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Neuralink: il primo paziente sta bene, e gioca a scacchi col pensiero

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Noland Arbaugh, un giovane di 29 anni reso tetraplegico da un incidente otto anni fa, è diventato il primo uomo a giocare a scacchi con il solo potere del pensiero, grazie a un impianto cerebrale sviluppato da Neuralink, la società fondata da Elon Musk nel 2016. Questo evento segna un passo significativo nel campo delle interfacce cervello-computer (BCI). Con potenziali implicazioni rivoluzionarie per il futuro della medicina e della tecnologia.

Neuralink, il primo paziente gioca a scacchi con il pensiero

L’impianto, denominato Telepathy, Neuralink l’ha impiantato nel cervello di Arbaugh a gennaio. Il dispositivo N1, invisibile esteticamente e impiantato chirurgicamente, registra l’attività neurale attraverso 1024 elettrodi distribuiti su 64 fili ultra-sottili. Questi segnali vengono poi decodificati e trasmessi a un computer o dispositivo mobile. Così, Arbaugh può controllare un cursore sullo schermo semplicemente pensando all’azione che vuole compiere.

La diretta video trasmessa su X ha mostrato Arbaugh giocare a scacchi e Civilization VI, dimostrando la capacità dell’impianto di interpretare con precisione i segnali cerebrali.

La tecnologia di Neuralink rappresenta un avanzamento significativo nel campo delle BCI, ma non è senza precedenti. Come ricorda DDay, anche la società australiana Synchron ha già iniziato trial medici con dispositivi meno invasivi, che non richiedono la foratura del cranio.

In ogni caso, il successo di Neuralink con Noland Arbaugh apre la porta a un mondo di possibilità, non solo per le persone con disabilità motorie, ma anche per l’interazione umana con la tecnologia in generale. Sebbene ci sia ancora molta strada da fare, il successo di questo primo trial medico è importante. Ci aspettiamo che altre aziende e università investano in questo campo, che potrebbe diventare importante per chi ha subito una paralisi.

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