Mahmood, il docufilm arriva su Prime Video 

Tra Milano ed Egitto. Dagli esordi alla vittoria a Sanremo 2019, replicata lo scorso febbraio in featuring con Blanco. Parliamo ovviamente di Alessandro Mahmood (il cui vero cognome è Mahmoud), che sarà al centro del nuovo documentario – chiamato appunto Mahmood – disponibile dal 15 novembre in streaming su Prime Video. 

Il film, diretto da Giorgio Testi e scritto da Virginia W. Ricci, racconterà tanto la vita artistica quanto quella professionale di Mahmood, tra i suoi affetti più cari e il recente tour europeo. Non mancheranno poi immagini inedite di backstage, con la partecipazione all’Eurovision 2022 di Torino (sempre con Blanco) e ovviamente l’exploit di Sanremo 2019, quando dopo la vittoria a Sanremo Giovani di dicembre 2018 arrivò sul palco dell’Ariston pochi mesi dopo, dove trionfò con Soldi.

Trailer e sinossi ufficiali di Mahmood

Cominciata come autore e proseguita con una breve parentesi in un talent show, la carriera artistica di Mahmood è partita dalla periferia milanese e si è consacrata sul palco dell’Ariston di Sanremo. Il documentario Mahmood – prodotto da Red Carpet, Società del Gruppo ILBE, in collaborazione con Tulipani Management e Prime Video – racconterà questa storia di successo attraverso la voce dello stesso artista. Non solo, il film presentà le testimonianze di amici e colleghi come Carmen Consoli, Dardust, Paola Zukar e Blanco, con il quale è riuscito a bissare quest’anno il successo di Sanremo con il brano Brividi.

La sinossi ufficiale di Mahmood recita:

“Il documentario segue il cantautore lungo tutto il suo tour europeo ma si spinge oltre la pura e semplice celebrazione musicale per costruire una narrazione intima, fatta di momenti solitari, di bagni di folla durante le performance live e delle relazioni con le persone che hanno lasciato un segno nella sua vita personale. La famiglia, da sempre presente e suo punto di riferimento, gli amici, i collaboratori. Un viaggio interiore che ha la musica come colonna portante. Un viaggio in cui l’amore e l’assenza trovano il loro modo di coesistere”.

Com’è il documentario su Mahmood?

Nella recensione di Mahmood per TechPrincess, la nostra Lucia ha scritto:

“In questo docu-film ciò che si nota è l’esemplare riservatezza del cantautore, sempre incisivo, riflessivo, molto posato, asciutto, che ragiona molto prima di parlare e non si sbilancia mai. “Non sono mai stato bravo a parlare di me, per questo ho iniziato a scrivere canzoni”, afferma durante l’intervista.

Ed è attraverso i suoi testi, le sue composizioni che si esprime al meglio, con la sua autenticità. Sono le sue canzoni che poi dialogano con il pubblico, e attraverso cui il pubblico lo vede e si rivede, in quella verità, instaurando un dialogo vero, perpetuo e percettibile. Questo è il suo talento più grande, comunicare il suo mondo e offrirsi da specchio per generazioni di persone, emozionare e scrivere, liberandosi un po’ del suo silenzio”.

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