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Nokia G22 con iFixit: lo smartphone riparabile ha davvero senso?

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Nokia G22 nasce per essere riparabile. Non solo da un tecnico specializzato, ma da tutti.
Questo perché HMD Global – l’azienda che produce e distribuisce gli smartphone a marchio Nokia – ha collaborato con iFixit per dare vita ad un device abbastanza unico nel suo genere.
Il nome vi giunge nuovo? Sintetizzando potremmo dire che iFixit è una community di persone che si aiutano a vicenda per riparare cose. E con “cose” intendiamo telefoni, PC, tablet, console, elettrodomestici… Sul sito web trovate guide di ogni genere, incluse – ovviamente – quelle dedicate a Nokia G22.

Smontiamo Nokia G22

Come potete vedere nel video qui sopra, abbiamo smontato Nokia G22, utilizzando un kit iFixit.
Il kit che abbiamo utilizzato noi costa circa 30 euro ma acquistando i pezzi di ricambio – display, batteria, back cover o connettore USB-C – riceverai al costo di 5 euro anche gli strumenti per la sostituzione dell’elemento incriminato.

Si ma questi ricambi… quanto costano?

Tutto questo considerando che lo smartphone costa 199 euro quindi, in proporzione, i prezzi ci paiono più che adeguati.

È stato semplice aprirlo il device? Sì.
Ansiogeno? Decisamente.
Non era la prima volta che lo facevamo ma siamo comunque di fronte ad un prodotto tecnologico delicato, che richiede tutte le attenzioni del caso e una discreta manualità. La guida di iFixit però è semplice, corredata da un sacco di fotografie e seguirla non è affatto complicato. Dovrete solo avere un po’ di pazienza e metterci la giusta dose di concentrazione.

La recensione di Nokia G22: non ci siamo

Il problema, a nostro avviso, è un altro.
Valutiamo positivamente il fatto che Nokia – o meglio, HDM Global – abbia deciso di creare un prodotto che può essere riparato da tutti e che quindi nasce per durare un po’ più a lungo nel tempo.
In un mondo dove le risorse sono sempre più difficili da reperire, dove scartiamo elettronica ancora funzionante, dove tendiamo a sottovalutare l’impatto ambientale delle nostre scelte, anche e soprattutto in ambito tecnologico, Nokia prova a sensibilizzare un po’ gli utenti. Ed è profondamente giusto.
Il fatto è che il G22 non è esattamente all’altezza delle aspettative.

È, come avrete dedotto dal prezzo, un telefono di fascia bassa con un hardware di fascia bassa. Non ci aspettavamo quindi delle prestazioni da top di gamma però qui poteva essere fatto un lavoro di ottimizzazione migliore.

Nokia G22 monta un processore Unisoc T606 accompagnato da 4 GB di RAM e 128 GB di spazio interno, espandibile tramite microSD. Non è un telefono velocissimo, vuoi per il processore, vuoi per i soli 4 GB di RAM. Nell’uso quotidiano l’abbiamo visto rallentare e faticare anche senza richiedergli grandi sforzi. Dovrete sempre aspettare un po’ più del previsto, qualsiasi operazione decidiate di fare.
E no, non è colpa del software perché abbiamo Android 12 in una versione praticamente stock.

Anche il display non ci ha entusiasmati. Ci fermiamo a 720p quindi la risoluzione è HD. E sì, si nota già guardando lo sfondo.
Luminosità, colori, contrasto e frequenza di aggiornamento a 90 Hz però non sono male, senza contare che avete ben 6,5 pollici a disposizione, così c’è spazio per ogni genere di contenuto e utilizzo.

Sul fronte fotocamera non ci sono grosse sorprese. Abbiamo tre sensori posteriori: il principale da 50 megapixel, 2 megapixel per le macro e 2 megapixel per la profondità; sulla parte frontale invece troviamo la fotocamera da 8 megapixel per i selfie.
Le foto e i video non sono entusiasmanti ma ci sembra evidente che Nokia G22 non nasca con questo scopo.

Promossa invece a pieni voti la batteria: abbiamo 5.050 mAh che con un uso medio vi permettono di sopravvivere un giorno e mezzo senza ricaricarlo.

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Nonostante nasca per essere smontato, la qualità costruttiva ci è sembrata molto buona. Non ci sono scricchiolii, non ci sono cedimenti. Ovviamente il materiale predominante è la plastica ma, considerando i costi, non ci aspettavamo nulla di diverso.

Nokia G22 con iFixit: ha senso?

Il nostro è stato un riassunto rapido ma speriamo funzionale. Un riassunto per dirvi che le intenzioni dietro Nokia G22 sono molto nobili. Stiamo parlando infatti di un telefono riparabile potenzialmente da tutti – “potenzialmente” perché ovviamente non abbiamo tutti la stessa manualità e l’operazione causa sicuramente un po’ di stress – è un’ottima idea da un punto di sostenibilità ambientale.
Ci saremmo però aspettati uno smartphone più performante. Ora come ora, non è un telefono che ci sentiamo di consigliare, almeno non prima di qualche eventuale aggiornamento software che possa migliorarne le prestazioni.

La strada tracciata da Nokia è comunque interessante. Siamo curiosi di scoprire se qualcun’altro proverà a fare qualcosa di simile. O se la stessa Nokia deciderà di portare il concetto di “riparabilità alla portata di tutti” su terminali di fascia un po’ più alta.

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