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Twitter: tutto sul passaggio di testimone da Jack Dorsey a Parag Agrawal

Agrawal subito nuovo Ceo dopo l’annuncio dello stesso Dorsey

Sono settimane di grossi cambiamenti per i più importanti social.

Il gruppo Facebook ha mutuato il nome in Meta, modificando anche il suo focus. Più di un rumor c’è stato e ci sarà sulle prossime dimissioni di Tim Cook dalla guida di Apple.

E nelle scorse ore è toccato a Jack Dorsey, al timone di Twitter da sedici anni. L’annuncio è stato dato in una nota e, nemmeno dovremmo dirlo, ribadito da un tweet dello stesso Dorsey. Che fa chiarezza sulle sue improvvise dimissioni, e indica in Parag Agrawal – attuale Chief Technology Officer della piattaforma – il suo successore.

Scopriamo il contenuto del messaggio con cui Jack Dorsey ha annunciato il cambio alla guida di Twitter. Vediamo cosa succederà adesso, ed esploriamo più da vicino la figura dell’amministratore delegato uscente e quella di Parag Agrawal, che ha già preso il suo posto.

jack dorsey

Jack Dorsey lascia Twitter: l’annuncio

La notizia è stata resa pubblica tramite un tweet (quando si gioca in casa…) redatto dallo stesso Ceo nella giornata di lunedì 29 novembre.

Jack Dorsey ha comunque spiegato che resterà nel consiglio di amministrazione sino alla scadenza naturale del suo mandato, nel 2022, presumibilmente a maggio.

L’ormai ex Ceo, nel suo cinguettio, indica le tre principali ragioni per cui ha lasciato l’azienda di cui, nemmeno trentenne, aveva assunto la guida sedici anni fa. Quali sono?

Le tre ragioni dell’addio

Jack Dorsey è generoso, e indica come primo motivo del suo avvicendamento proprio le qualità dell’attuale Chief Technology Officer, Parag Agrawal, già nominato nuovo amministratore delegato di Twitter.

Dorsey non lesina i complimenti ad Agrawal: “Parag è stato dietro ogni decisione critica che ha contribuito a trasformare questa azienda. È curioso, indagatore, razionale, creativo, esigente, consapevole di sé e umile. Guida con il cuore e l’anima ed è uno che impara ogni giorno. La mia fiducia in lui come nostro Ceo è profonda”. E, senza perdere troppo tempo, Dorsey aggiunge che “Parag è Ceo da oggi”.

Il secondo motivo corrisponde nuovamente a una persona. E cioè a Bret Taylor, che diventerà presidente del consiglio direttivo. Dorsey resterà nel consiglio sino al 2022.

Infine, un po’ enfaticamente, ecco il terzo motivo: “Tutti voi”. Riferendosi sia a chi ha un impiego in Twitter, sia ai suoi utenti (oggi gli account sono circa 1,3 miliardi). E volendo indicare la necessità di un cambiamento: “Credo che sia fondamentale che un’azienda possa reggersi da sola, libera dall’influenza o dalla direzione del suo fondatore.”

Il titolo vola in Borsa

Subito dopo la notizia dell’avvicendamento alla guida di Twitter il titolo, prima di essere sospeso, ha guadagnato un + 11% a Wall Street. E quando è tornato agli scambi ha fatto segnare un + 4,4%.

Dorsey lascia un’azienda con più di 300 milioni di utenti in tutto il mondo e un valore in borsa pari a 37 miliardi di dollari. I primi nove mesi del 2021 per Twitter si sono chiusi con ricavi per 3,5 miliardi di dollari e perdite per 403 milioni.

Gli obiettivi per il futuro prossimo

Il nuovo amministratore delegato Parag Agrawal avrà il compito di centrare i due ambiziosi obiettivi che l’azienda ha fissato per la fine del 2023.

Il primo sarà quello di raggiungere i 315 milioni di utenti giornalieri attivi sul social network (contro gli attuali 210 milioni). Il secondo è quello di raddoppiare i ricavi.

jack dorsey

Chi è Jack Dorsey

Jack Dorsey, quarantacinquenne amministratore delegato dimissionario di Twitter, è italiano da parte di madre.

Ha fondato la piattaforma nel marzo del 2006, e ha ricoperto il ruolo di Ceo sino al 2008. Aveva poi ripreso la direzione dell’azienda nel 2015, in sostituzione di Dick Costolo.

Democratico convinto (memorabili e svariate le querelle con Donald Trump), ha contribuito a importanti programmi di aiuti umanitari, con oltre 24 milioni di dollari donati a più di quaranta beneficiari.

Dal suo rientro alla guida di Twitter, è stato criticato perché gestisce in Borsa anche un’altra azienda di sua proprietà, Square, Inc.

Chi è Parag Agrawal

Sino a poche ore fa Chief Technology Officer di Twitter, Parag Agrawal ne è ora l’amministratore delegato.

Americano di origine indiana, è stato assunto dalla società nel 2011 come ingegnere del settore pubblicitario ed è diventato CTO nel 2018, puntando subito sul machine learning e l’intelligenza artificiale.

Nella nota in risposta a quella di Jack Dorsey, Agrawal ha scritto: “Sono entrato in questa azienda 10 anni fa, quando non arrivava a mille dipendenti. Anche se si tratta di un decennio, per me quei giorni sembrano ieri. Ho seguito le tue orme, ho visto gli alti e i bassi, le sfide e gli ostacoli, le vittorie e gli errori. Ma allora come oggi, più di ogni altra cosa, ho visto lincredibile impatto di Twitter, i nostri progressi ininterrotti, e le esaltanti opportunità che ci attendono. Il nostro obiettivo non è mai stato più importante. La nostra gente e la nostra cultura sono diverse da qualsiasi cosa al mondo. Non c’è limite a quello che possiamo fare insieme”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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