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Misurare la freschezza degli alimenti con lo smartphone: ora si può

Osram progetta i NIRED, dei componenti che attraverso un'analisi di spettroscopia mobile, potranno verificare freschezza, valori nutrizionali ed ingredienti degli alimenti

Osram Opto Semiconductors, una tra le aziende leader mondiali nel settore dell’illuminazione, ha  sviluppato i NIRED, nuovi componenti  che, che attraverso la spettroscopia vicino all’infrarosso basata sulla tecnologia LED, consentiranno ai consumatori di utilizzare i loro smartphone per analizzare i dati nutrizionali, gli ingredienti e la freschezza degli alimenti.

Basterà utilizzare lo smartphone o qualsiasi altro dispositivo mobile per conoscere tutti i dettagli su ciò che stiamo acquistando o mangiando. Spesa, e alimentazione, dunque, più consapevole e salutare. La sempre maggiore attenzione alla salute ha spinto il mercato a creare dispositivi indossabili per monitorare le attività del corpo: questo pare essere il nuovo passo necessario.

Osram: i NIRED e la spettroscopia mobile

La domanda è d’obbligo: come funzionerà questo meccanismo?

La spettroscopia vicino all’infrarosso basata sulla tecnologia LED sfrutta l’assorbimento della luce di alcuni composti molecolari. Se uno spettro luminoso è diretto verso un campione, dalla distribuzione della lunghezza d’onda della luce riflessa è possibile determinare la presenza e la quantità di alcuni ingredienti. Si può così determinare la presenza di acqua, zucchero o grassi. Allo stesso tempo, attraverso l’acquisizione di questi dati è possibile stabilire di conseguenza la freschezza, la qualità e il contenuto calorico degli ingredienti. Ogni molecola assorbe la luce a diverse lunghezze d’onda specifiche: questo spettro di assorbimento agisce proprio come un’impronta digitale e dunque è unico, non è possibile trovarne un altro uguale.

I NIRED, dunque, hanno il compito di fungere da sorgente luminosa per gli spettrometri a infrarossi che  analizzano così diversi tipi di campioni e rendono possibile il processo di analisi.

 

 
 

     

    Grazie all’introduzione di queste nuove tecnologie l’intensità luminosa è aumentata di un 60% in più rispetto ai componenti precedenti: la luce viene focalizzata proprio dove è necessaria, rendendo il segnale misurabile decisamente più forte. I componenti NIRED sono il frutto degli innumerevoli progressi nel campo della miniaturizzazione. Le loro dimensioni assolutamente ridotte consentono di integrarli perfettamente anche all’interno di spazi veramente angusti.

    Analizzare alimenti con lo smartphone: fantascienza o realtà?

    Pare davvero, dunque, reale la possibilità di scansionare semplicemente dal proprio cellulare gli alimenti che ci troviamo di fronte durante un pasto o semplicemente al supermercato. Sapremo con esattezza la percentuale di cacao all’interno di una tavoletta di cioccolato, oppure le calorie del panino che stiamo per mangiare. Insomma, una novità che promette di essere rivoluzionaria per la vita e la salute dei consumatori.

    Se pensate che tutto ciò sia difficile da attuare nella pratica, sappiate che i primi dispositivi che utilizzano la nuova tecnologia NIRED sono già stati presentati al mondo consumer. Un esempio è il micro-spettrometro SCiO, introdotto dalla startup israeliana Consumer Physics.

    Il dispositivo ha la forma e la dimensione di una scatola di fiammiferi. Viene gestito dallo smartphone e collegato al cloud. Sfrutta la spettroscopia a infrarossi per identificare e analizzare in tempo reale le componenti come grassi, zucchero, acqua o proteine, contenute negli alimenti, nelle medicine, finanche nel corpo umano.

    Progresso tecnologico inarrestabile e possibili applicazioni future

    Naturalmente queste nuove tecnologie si muovono adesso in una fase sperimentale: il processo di sviluppo e creazione non è che appena iniziato. Si stima che questa metodologia possa addirittura essere utilizzata in agricoltura. Gli agricoltori potranno decidere il momento giusto per la raccolta, semplicemente scansionando  la frutta, la verdura o i cereali.

    Ciò che un tempo era impensabile si appresta ad essere reale quotidianità: chissà cosa potrà ancora accedere nei prossimi anni!

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    Valeria Schifano

    Passo le mie giornate a leggere e scrivere. Vivo in costante simbiosi col mio smartphone, o meglio con quello di turno: è a tutti gli effetti un'appendice del mio corpo. Nulla sfugge all'occhio attento della mia fotocamera: amo scattare. Sì, specialmente il cibo.

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