Nikon è lieta di annunciare che la Nikon Z 9 è stata lanciata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) a gennaio. Per aiutare gli astronauti della NASA a catturare immagini iconiche e mozzafiato della Terra e dello spazio con una qualità e una chiarezza stellari. Si tratta di una pietra miliare per la serie Nikon Z, poiché questa sarà la prima fotocamera mirrorless di Nikon utilizzata dall’equipaggio della stazione spaziale.
Nikon Z 9 al servizio degli astronauti
Più corpi Z 9 e un’impressionante selezione di obiettivi NIKKOR Z sono stati inviati al laboratorio orbitante nel corso della ventesima missione di servizi di rifornimento commerciale di Northrop Grumman per conto della NASA. La navicella Cygnus, trasportata dal razzo SpaceX Falcon 9, è stata lanciata dallo Space Launch Complex 40 della Stazione Spaziale di Cape Canaveral il 30 gennaio 2024. La Z 9 utilizza la più recente tecnologia mirrorless e sostituisce l’attuale inventario di fotocamere reflex digitali Nikon D6 e D5 sulla stazione spaziale, con la D5 in servizio dal 2017. La fornitura consolida e rinnova una collaborazione tra Nikon e la Nasa iniziata nel 1971 con l’impiego di una Nikon Photomic FTN sull’Apollo 15.
Nikon Z 9 e la linea di obiettivi NIKKOR Z
La serie di fotocamere mirrorless Nikon Z è stata lanciata nel 2018. Da allora ha beneficiato delle più recenti innovazioni, di costanti aggiornamenti del firmware e di una linea di obiettivi NIKKOR Z in rapida espansione. La Z 9 è la fotocamera full frame mirrorless di punta di Nikon. Molto apprezzata per la sua struttura estremamente robusta, l’affidabilità incrollabile per i professionisti e la tecnologia di nuova generazione.
La Z 9 è la prima fotocamera del suo genere a eliminare l’otturatore, riducendo al minimo le parti in movimento per la massima durata. Le fotocamere utilizzate sul laboratorio orbitante sono fisicamente non modificate. Questo significa che i consumatori terrestri hanno accesso alla stessa qualità costruttiva dell’equipaggio della stazione spaziale nello spazio. Si tratta di una testimonianza che certifica che la tecnologia Nikon e la Z 9 sono in grado di prosperare nei rigori estremi della vita a gravità zero e dell’esplorazione spaziale.
La collaborazione con la NASA
Sebbene la fotocamera sia fisicamente la stessa, gli ingegneri Nikon hanno collaborato direttamente con la NASA per creare un firmware dedicato e personalizzato. Per servire meglio gli astronauti e l’ambiente nello spazio. Questo include l’estensione della riduzione del rumore a velocità di scatto più elevate per tenere conto del costante bombardamento di radiazioni cosmiche a cui sono sottoposti l’equipaggio e l’attrezzatura sulla stazione spaziale.
Sono state apportate ulteriori modifiche alla sequenza di denominazione dei file. Ma anche alle impostazioni e ai controlli predefiniti, ottimizzati per la vita a bordo del laboratorio orbitante e quando è racchiuso nella copertura protettiva per le missioni esterne. Sono state apportate modifiche anche al protocollo FTP e di trasferimento all’interno della fotocamera per semplificare il flusso di lavoro dell’astronauta. In modo da aumentare l’efficienza e ridurre il consumo energetico durante l’invio di immagini dallo spazio alla Terra.
Nuovi obiettivi per gli astronauti
Mentre la NASA integra l’ultima tecnologia del sistema di fotocamere mirrorless di Nikon, è stata inviata anche una selezione di obiettivi per assistere gli astronauti. La spedizione consisteva in 13 Z 9, un totale di oltre 15 obiettivi NIKKOR Z, tra cui super teleobiettivi e microobiettivi, e 15 adattatori FTZ II.
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