Engadget ha avuto modo di provare il nuovo prototipo wireless di Oculus, la versione standalone dell’headset VR. Il dispositivo si pone tra Oculus Rift e Gear VR, non richiede un PC come il Rift, ma è più potente di Gear VR; tutto quello di cui ha bisogno è un mini-PC presente sul retro dell’headset.
La cosa interessante è che Oculus sta usando il prototipo per mostrare una nuova tecnologia che si chiama “inside-out tracking” e permette di usare le quattro telecamere montate sull'headset per tracciare il movimento, in modo che il gioco sappia se siete accucciati o spostati su un lato. Tutto questo non richiede nessun sensore aggiuntivo ed è integrato nell’headset.
Il risultato è un device che garantisce un'ampia libertà di movimento e che, vista l'assenza di cavi, permette di muoversi più agevolmente. Naturalmente non si sa ancora se sarà compatibile con gli stessi titoli del Rift e se la sua tecnologia verrà integrata nel visore esistenza o se ne nascerà un nuovo e separato modello.