Un nuovo smartphone che arriva sul mercato non sempre è una notizia degna di nota. Ma se lo smartphone in questo utilizza ChatGPT come assistente intelligente integrato la questione cambia: Infinix Note 30 è il primo dispositivo di questo tipo al mondo. Questo assistente, chiamato Folax, sfrutta le potenzialità del chatbot di OpenAI per fornire risposte personalizzate e naturali agli utenti. Forse in Italia non arriverà mai: ma è un primo test per capire se ChatGPT può prendere il posto di Siri e Google Assistant.
Infinix Note 30, ecco il primo smartphone con ChatGPT integrato
La serie Infinix Note 30 presenta smartphone di fascia media, con buon statistiche ma nulla di inaudito. Tutti e tre gli smartphone hanno un display da 6,78 pollici Full HD+ con una frequenza di aggiornamento di 120 Hz, processore MediaTek Helio G99 per Note 30 e 30 Pro e il Dimensity 6080 per Note 30 5G. E una batteria da 5.000 mAh con ricarica veloce da 45W per i due modelli base e da 68W e wireless da 15W per il Pro. Con una fotocamera da 64+2 MP per il modello 4G e da 108+2 MP per gli altri due. Ma la differenza la fa il software.
L’assistente Folax è la caratteristica più innovativa di questo smartphone, in quanto si basa su ChatGPT, una tecnologia di generazione di testo che utilizza l’intelligenza artificiale per creare conversazioni realistiche e fluide. L’assistente Folax non è un prodotto proprietario di Infinix, ma fa uso di librerie API di terze parti per accedere a ChatGPT.
In altre parole, la sua qualità e la sua velocità dipendono dalla connessione a internet e dalla disponibilità dei server di OpenAI. Inoltre, non è chiaro se Folax sia in grado di integrarsi con le altre funzioni dello smartphone o se sia limitato a una semplice chat. Alcuni esperti si chiedono anche quali siano le differenze tra Folax e le altre app basate su ChatGPT che si possono scaricare dal Play Store. Ma l’integrazione con l’assistente vocale potrebbe risultare vincente.
L’Infinix Note 30 rappresenta quindi un esperimento interessante nel campo degli assistenti intelligenti basati su ChatGPT, ma al tempo stesso solleva alcune domande sulla sua effettiva utilità e sicurezza. Per ora, sembra che questo smartphone sia destinato solo al mercato asiatico e africano, dove Infinix ha una maggiore presenza. Vedremo se riuscirà a fare successo – e magari ad arrivare anche su altri mercati.
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