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Come è cambiato: Google Maps

Breve storia dell’ormai indispensabile servizio di navigazione

Cominciamo da una confessione. Più di una volta l’estensore di queste righe, in automobile con la propria compagna, ha lodato Google Maps eleggendolo a servizio in assoluto più utile tra tutti quelli che si possono trovare su uno smartphone. È davvero stupefacente il tempo che fa risparmiare e i dettagli che può fornire nel portarci a destinazione. I più romantici e socievoli, forse, potranno rimpiangere l’abitudine di abbassare il finestrino e chiedere informazioni ai passanti. Ma nessuno ci vieta di alternare le due modalità.

Piuttosto, il servizio di navigazione di Google è capace di trasformarsi nel nostro peggior nemico se ci dimentichiamo di aggiornarlo costantemente. A chiunque sarà capitato di essere invitato da una voce suadente a imboccare vie contromano o a deviare verso campi incolti, dove probabilmente anni prima c’era una strada.

Comunque, Google Maps è entrato ormai prepotentemente nelle nostre vite, al punto che non pochi lo usano anche per raggiugere un determinato luogo a piedi. Prendendo le sembianze del rabdomante che si fa guidare dalla bacchetta biforcuta alla ricerca dell’acqua.

Ma com’è cambiato Google Maps? Anzi, prima di tutto, cos’è Google Maps?

Google Maps auto

Cos’è Google Maps

Google Maps, a cui abbiamo dedicato un’ampia guida, è definito da noi tutti un navigatore. Ed è tutto sommato vero, anche se tecnicamente si tratta di un servizio Internet geografico. O, per essere ancora più precisi, un WebGIS, ovvero un sistema informativo geografico pubblicato sul Web.

È, dunque, un sistema sviluppato da Google, che dà ai suoi utenti la possibilità – tramite sito Web o app – di cercare e visualizzare le carte geografiche di buona parte del pianeta. Con una serie di funzionalità aggiuntive che, come vedremo, sono andate perfezionandosi negli anni.

A proposito: com’è cambiato Google Maps nel tempo? E quando è nato?

Quando nasce Google Maps

L’8 febbraio del 2005, giorno del lancio del servizio, Google lo ha presentato con una frase apparentemente ignara del successo globale che Google Maps avrebbe ottenuto. Sul blog ufficiale dell’azienda di Mountain View, infatti, si poteva leggere: “Crediamo che le mappe possano essere utili e divertenti, così abbiamo progettato Google Maps per semplificare il passaggio dal punto A al punto B.”

Inizialmente, Google Maps girava su Internet Explorer e Firefox. Il 29 febbraio del 2005 eccolo disponibile anche per i browser Opera e Safari. E dopo 6 mesi di versione beta, il servizio è stato finalmente lanciato nella sua versione stabile.

Google Maps e non solo

Il 2006 è un anno di grande sviluppo per Google Maps. Vengono infatti mappati Paesi quasi per intero, come gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada e Puerto Rico. Oltre a Torino, in occasione delle Olimpiadi invernali.

Nello stesso anno viene addirittura lanciato Google Mars, che consente di visualizzare la superficie del Pianeta rosso.

A fine anno vengono mappate completamente diverse città americane e Londra.

Mentre nel 2007 sarà la volta di Google Street View, che permette di fruire delle viste panoramiche delle strade.

google maps

La navigazione turn-by-turn

Per capire com’è cambiato Google Maps, dobbiamo citare un altro anno fondamentale: il 2009. Quando è stata introdotta la cosiddetta navigazione turn-by-turn. Ovvero la possibilità di fornire indicazioni (vocali e visive) in tempo reale, comprese le condizioni di traffico ed eventuali interruzioni lungo il percorso.

Nello stesso anno fa il suo debutto Google Moon, con una parziale mappatura della superficie lunare.

Funzionalità sempre nuove

Nel 2010 sono pubblicate le prime mappature per ciclisti. Si amplia sempre più la superficie del pianeta che rientra nel servizio: nel 2013 è la volta di Corea del Nord e Palestina.

Dall’anno precedente, il 2012, Google Maps è disponibile anche sull’Apple Store.

La navigazione offline

È del 2015 la possibilità di scaricare le mappe e fruirne anche senza collegamento Internet. Nel medesimo anno nasce il servizio Guide Locali, grazie al quale gli utenti Google possono recensire e aggiungere attività (foto comprese) a Google Maps.

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Live View e Immersive View

Nel 2020, in coincidenza con il quindicesimo anniversario, Google Maps ha rinnovato il suo logo. La mappatura terrestre è sempre più vasta e precisa, e ha ormai raggiunto il 99% del pianeta.

Dal 2019 è disponibile Live View, che grazie alla realtà aumentata mostra le indicazioni stradali sovrapposte all’ambiente reale.

A Google I/O 2022, come vi abbiamo raccontato in un altro articolo, è stato annunciato un nuovo servizio: Immersive View. Con il quale Google Maps, integrando le potenzialità di Street View alle immagini satellitari, mostrerà agli utenti un luogo virtuale con estrema precisione. In modo che chiunque potrà valutare una città, ma anche un’attrazione o un locale, e decidere se valga o meno la pena di visitarlo.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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