi di persone di comunicare, lavorare e molto altro.

Quindi lo stesso Musk dice che il suo scetticismo potrebbe essere malriposto. I visori sono ancora lontani dall’essere mainstream. Ma il previsto lancio di un visore di Apple quest’anno potrebbe accelerarne lo sviluppo, così come il lancio di software VR da parte di aziende con miliardi di utenti come Meta. Tutto dipenderà non solo dagli sviluppi tecnologici nei prossimi anni ma anche da come noi utenti adotteremo queste novità.

Prevedere la tecnologia è complesso, ma non impossibile. Prevedere come noi essere umani la useremo invece è tutta un’altra cosa. Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con Zuckerberg o con Musk?

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Source
Futurism

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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