Se siete in Giappone e avete bisogno di richiedere una riparazione per il vostro dispositivo Nintendo vi converrà essere gentili e non alzare la voce. Quella che fino a ieri era una questione di educazione, diventa oggi una vera e propria regola aziendale, che compare persino nei nuovi termini e condizioni del servizio di customer care della società giapponese.
La regola è semplice: se il cliente è maleducato l’operatore non è tenuto a servirgli assistenza.
Giappone: Nintendo nega la riparazione ai clienti maleducati
Nella Terra del Sol Levante, attualmente, non è prevista alcuna legge atta a tutelare gli impiegati da eventuali molestie dei clienti. Ecco quindi che Nintendo ha deciso di crearsela da sola: se richiedi un servizio devi farlo in modo consono. Ma nella pratica come si attuerà questa creativa forma di educazione civica?
In realtà è molto semplice: il dipendente potrà scegliere arbitrariamente di rifiutarsi di servire un cliente che venga ritenuto sgarbato o molesto. L’astensione potrà riguardare anche eventuali richieste giudicate irragionevoli e illogiche. La nuova policy vale sia per l’assistenza telefonica che in store, ed è applicata quindi anche a coloro che tengono gli operatori al telefono per un lasso di tempo giudicato fuori norma dal dipendente stesso.
Il cliente ha sempre ragione? Non in Giappone. Non per Nintendo.
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