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Che bello scoprire di nuovo il volto della maestra: la scuola dopo la mascherina

Un'iniziativa in una scuola veneta che fa stringere il cuore

Quest’ultimo anno e mezzo (circa) ha profondamente trasformato la nostra società, un fatto che è sotto gli occhi di tutti. Se questi cambiamenti saranno temporanei, permanenti o una via di mezzo ce lo dirà solo il tempo. Quello però che possiamo già notare è come questo contesto nuovo abbia dato vita a esempi negativi che ci hanno fatto molto arrabbiare, ma anche a casi positivi che ci hanno fatto sciogliere il cuore. Oggi, nonostante parliamo di maestra senza mascherina, fortunatamente siamo nella seconda categoria.

La maestra senza mascherina, per i bambini che non l’hanno mai vista

Tutto parte alla scuola Anna Frank di Povegliano Veronese in Veneto. Qui una delle insegnanti Severine Darù ha avuto un’idea semplice ma profonda. Per l’ultimo giorno di lezioni ha organizzato una piccola mostra fotografica per i corridoi dell’istituto. Protagonisti degli scatti, realizzati con cura pur con un modello ricorrente, sono stati i dipendenti della scuola, dai collaboratori fino alle maestre. E ciascuno di loro sorrideva appunto, senza mascherina.

Nessuna campagna anti-restrizioni, bensì semplicemente un’occasione per fare rivedere ai piccoli i volti dei propri insegnanti, dopo un anno scolastico in cui sono rimasti parzialmente coperti. O, addirittura, farli vedere per la prima volta, a tutti i piccoli studenti che proprio nell’ultimo anno hanno iniziato le lezioni e che fino a oggi non hanno mai avuto la possibilità di vedere il sorriso della propria maestra.

Un’idea semplice come si diceva più sopra, che però ha raccolto un ottimo successo. Stando a quanto riportato da Michele Smargiassi su Repubblica oggi, i piccoli si sono divertiti a (ri)scoprire i volti completi delle proprie maestre. È subito partito un gioco a riconoscere le facce, rivedendo a distanza di lungo tempo quel sorriso che in quest’anno così particolare è rimasto nascosto dietro un filtro.

Ed è interessante che si sia scelto di organizzare questa piccola mostra proprio nell’ultimo giorno di scuola. Quasi un modo per invitare i bambini a portare con sé in vacanza questa compilation di sorrisi. Perché in fondo, come suggerisce la frase di Schiller che accompagnava l’esposizione: “Un sorriso non dura che un istante, ma nei tuoi ricordi può essere eterno“.

Un esempio che mette in luce quanto il nostro mondo sia cambiato

maestra senza mascherina mostra foto
Foto: Repubblica

Ognuno può trarre le proprie riflessioni da questa piccola, ma a suo modo toccante, iniziativa. Si può ragionare sull’importanza del sorriso nell’educazione, come ha fatto il sopracitato Smargiassi, oppure ipotizzare un rientro a scuola in cui il problema sarà superato, grazie agli sforzi per contrastare l’emergenza sanitaria di queste settimane, a partire dal contributo della campagna vaccinale.

Per chi scrive, colpisce particolarmente l’idea che esistano bambini che non hanno mai vissuto la scuola con la maestra senza mascherina. Un concetto che volendo si può estendere a chiunque abbia iniziato un nuovo percorso nell’ultimo anno e mezzo. Questo da davvero un ordine di grandezza di quanto queste trasformazioni abbiano impattato sulla nostra società. Nell’attesa di scoprire se davvero si tratterà di una semplice parentesi o di qualcosa di più duraturo.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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