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Dyson Zone: combattere l’inquinamento urbano con la tecnologia

La prima volta che abbiamo visto Dyson Zone ci siamo chiesti come sia nato un prodotto tanto insolito. L’azienda inglese infatti ha deciso di combinare il suo primo prodotto audio ad una mascherina, dando quindi vita alle prime cuffie per la purificazione dell’aria.
Ora però Dyson ha svelato l’arcano: le Zone nascono per combattere l’inquinamento urbano, sia dell’aria che acustico.

Combattere l’inquinamento urbano con Dyson Zone

Buona parte della popolazione mondiale vive in città. Entro il 2050 7 persone su 10 abiteranno nei grandi centri urbani.
Questo significa che dovranno crescere anche le infrastrutture urbane: trasporti, costruzioni, traffico… E questo significa che l’ambiente in cui viviamo diventerà più rumoroso e potenzialmente più inquinato.

Qualche dato in più?
Si sistema che il 90% degli utenti del trasporto di massa di New York sia esposti a livelli superiori al limite di decibel raccomandato.
Nell’Unione Europa l’inquinamento acustico colpisce invece una persona su 55.
E quello atmosferisco? Il 99% della popolazione mondiale vive in aree che superano i livelli di sicurezza per l’inquinamento stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Da questo doppio problema nascono le Dyson Zone.
Ve lo confessiamo, abbiamo ancora qualche dubbio sull’effettiva portabilità del prodotto ma la società britannica ha davvero fatto tutto ciò che è in suo potere per dare vita ad un prodotto comodo e utile, attingendo alla sua esperienza trentennale nello studio dell’aria. Abbiamo così dei compressori, posizionati in ciascun padiglione auricolare, che girano fino a 9.750 giri al minuto e che aspirano l’aria esterna che viene poi purificata da filtri a doppio strato. Il risultato sono due flussi di aria pulita che viene proiettata verso naso e bocca, attraverso la visiera che sì, è removibile. I filtri, che sono sia elettrostatici sia ai carboni attivi K-Carbon, catturano il 99% della particelle fino a 0,1 micron e i gas acidi come NO2 e SO2; inoltre sono posizionati in modo tale da essere facilmente accessibili e sostituibili. Niente panico: la sostituzione non deve essere fatta quotidianamente ma circa una volta l’anno.

Il primo prodotto audio di Dyson

Dyson Zone audio

Le Zone sono il primo prodotto audio di Dyson e nascono da quella che è una dei pilastri fondanti dell’azienda: la ricerca.
Questo significa che la società del signor James Dyson non ha chiesto aiuto ad un’azienda già riconosciuta del settore e non hanno nemmeno affidato le loro soldi ad un golden listener, ossia ad un individuo addestrato che determina quando il suono è di buona qualità.
Che cos’hanno fatto quindi? Hanno fissato obiettivi ed effettuato un’ampia sperimentazione con gli utenti.

Naturalmente per giudicare l’effettivo risultato dovremo attendere l’eventuale arrivo del prodotto ma possiamo anticiparvi quelle che sono le caratteristiche chiave delle Zone.
Si parte dai driver al neodimio da 40 mm e 16 ohm, con l’uscita equalizzata da un’elaborazione intelligente del segnale 48.000 volte al secondo che, insieme alla cancellazione del rumore, neutralizza la distorsione armonica a livelli impercettibili sull’intera gamma di frequenze. Lo spettro riprodotto va da 6 Hz a 21 kHz, con un’impostazione creata dagli ingegneri Dyson che ottimizza la curva di frequenza per un audio chiaro e pure su tutta la gamma di frequenze udibili.

Dyson Zone exploded

A questo si aggiunge la cancellazione del rumore attiva, con 8 degli 11 microfoni che monitorano i rumori circostanti 384.000 volte al secondo, garantendo una riduzione finoa 38 dB.

Grande attenzione anche al comfort e, naturalmente, all’autonomia, con la società inglese che promette 50 ore di autonomia in modalità audio o 4 ore di autonomia in modalità combinata purificazione + audio. Una volta scariche poi le ricaricate con il classico Type-C.

E se tolgo le cuffie? Tranquilli, si interrompe sia l’audio che la purificazione. Tra l’altro la purificazione viene regolata usando l’accelerometro e fermata quando viene abbassata la visiera.

L’app MyDyson a supporto

Dyson Zone app

Ad accompagnare le Dyson Zone c’è l’app MyDyson. A cosa serve? Prima di tutto un sensore integrato monitora i livelli di diossido di azoto (NO2) e il rumore ambientale, così potete ricevere i dati sull’applicazione in tempo reale.

MyDyson permette anche di regolare la velocità del flusso d’aria, per gestire la cancellazione del rumore e per adattare l’equalizzazione audio scegliendo una delle tre modalità:

  • Dyson EQ (migliorata);
  • Bass Boost (bassy);
  • Neutrale (curva di risposta più piatta).

E’ inoltre possibile limitare il volume seguendo le linee guida sulla salute dell’udito.

Dyson Zone: ma quanto costano?

Cattive notizie: per ora non c’è un prezzo.
Sappiamo solo che arriveranno in alcuni mercati selezionati nel 2023, con tempistiche diverse per Paesi diversi.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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