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Recensione di LG Tone Free T90Q, molto più che ‘semplici’ auricolari

Rendono wireless il vecchio hardware, gestiscono più dispositivi e la collaborazione con Dolby si sente a 360 gradi

C’era un tempo in cui gli auricolari wireless servivano per ascoltare qualche podcast, una playlist poco impegnativa per chi era disposto a rinunciare qualcosa in termini di qualità. Ma LG Tone Free T90Q durante i test di questa nostra recensione hanno dimostrato di saper fare molto di più. Non solo dal punto di vista della qualità audio ma anche per le tante funzionalità intelligenti. Che vanno dall’igiene degli auricolari fino alla possibilità di rendere wireless anche le vecchie TV o i tapis roulant in palestra. Ecco quello che pensiamo di queste (molto più che semplici) cuffie.

La nostra recensione di LG Tone Free T90Q

Aprendo la scatola degli auricolari LG Tone Free T90Q, ci troviamo davanti un piccolo ‘macaron’ bianco: LG ha scelto una custodia perfettamente rotonda e davvero contenuta. Lo apprezziamo molto, perché non solo sono abbastanza piccole da stare in qualsiasi tasca ma ci stanno comodamente, a differenza di tante rivali. La custodia ha un diametro di 54,5 mm e un’altezza di 29,6 mm, pesa solo 38,6 grammi.

Sulla custodia trovate anche due LED, uno per mostrare lo stato di carica e uno l’attivazione della tecnologia UV nano per igienizzare le cuffie (ve ne parleremo più avanti). L’ingresso USB-C si trova sul retro, mentre a sinistra trovate un interruttore che servirà per connettere dispositivi analogici (parleremo anche di questo, non vi preoccupate).

Gli auricolari in sé sono piuttosto semplici nella forma, ricordando le AirPods con un sottile gambo che va verso il viso quando le indossate. Pesano solamente 5 grammi l’uno ma hanno un’ottima presa nelle orecchie: anche durante gli allenamenti non si muovono (anche se, come sempre, suggeriamo cuffie apposite per la corsa).

qualita audio lg min

Lo stile semplice non deve però farvi dubitare la qualità costruttiva, che nel tempo che abbiamo passato a provare le LG Tone Free T90Q per questa recensione ci ha stupito in positivo. Hanno una resistenza IPX4 per il sudore e gli spruzzi d’acqua, ma ci sembrano resistenti in generale. Ci è piaciuto molto anche il ‘gommino’ in silicone (ne trovate tre in confezione, insieme a un cavo USB-C e uno AUX), che aderisce perfettamente alle cuffie e assicura fermezza.

Insomma, cono molto ben costruite e di buona fattura. Spesso passeranno inosservate, ma non tutti gli accessori tech devono essere dei “fashion statement”: lo stile di questi auricolari è sommesso, ma innegabile.

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Qualità audio ed equalizzatore

Passiamo all’analisi della qualità audio, che dobbiamo ammettere non ci ha entusiasmato al primo ascolto. Abbiamo collegato le cuffie allo smartphone, controllato che usasse i migliori codec possibili per la riproduzione tramite Bluetooth 5.2 (gli sceglie in automatico) e abbiamo ascoltato alcune tracce dell’ultimo album di Kendrick Lamar. I bassi potenti per godersi l’hip-hop c’erano tutti (grazie anche ai driver dinamici in grafene da 11 millimetri), ma nei toni alti si perdeva qualcosa.

Anche tracce con grande range dinamico come Free di Florence + The Machine risultavano un po’ troppo virate sui bassi. Abbiamo scaricato l’app LG Tone Free (davvero ricca di funzionalità, di cui vi parleremo in seguito) e abbiamo scoperto che l’equalizzatore di base è su “Bass Boost”. Che non suona affatto male, ma per i nostri gusti sembra un po’ troppo “processata”, rischiando di perdere dettagli nelle tracce più complesse.

ergonomia lg tone free t90q min

LG ha lavorato con Meridian su quei preset: oltre a Bass Boost trovate Treble Boost, Natural, Immersive e 3D Sound Stage. Purtroppo però anche il preset Natural era un po’ troppo alterato per i nostri gusti. Abbiamo provato anche a regolare l’EQ in manuale, ma non siamo stati soddisfatti del tutto. Non fraintendeteci: tolta una piccola fetta di audiofili che voglio una riproduzione “pura” delle tracce, per la maggior parte degli utenti le scelte audio di LG e Meridian saranno convincenti. Noi però avremmo preferito qualcosa di diverso. Soprattutto perché supportano SBC, AAC, aptX Adaptive per l’audio in alta risoluzione.

Siamo però rimasti impressionati dalla qualità dell’audio spaziale di questi piccoli auricolari. Immersive e 3D Sound Stage permettono di struttare al massimo le cuffie per chi ama lo spatial audio: abbiamo guardato un paio di puntate di una serie TV che dobbiamo recensire e ci siamo davvero sentiti al centro della scena.

C’è anche la possibilità di attivare l’Head Tracking di Dolby Atmos, che permette di sentire il suono come se venisse dalla sorgente sonora sulla schermo di un film in TV o di un video sullo smartphone. È davvero impressionante e aumenta l’esperienza di visione.

Cancellazione del rumore e modalità trasparenza, chiamate, comandi

La cancellazione del rumore ANC, aiutata anche dall’ottima aderanza dei gommini sugli auricolari, ci ha davvero convinto. È al pari della migliore concorrenza (anche di quella con la Mela sulla confezione) e resta sotto solo ad alcune soluzioni dedicate, che tuttavia non hanno la metà delle funzioni. In questa categoria, difficile trovare di meglio.

La modalità trasparenza non è altrettanto da record, ma fa il suo dovere quando dovete seguire una conversazione oppure se siete a un incrocio. Anche se, quando dovete stare attente, meglio rimuovere un auricolare e bloccare così la riproduzione, per poi riprenderla semplicemente inserendo l’auricolare nell’orecchio. Una funzionalità ormai comune in questa fascia di prezzo, ma molto ben eseguita da LG.

Per quanto riguarda le chiamate, la qualità di ascolto è davvero ottima e anche la vostra voce sarà molto ben gestita dai microfoni delle cuffie. Le persone che abbiamo chiamato ci sentivano molto bene, e anche se alcuni rumori di sottofondo (dal vento in bicicletta allo schiocchiare di dita accanto agli auricolari) si poteva percepire, la voce restava chiara e comprensibile.

lf tone free t90q recensione min

Abbiamo anche apprezzato molto la facilità nell’imparare a gestire i comandi touch di questi auricolari, che potete regolare dall’app (c’è anche la possibilità di alzare o abbassare il volume con semplicità). Dalla ricezione delle chiamate all’attivazione dell’assistente vocale, dopo un po’ di rodaggio non abbiamo mai sbagliato nel richiamare il giusto comando.

Recensione LG Tone Free T90Q: app e (tante) funzioni extra

L‘app LG Tone Free ci ha permesso di sfruttare i T90Q davvero al massimo durante questa recensione. E fidatevi di chi di app per le cuffie ne ha provate tante: di solito sono molto, molto meno utili. Collegando gli auricolari potete anzitutto vedere e modificare i vari comandi touch in maniera molto intuitiva. Potete poi attivare le varie funzionalità dell’equalizzatore di cui vi abbiamo parlato.

Molto comodo il “Test My Best Fit“, che vi aiuta a trovare la migliore adorenza con un test per scegliere i giusti gommini. Noi abbiamo avuto bisogno di usare quelli più grandi, sebbene non fossero quelli che ci stavano più comodi. Ma dobbiamo ammettere che aveva ragione l’app: la cancellazione del rumore è aumentata, così come l’aderenza durante gli allenamenti o mentre parlavamo.

recensione lg tone free t90q custodia min

Potete inoltre attivare il Play/Pausa automatico quando togliete gli auricolari, gestire la riduzione rumore e bloccare il touchpad, oltre che gestire le notifiche dalle varie app in maniera davvero capillare. C’è inoltre la funzione Trova i Miei Auricolari, per emettere un forte suono e trovarli se doveste perderli. E nella sezione Lab potete testare novità come la Modalità Gioco e la Modalità Sussuro (per parlare senza farvi sentire).

E poi c’è la possibilità di tenere sempre accesa la funzione UV Nano, che invece solitamente funziona solo quando la custodia è in ricarica. Questa tecnologia, secondo LG, permette di eliminare il 99,9% dei batteri dalle cuffie. Non elimina cerume o sporco di altro tipo, quindi prendetevi comunque cura dei vostri auricolari: ma è una sicurezza in più.

Inoltre, potete gestire dal Lab la qualità dell’audio della funzione Plug&Wireless, che potrebbe essere la nostra funzione preferita in assoluto. Con il cavo USB-C/AUX in dotazione, potete collegare la custodia delle cuffie a un dispositivo senza Bluetooth. Come i tapis roulant in palestra, un vecchio TV o impianto audio. Ma anche vecchie console portatili Nintendo o qualsiasi altro prodotto con uscita AUX. E ascoltare la musica senza cavo. Una funzione che abbiamo adorato.

Autonomia e ricarica

LG proclama fino a 9 ore di ascolto consecutive con ANC spento e 5 con ANC acceso, e dobbiamo ammettere che non ci siamo allontanati molto da questi risultati. Non è qualcosa di inaudito, ma più di quanto serve alla maggior parte degli utenti.

La custodia aggiunge 20 di ascolto (senza ANC) e si ricarica in meno di un’ora, anche se bastano 5 minuti di ricarica per arrivare a un’ora di ascolto. Non manca inoltre la ricarica wireless: un pacchetto davvero completo.

Recensione di LG Tone Free T90Q: vale la pena acquistarle?

LG propone le Tone Free T90Q al prezzo di 229 euro, che è una cifra in cui la concorrenza è davvero agguerrita. E se cercaste solamente cuffie per la qualità audio, ci sono soluzioni (di solito più voluminose) che sanno fare di meglio, almeno per i nostri gusti: ci sembra che il suono sia un po’ troppo processato.

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Ma le LG Tone Free T90Q sarebbero sprecate per ascoltare solo musica e qualche podcast. Potete usarle per immergervi in film e serie TV con tre diverse opzioni di audio spaziale, potete ascoltare senza fili vecchie TV o stereo con il Plug&Wireless. Il tutto con un paio di auricolari leggeri e discreti, sempre igienizzati con la tecnologia UV Nano e con un’app che funziona davvero bene (in un settore dove solo poche app che funzionano in maniera decente).

Se volete ascoltare solo qualche playlist, questi auricolari sono sprecati: sono molto più che semplici cuffie. Un concentrato di tecnologia nelle vostre orecchie.

PRO

  • Tantissime funzioni intelligenti e utili
  • ANC e chiamate di qualità
  • Audio spaziale di livello

CONTRO

  • Suono un po’ troppo processato
  • Fascia di prezzo competitiva

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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