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Esami di Maturità 2023 al via con la formula pre-Covid. Ecco le sette tracce di italiano

Impegnati 536.000 studenti

Oggi è uno di quei giorni che nella vita adulta, di tanto in tanto, ricompaiono nottetempo sotto forma di sogni (o, nei casi più sfortunati, di incubi).

Sì, perché con la prova scritta di italiano oggi, mercoledì 21 giugno, prendono il via gli esami di Maturità 2023. E lo fanno con una formula in un certo senso nuova, o per meglio dire antica. Dopo tre anni di regole anti Covid, si torna infatti alla normalità, agli esami in presenza senza scrupolose regole sanitarie e di distanziamento.

E proprio mentre stiamo scrivendo l’articolo, stiamo tenendo d’occhio Internet perché sarà imminente la pubblicazione delle sette tracce della prova scritta di italiano.

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Maturità 2023 al via per 536.000 studenti

Con la prova scritta di italiano iniziano dunque gli esami di Maturità 2023, che coinvolgeranno circa 536.000 studenti italiani.

La prova di oggi, comune a tutti gli indirizzi, sarà seguita nella giornata di giovedì 22 giugno dalla seconda prova scritta, differente per ogni percorso di studio.

Dopo di che ogni istituto fisserà le date degli orali. O meglio, per dirla in modo più scientifico, del colloquio orale dall’approccio interdisciplinare. In cui si verificherà non solo quanto appreso ma anche il metodo usato, il profilo culturale e l’autonomia del candidato.

La Maturità 2023 coinvolgerà, dicevamo, oltre 536.000 studenti, suddivisi in 27.895 classi, e le commissioni saranno 14.000.

La percentuale di studenti delle superiori ammessi agli esami di Maturità 2023 è del 96,4%.

Il punteggio

Il voto finale dell’esame di Maturità 2023 sarà espresso in centesimi.

Al voto complessivo concorrono il credito scolastico (per un massimo di 40 punti), mentre le due prove scritte e il colloquio valgono un massimo di 20 punti ciascuno.

La commissione si riserva poi di aggiungere 5 eventuali punti di bonus ai candidati meritevoli. L’esame si supera con un minimo di 60 punti, e 100 è il punteggio massimo.

La prima prova

Gli esami di Maturità 2023 cominciano oggi, mercoledì 21 giugno, alle ore 8.30.

La prova di italiano prevede sette tracce divise in tre tipologie: due analisi del testo (uno poetico e uno in prosa, tipologia A), tre testi argomentativi (tipologia B) e due temi di attualità (tipologia C).

Una volta scelta la busta e lette le sette tracce, gli studenti avranno sei ore di tempo per svolgere il compito.

I commenti

Personalità della politica e della cultura, alla vigilia degli esami di Maturità, fanno a gara a dare consigli agli studenti (non sempre brillando per originalità, ma ci rendiamo conto che non è facile).

Anche l’esame di Maturità 2023 non fa eccezione. Così ecco arrivare l’augurio via social della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “È arrivato il giorno degli esami di maturità, ricordo l’ansia, ma quello che succede oggi lo ricorderete tutta la vita. Affrontatelo a testa alta. In bocca al lupo.”

Non potevano mancare le parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: “È un momento importante, in cui si tirano le somme di un percorso che per la gran parte è durato 13 anni. E deve essere vissuto con entusiasmo e serenità.

Passate queste prove vi aspettano l’estate, le vacanze e nuovi impegni molto stimolanti grazie ai quali costruirete la vostra vita. È un momento che ricorderete anche a distanza di molti anni, come successo a me. Ritornerà alla vostra mente con la piacevole sensazione del bel tempo che è stato.

In bocca al lupo, sono assolutamente convinto che tra qualche giorno i ragazzi festeggeranno con gioia il termine di un percorso importante che li ha arricchiti”.

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  • Moravia, Alberto (Autore)

Le sette tracce

Ed ecco finalmente le sette tracce, che in gran parte hanno sovvertito i pronostici.

Per l’analisi del testo poetico è stata scelta Alla nuova luna di Salvatore Quasimodo, e per il testo narrativo un brano da Gli indifferenti di Alberto Moravia.

I tre testi argomentativi: un estratto da L’idea di nazione di Federico Chabod, uno da Dieci cose che ho imparato di Piero Angela e uno da Intervista con la storia di Oriana Fallaci.

Infine, le due tracce di attualità. La prima è una lettera aperta inviata nel 2021 all’allora ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e firmata da diverse personalità del mondo accademico e culturale, sulla necessità della reintroduzione delle prove scritte. La seconda traccia è un’ampia citazione di Elogio dell’attesa ai tempi di WhatsApp, scritto da Marco Belpoliti nel 2018. In cui c’è un ragionamento critico sull’incapacità tutta contemporanea di attendere, programmare, posticipare un piccolo piacere immediato per guadagnarne uno più consistente in un periodo successivo.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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