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La recensione di Razer Wolverine V2 Pro: molto performante, troppo costoso?

Ve lo diciamo subito: Razer Wolverine V2 Pro è molto bello, molto performante ma molto costoso.
Da listino 299,99 €.
Sono tanti, siamo d’accordo.
La domanda è: cosa fa, che caratteristiche ha per arrivare a costare una cifra così importante?
Una cifra che lo posiziona più in alto del DualSense Edge di PlayStation. Un paragone non casuale visto che questo controller può essere utilizzato sia con PlayStation 5 che con un PC.
Cerchiamo di rispondere a questa domanda nella nostra recensione di Razer Wolverine V2 Pro.

La recensione di Razer Wolverine V2 Pro

Razer Wolverine V2 Pro, come anticipato, funziona anche con PlayStation 5 ma esteticamente segue la filosofia della concorrenza. L’azienda americana ha preferito seguire la linea già tracciata dal resto della famiglia Wolverine proponendo analogici asimmetrici. Analogici che potete parzialmente personalizzare, visto che all’interno della confezione trovate tipi diversi di levette che si agganciano magneticamente al resto dello stick. Di default avete una versione bassa e concava, ma ne esiste anche una alta e concava e un’altra invece bassa e convessa. Personalmente preferiamo quelle di default, perché per noi e l’uso che facciamo abitualmente del controller, risultano molto comode ma, ad esempio, potreste usare quella convessa per essere più veloci, magari per controllare una mitragliatrice, o quella alta per essere più precisi, ad esempio quando vestite i panni di un cecchino.

Razer Wolverine V2 Pro recensione levette

Sulla parte frontale troviamo anche la croce direzionale a 8 vie, il tasto PlayStation, quello per il muto, un tasto funzione, il pannello touch, il tasto Share e quello per il menù. Insomma, tutto abbastanza classico, inclusi i quattro pulsanti sulla destra con i simboli triangolo, cerchio, quadrato e X.
“Classico” però fino ad un certo punto.
In realtà Razer ci ha messo del suo, con una distanza di attuazione più breve. La sensazione al click è meravigliosa e avete la sensazione di essere effettivamente più rapidi in gioco.

Razer Wolverine V2 Pro trigger

Ci spostiamo sulla fascia posteriore dove troviamo il connettore USB-C e altri 6 tasti.
Sì, avete letto bene: SEI. Non quattro.
Oltre ai trigger tradizionali infatti abbiamo i pulsanti M1 e M2, che sono programmabili e sono davvero utili. Una volta abituati, usarli durante le vostre sessioni di gioco sarà semplicissimo. E il plus è che decidete voi a cosa servono. Ad esempio, in Hogwarts Legacy noi li sfruttiamo per saltare i dialoghi, a FIFA per il passaggio filtrante… Insomma, li adattate alle vostre esigenze.

Gli altri tasti programmabili non ci hanno entusiasmato così tanto.
Proviamo a spiegarci meglio.
Abbiamo M3 e M4 che sono due pulsanti e poi M5 e M6 che sono due levette.
Sono parecchi tasti aggiuntivi ma con le nostre mani non siamo riusciti a trovare una posizione comoda per usarli tutti. Per riuscire a farlo abbiamo dovuto rinunciare a qualcosa, a premere altri tasti.
A nostro avviso quindi la posizione non è perfetta. Per aiutarvi con un paragone: le levette del controller Elite di Xbox secondo noi sono il non plus ultra. Sono proprio lì dove ti servono e dove te le aspetti. Qui non esattamente.

Razer Wolverine V2 Pro recensione tasti aggiuntivi

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Sempre sul retro troviamo gli switch per impostarlo per PlayStation 5 o PC e – importantissimo – quello per l’utilizzo wireless o wired, quindi con il cavo.
Nel primo caso vi servirà il dongle che trovate nella scatola e che somiglia ad una tipica pennetta USB, nel secondo il cavo USB-C/USB incluso in confezione.
In entrambi i casi non c’è installazione. È tutto plug and play. Rapido e indolore.

Sempre sul retro ci sono altri due switch per bloccare la corsa dei trigger. A un solo stadio. Quindi o normale o cortissima. Se giocate agli sparatutto, è una funzione che apprezzerete.

Razer Wolverine V2 Pro jack

Segnaliamo infine la presenza dell’ingresso per il jack per le cuffie. Non lo abbiamo sfruttato molto ma meglio averlo che non averlo.

Come si comporta?

Razer Wolverine V2 Pro app 1

Parliamo prima di tutto di autonomia, anche perché è uno dei plus di questo Razer Wolverine V2 Pro.
Razer promette 28 ore senza illuminazione Chroma e circa 10 ore con l’illuminazione Chroma.
Non abbiamo misurato le ore con il cronometro ma, a occhio e croce, abbiamo registrato più di 10 ore con l’illuminazione Chroma attiva.
Nel complesso comunque quella del Wolverine V2 Pro è una delle batterie più soddisfacenti del mercato.

Abbiamo parlato di illuminazione e voi vi chiederete… ma in che senso?
Abbiamo una striscia LED sul lato che si illumina e che potete personalizzare utilizzando l’applicazione Razer Controller, disponibile su iOS e Android.
Potete collegare il Wolverine V2 Pro all’app attivando la modalità appaiamento, che in sostanza significa tener premuto per 5 secondi il tasto funzione e il tasto del muto. In un attimo vi ritroverete nell’app Razer Controller, che include 4 profili: Shooter – quindi sparatutto -, Fighting – quindi picchiaduro -, Sports – che si spiega da solo – e Racing – per chi ama le corse.
Potete personalizzare ognuno di questi profili: il software vi fa decidere la mappatura dei pulsanti, la sensibilità delle levette analogiche e gli effetti di luce, scegliendo tra Statico, Spectrum o Breathing. In alternativa potete spegnerli e farne a meno.
Razer Controller vi fa verificare anche lo stato della batteria, fare l’aggiornamento del firmware o eventualmente resettare il dispositivo.

Razer Wolverine V2 Pro app 2

Nel complesso ci siamo trovati benissimo. All’inizio il passaggio dal DualSense a questo è stato strano perché è un po’ più generoso nelle forme però è una goduria nell’uso quotidiano. È comodo, è solito, ha gli stick asimmetrici, è reattivo ed è molto semplice da usare.
Peccato per i tasti posteriori, ma crediamo dipenda dalle mani del singolo giocatore. Forse le nostre sono più piccole della media. Anche perché i 6 tasti aggiuntivi personalizzabili sono, insieme all’autonomia e all’illuminazione LED RGB, uno dei più grandi plus di questo controller.

Ci sono cose che mancano? Sì. Ad esempio non c’è il feedback aptico, quindi non vibra. Per 300 euro un po’ ce lo saremmo aspettati.
Qualcuno ha fatto notare che non c’è un case per trasportarlo. Vero, altri ce l’hanno, tipo l’Edge, ma onestamente… voi portate a spasso il vostro controller? Perché noi no.
Qualcuno potrebbe dire “ma almeno non prende la polvere”. Vero, ma l’abbiamo usato così spesso che non gli abbiamo mai dato il tempo di impolversarsi.

La recensione di Razer Wolverine V2 Pro: conclusione

Vale la pena acquistarlo?
Come sempre dipende.
A noi piace molto. Ci siamo trovati bene in tutte le situazioni, con entrambe le piattaforme quindi sia PC che PS5.
Se volete più tasti di quelli normalmente presenti su un controller, un po’ di personalizzazione delle levette, un’eccellente autonomia, la possibilità di usarlo, come dicevamo prima, su due piattaforme diverse con e senza il cavo, è il controller per voi.
Ed è il controller per voi anche se cercate ottime prestazioni, anche da un punto di vista di connettività. Perchè, dimenticavamo, usa la connessione wireless ultrarapida di Razer, che si chiama HyperSpeed, quindi non c’è ritardo anche se giocate senza il cavo.

Razer Wolverine V2 Pro recensione D Pad

Non è per tutti, questo è chiaro.
Il prezzo lo rende adatto solo a chi ha e vuole spendere 300 euro per un controller. Non possiamo però dire che non li valga. Non possiamo neanche non dirvi che ci sono comunque delle valide alternative sul mercato però non con queste stesse caratteristiche.

Ultimissima cosa: esiste anche tutto nero se preferite ma in questa variante si abbina perfettamente a PlayStation 5.

PRO

  • Molto comodo
  • Ben costruito
  • Analogici asimmetrici
  • Ottime prestazioni
  • 6 tasti programmabili
  • Eccellente autonomia

CONTRO

  • Niente feedback aptico
  • Niente case

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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