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Oculus Gaming Showcase: arriva il primo evento dedicato ai giochi in VR

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oculus quest

Il primo Oculus Gaming Showcase dedicato interamente ai giochi in realtà virtuale è previsto per questo 21 aprile a mezzanotte. Stando alle informazioni ufficiali l’evento si concentrerà sull’annuncio di nuovi aggiornamenti per i videogiochi attualmente disponibili, ma verrà mostrato anche del materiale relativo ai titoli attualmente in sviluppo.

Oculus Gaming Showcase: la realtà virtuale in vetrina

La conferenza dedicata ad Oculus sarà una vetrina dedicata al mondo della realtà virtuale. Se possedete già un visore o siete semplicemente curiosi di vedere con i vostri occhi i progressi di questa tecnologia, si tratta senza dubbio dell’evento che fa per voi.

Lo show verrà trasmesso in diretta su Facebook, Twitch e YouTube e, il focus sembra posto su giochi sia vecchi che nuovi. Tra i partecipanti troviamo nomi del calibro di Ready at Dawn, ILMxLAB e Cloudhead Games e ci saranno aggiornamenti su Star Wars: Tales From the Galaxy Edge, Pistol Whip e Lone Echo 2, come si può leggere sulla pagina ufficiale dell’evento.

Non sorprende particolarmente scoprire che anche Oculus, come molte atre società che si occupano di videogiochi voglia un palcoscenico tutto suo. D’altronde il visore Oculus Quest 2 è attualmente la piattaforma dedicata al gaming in VR più diffusa e popolare al mondo, grazie al suo prezzo competitivo e alla sua versatilità.

Gaming e realtà virtuale: due mondi sempre più vicini

E’ innegabile che il mondo del gaming e quello della VR si stiano avvicinando sempre di più. Basti pensare che solo qualche anno fa sarebbe stato impensabili immaginare che i videogiochi in realtà virtuale avrebbero avuto un evento interamente dedicato a loro.

Nonostante questo però le dimensioni del mercato della VR sono ancora relativamente di nicchia, soprattutto se paragoniamo i numeri macinati dai visori con quelli relativi alle console da gaming più tradizionali. Giusto per citare qualche cifra, il numero di visori venduti dalle aziende produttrici nel 2020 e di circa 6,4 milioni di unità: meno della metà di quanto vende Playstation 4, che di unità l’anno scorso ne ha piazzate circa 20 milioni.

Questi dati però non devono trarvi in inganno. Secondo le stime degli esperti il mercato della realtà virtuale è ancora nella sua infanzia, ed entro il 2027 dovrebbe aumentare esponenzialmente di valore (si parla di un 30% in più ogni anno).

Lo dimostrano anche i grandi investimenti nel settore, che ammontano a più di un miliardo di dollari.

In questo scenario di sviluppo e creazione di nuovi equilibri, Oculus si è inserita in ambiente dominato dai big del settore, ed è proprio per avere un vantaggio sulla concorrenza che ha creato Oculus Quest 2, il visore autonomo che abbiamo menzionato poco fa.

A differenza degli altri dispositivi attualmente sul mercato questo visore non ha bisogno di un supporto fisico per essere usato. Oculus Quest 2 infatti è stand alone: basta indossarlo per iniziare a giocare, senza bisogno di collegare cavi ad un hardware esterno.

Certo, il visore è compatibile anche con i PC, per ottenere una qualità video migliore, ma la possibilità di poterlo usare in ogni momento a corpo libero lo ha reso fin da subito popolarissimo. A riprova di ciò basta dare un’occhiata al numero dei preordini, 5 volte superiori rispetto alla sua versione precedente, complice un prezzo molto competitivo.

Realtà virtuale: cosa ci riserva il futuro?

Molti dei giochi pensati per realtà virtuale danno il meglio di loro quando vengono fruiti potendo muoversi liberamente. Non si apprezza davvero un Pistol Whip senza potersi spostare realmente in uno spazio virtuale. Ovviamente questa caratteristica mal si sposa con l’uso casalingo dei visori.

Giocando in casa, spesso e volentieri, si è costretti a giocare stando seduti su una sedia o su un divano, con il rischio di incorrere nausea dopo qualche ora di gioco e soprattutto di snaturare l’intera esperienza. Questo elemento potrebbe venire in parte stemperato dall’avvento della rete 5g, che permetterebbe di fruire dei visori anche all’aperto e in luoghi appositamente allestiti, come delle palestre o dei parchi.

Si tratta comunque di un limite importante, e al momento è difficile immaginare che la VR scalzi le più classiche console. Contemporaneamente è anche plausibile che gli studi e le risorse investite in questo mercato possano prendere una piega inaspettata, anche a fronte dell’isolamento sociale a cui siamo soggetti in questo periodo storico.

Il futuro della VR, in conclusione, è ancora tutto da scrivere. Nel frattempo aspettiamo di scoprire cosa ha in serbo per noi l’Oculus Gaming Showcase.

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