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The New York Times ha venduto un NFT per più di mezzo milione di dollari

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The New York Times è entrato nel settore degli NFT, i non-fungible token, vendendo la possibilità di possedere “il primo articolo in quasi 170 anni del Times ad essere distribuito come NFT”, ed è stato venduto per circa 560.000 dollari. Sebbene non sia il primo marchio – o la prima testata giornalistica – a vendere uno dei token digitali, è stata sicuramente una delle vendite più riuscite.

The New York Times entra nel mondo degli NFT

Come abbiamo spiegato in un nostro articolo, un NFT è una valuta non fungibile, è come un certificato di autenticità per un oggetto virtuale, un pezzo unico, adoperato per creare opere digitali. L’asta per l’NFT del The New York Times è stata annunciata in un pezzo di Kevin Roose, dove spiega sia di cosa si tratta e sia perché vale la pena acquistare l’articolo.

Come altri NFT dei brand, il NYT ha aggiunto degli extra per rendere più attraente l’affare. Naturalmente c’è il PNG dell’articolo, a cui punta l’NFT. Ma all’acquirente verrà anche inviato un memo vocale di congratulazioni dall’host del podcast The Daily e sarà presentato in un articolo di follow-up sulla vendita dell’NFT.

I proventi della vendita andranno in beneficenza, in particolare al Neediest Cases Fund del The New York Times. Questo è fantastico, perché è una cifra da capogiro che sarà molto utile. Il giornale non ha ancora detto se e come intende compensare le emissioni di carbonio derivanti dalla vendita.

Infatti, nonostante la criptovaluta sia abbastanza recente, ci sono state alcune stime iniziali di quanta energia consuma un NFT e, di conseguenza, quanto inquinamento genera. Ad esempio “Space Cat”, la GIF famosa del gatto in un razzo diretto sulla Luna è diventata un NFT. L’impronta di carbonio di Space Cat equivale al consumo di elettricità di un residente dell’UE per due mesi.

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