Per un periodo, qualche anno fa, si è molto discusso dei virtual influencer, appellativo decisamente poco fantasioso usato per indicare quei profili social che mostrano personaggi non esistenti, ma che riescono ugualmente a generare interesse (in termini di followers) e mercato reale. Una pratica che nel corso di questi anni si è evoluta, sbarcando anche su Twitch, piattaforma dove non è raro imbattersi in streamer virtuali. Ad esempio ogni giorno, tra le 19:00 e le 24:00 italiane, potete collegarvi al canale Twitch di Neuro-sama, una streamer virtuale che passa il tempo giocando a Minecraft e a interagire con la chat.
Un fenomeno da oltre 50.000 followers, reali ovviamente, che assistono ad un’intelligenza artificiale che si comporta come un umano. Così come la maggioranza degli V-tuber – sì, in America li chiamano così – Neuro-sama appare come un personaggio in stile anime giapponese.
V-Tuber e streamer virtuali: un fenomeno che dilaga su Twitch
“Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini”
Charlie Chaplin nel celebre discorso de Il Grande Dittatore
Quello dei V-tuber è stato un fenomeno in costante crescita negli ultimi anni. Basti pensare al successo di Kizuna AI, una YouTuber virtuale giapponese che canta e invia messaggi ai suoi oltre 3 milioni di iscritti. Neuro-sama però sembra avere caratteristiche più avanzate, riuscendo ad interagire in modo assolutamente credibile con la chat.
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Non solo, come molti utenti reali su Twitch, Neuro-sama trasmette spesso videogiochi come Minecraft e osu!, un rythm game particolarmente popolare in Giappone. In questo gioco ha addirittura battuto il campione mondiale, sebbene non le sia concesso, per ovvi motivi, di competere nei tornei esportivi dedicati. Una vicenda che ricorda molto la celebre partita a scacchi tra il supercomputer Deep Blue e il campione Garry Kasparov. Ma quelli erano altri tempi.
Come funziona il linguaggio di Neuro-sama
Come molti moderni chatbot basati su intelligenza artificiale, Neuro-sama utilizza modelli predittivi di linguaggio, attingendo ad un enorme database di espressioni, tutte prese liberamente dal web. Un sistema complesso che però è tutt’altro che perfetto. Dato che internet non è sicuramente il luogo più sano del mondo, molte delle espressioni che finiscono nel database dell’IA sono infatti ricche di stereotipi razzisti e sessisti. Frasi ed espressioni che Twitch, ovviamente, non tollera sulla propria piattaforma.
Per funzionare correttamente, quindi, Neuro-sama ha alle spalle un team di moderazione sia in entrata che in uscita (che quindi modera anche la stessa IA). “Ovviamente ci sono molti filtri in atto per impedire che le sue risposte siano inappropriate o offensive”, ha spiegato il suo creatore Vedal, che ha dato vita a Neuro-sama nel 2018.
- Editore: Fanucci
- Autore: Philip K. Dick , Gabriele Frasca , Carlo Pagetti , Riccardo Duranti
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