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Nuove regole sul green pass dal 20 gennaio: cosa c’è da sapere

Certificazione verde necessaria per andare dal parrucchiere e dall’estetista

A partire dalla fine di dicembre, con il dilagare della variante Omicron del virus, il Governo italiano ha preso una serie di provvedimenti. Con l’obiettivo non solo di contenere la pandemia (mai si sono contati così tanti positivi come nei primi giorni di gennaio), ma anche di limitare il raggio d’azione di chi – rifiutando di vaccinarsi – non è in possesso del cosiddetto super green pass.

Ovvero la certificazione verde rafforzata, che viene rilasciata solo a chi appunto si è vaccinato o è guarito dalla malattia.

Tra le norme più severe c’è stata l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50, scattato a partire da sabato 8 gennaio.

Ma da qui al 31 marzo, attuale data in cui scadrà lo stato di emergenza, ci sono specifici giorni in cui si modificherà la stretta. A questo proposito, abbiamo stilato un calendario con le date cardine. Vediamo dunque cosa accade da oggi, giovedì 20 gennaio, e cosa ancora cambierà nelle prossime settimane.

Prima, però, ricordiamo le regole attualmente in vigore.

green pass

Le regole attualmente in vigore

Ecco, in estrema sintesi, le norme anti Covid già in vigore.

Obbligo di mascherina all’aperto e di Ffp2 sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e sul trasporto pubblico locale. Green pass base (ottenibile con un tampone antigenico, valido 48 ore, o con un tampone molecolare, valido 72 ore) obbligatorio per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato. Obbligo vaccinale per personale sanitario, scolastico, forze dell’ordine e lavoratori esterni delle Rsa.

Solo con il super green pass si accede a bar e ristoranti al chiuso, a luoghi di spettacolo e cultura, a palestre e piscine al chiuso.

La capienza degli impianti sportivi all’aperto non potrà superare il 50% di quella massima, al chiuso non potrà superare il 35%.

Le feste sono vietate sino al 31 gennaio 2022.

Se è stato a stretto contatto con un positivo, chi è vaccinato con due dosi da meno di 4 mesi, chi ha fatto la terza dose e chi è guarito da 120 giorni non dovrà fare quarantena. Basterà indossare la Ffp2 per 10 giorni.

Per i vaccinati con due dosi da più di quattro mesi la quarantena scende da 7 a 5 giorni.

Dall’8 gennaio obbligo vaccinale per gli over 50. E dal 10, super green pass necessario per accedere ad alberghi e strutture ricettive, feste, fiere e sagre, congressi, servizi di ristorazione all’aperto. E per impianti di risalita, palestre, piscine e centri benessere anche all’aperto, centri culturali e ricreativi per le attività all’aperto. Anche per aerei, treni e navi e per il trasporto pubblico locale.

Nuove regole sul green pass dal 20 gennaio

Le nuove regole sul green pass in vigore dal 20 gennaio limitano ulteriormente gli spostamenti dei non vaccinati.

Non sarà infatti più possibile andare dal parrucchiere, dal barbiere, nei centri estetici e per i servizi alla persona senza certificazione verde (basterà quella base).

Dal 20 gennaio certificazione verde obbligatoria anche per le visite in carcere, dunque per i colloqui visivi in presenza con i detenuti nei penitenziari per adulti e in quelli per minori.

Cosa cambia dal 1 febbraio: la durata del green pass

Altre importanti nuove regole sul green pass entreranno in vigore a partire da martedì 1 febbraio. Una di queste riguarderà proprio la durata della certificazione verde, che dagli attuali 9 mesi scenderà a 6. Questo significa che, superati i 6 mesi dall’ultima dose di vaccino inoculata, il green pass perderà di validità.

Non sarà necessario scaricare nuovamente il documento, perché l’app Verifica C19 verrà aggiornata. E riconoscerà automaticamente il cambiamento di durata delle certificazioni.

Cosa cambia dal 1 febbraio: dove sarà obbligatorio il green pass

Dal 1 febbraio, nuove regole sul green pass. Che, nella sua versione base, sarà richiesto ai clienti di uffici pubblici, servizi postali, bancari e finanziari.

Tuttavia, il green pass non sarà necessario a chi deve accedere a una stazione dei Carabinieri o a un commissariato di Polizia per presentare una denuncia o svolgere un atto “indifferibile”. Non occorrerà la certificazione verde nemmeno per partecipare a un processo in tribunale.

Per quanto riguarda le attività commerciali, al contrario, green pass obbligatorio. Tranne che per una serie di esercizi, di cui è stata definita la lista.

Vediamo dunque in quali negozi si potrà accedere senza certificazione verde dal 1 febbraio.

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Deroghe al green pass dal 1 febbraio

Dal 1 febbraio niente green pass per acquistare generi alimentari (sia nei negozi al dettaglio che nei supermercati). Compresi panifici, macellerie, pescherie, i negozi che vendono surgelati o bevande e i rappresentanti di ittica.

Nessun green pass anche per accedere a farmacie e parafarmacie che vendono medicinali e prodotti per la cura del corpo, e per negozi che vendono i prodotti igienico sanitari compresi deodoranti, bagno schiuma, shampoo. Ma la certificazione verde occorrerà per entrare nei negozi di cosmetica.

Niente green pass per i chioschi che vendono giornali, mentre occorrerà per entrare in librerie ed edicole.

Non serve il green pass nemmeno per accedere a negozi che vendono generi alimentari e per la cura degli animali.

Infine, via libera senza green pass per acquistare carburante per veicoli e motoveicoli, e prodotti per il riscaldamento (pellet, legna e combustibili).

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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