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Come è cambiato: la cuffia e gli auricolari

Parte integranti del nostro quotidiano, cuffie e auricolari per ascoltare la musica hanno una lunga e interessante storia da scoprire.

In viaggio sui mezzi di trasporto, mentre si fa jogging o durante una semplice passeggiata: le cuffie per ascoltare musica sono diventate oggetto fondamentale della nostra quotidianità. Grazie ad esse, abbiamo la possibilità di ascoltare il nostro cantante o musicista preferito in qualsiasi momento. Basta indossarle, collegarle al dispositivo a portata di mano e fare play sul brano scelto. Non solo: è possibile anche parlare grazie alla presenza di un microfono incorporato.

Col tempo, le caratteristiche delle cuffie sono cambiate. La prima cosa che si nota è la differenza della loro grandezza, passando dalle quelle di enormi dimensioni agli auricolari wireless. Ma anche e soprattutto dal punto di vista tecnologico: un elemento importante è la loro capacità di isolare il suono dal rumore circostante.

È proprio la presenza costante delle cuffie nelle nostre vite che ha portato a interrogarci su cosa c’è dietro a questo oggetto. In questo articolo della rubrica Come è cambiato parleremo di chi le ha inventate, i primi modelli e tecnologie e cosa ci aspettiamo dal futuro.

Primi prototipi: dai centralini manuali all’invenzione di Baldwin

Bisogna fare un salto nel tempo e arrivare alla fine dell’Ottocento, quando le cuffie nascevano come esigenza degli operatori che lavoravano nei centralini manuali. Essi dovevano connettere i due utenti collegando i cavi corrispondenti. Per effettuare questa operazione velocemente, era necessario utilizzare entrambe le mani e parlare con l’utente al telefono nello stesso momento. Da questo motivo nasce l’esigenza di liberare le mani dalla cornetta e l’operatore doveva avere la possibilità di parlare e ascoltare al telefono.

cuffie operatoreIl 1910 è la data di nascita ufficiale delle cuffie per merito di Nathaniel Baldwin. Mormone americano, Baldwin era un ingegnere e un insegnante di fisica e di teologia. La sua ricerca lo portò a concepire un primo prototipo di amplificatore ad aria compressa. In seguito lo perfezionò e lo fece diventare quello che oggi chiamiamo “cuffie”.

Non sempre gli inventori ricevono consensi positivi da parte del pubblico per la creazione di qualcosa di così nuovo e innovativo. Le cose cambiano quando, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, Nathaniel Baldwin ha presentato la sua invenzione alla Marina Militare statunitense. Le “cuffie” hanno ricevuto i consensi sperati dal suo fondatore e furono impiegate durante il primo conflitto mondiale da parte degli operatori radio. Grazie a questo successo, Baldwin ha potuto guadagnare abbastanza da aprire la prima azienda specializzata nella produzione di cuffie.

cuffie BaldwinIl primo modello di cuffie dinamiche

Nel 1937 è uscito il primo modello di cuffie dinamiche, le DT48 dell’azienda tedesca Beyerdynamic. Questo modello ha rivoluzionato il mercato, infatti viene prodotto e commercializzato ancora oggi, dopo molte evoluzioni subite negli anni.

Nonostante ciò, fino al 1947 questo prodotto è rimasto semi-sconosciuto al grande pubblico, riservato solo per poche applicazioni, soprattutto militari, e mai prodotto in grandi numeri. Le cose cambiano con l’uscita sul mercato delle AKG K120, modello di punta dell’azienda austriaca AKG, che portavano non solo un impressionante miglioramento tecnologico e nella qualità sonora, ma le prime forme di marketing per la promozione del prodotto stesso.

John Koss, il vero innovatore del settore

Il vero innovatore del settore e il responsabile principale del successo commerciale delle cuffie per l’ascolto della musica è stato John Koss. Nel 1958 ha inventato le prime cuffie stereo, le Koss Sp-3. Il suo prodotto è stato il primo ideato solo per l’ascolto della musica e per il settore fu una vera e propria rivoluzione.

Grazie al genio di Koss e ad una strategia di marketing perfetta, il prodotto ha ricevuto un’accoglienza entusiasta dal mercato. Questo ha portato alla nascita di nuovi brand e di successivi nuovi prodotti che hanno contribuito alla creazione di un mercato tra i più fortunati.

John Koss
Cuffie per la radio portatile e l’invenzione del walkman

Negli anni ’60 la radio aveva fatto passi da gigante. Arriva addirittura ad essere prodotta in versione portatile, che diventa quasi inutilizzabile se non era accompagnata dalle cuffie in versione mono auricolare. Comincia il periodo delle radio a transistor “portatili”.

Una nuova era comincia negli anni ’70 e per la precisione nel 1979, con l’invenzione del walkman. Con oltre 330 milioni di pezzi venduti, la Sony è stata la prima azienda a introdurre questo apparecchio sul mercato a livello mondiale, poi copiato da altre. È inoltre riuscita a mantenere la propria fetta di mercato per quasi un decennio, durante il quale, cuffie e walkman erano inseparabili.

All’epoca le cuffie erano composte da quattro parti fondamentali:

  • I due speaker, di medie dimensioni, sufficienti a coprire quasi il padiglione auricolare, rivestiti da spugnette.
  • Un sottile sostegno a fascetta, in metallo flessibile, che veniva passato sopra la testa e che teneva insieme i due speaker.
  • Due braccetti in plastica che permettevano di regolare la posizione dei due speaker in rapporto tra la circonferenza della testa con le orecchie
  • Un cavo che terminava con un jack inserito nel walkman.

Grazie al walkman, chiunque aveva la possibilità di ascoltare la musica ovunque fosse e in piena libertà. Da questo momento in poi, la portabilità è la caratteristica peculiare delle cuffie e degli auricolari.

walkman SonyCuffie al tempo delle tecnologie digitali

Tra le innovazioni più importanti della fine del secolo scorso troviamo quella del Bluetooth, che permette lo scambio di dati a breve distanza tramite onde radio. Introdotta dall’azienda Ericsson nel 1999, questa tecnologia collega le cuffie o gli auricolari con i dispositivi per ascoltare la musica o quant’altro.

Il lancio sul mercato di iPod da parte di Apple, degli MP3 e degli smartphone ha portato alla produzione e vendita di auricolari leggeri e di dimensioni ridotte. Questo ha contribuito alla ridimensione della musica portatile, vedendo la scomparsa dei walkman.

Il ridotto peso e la possibilità di inserire gli speaker direttamente nella cavità auricolare ha permesso di indossare le cuffie in qualsiasi momento e per parecchie ore. Questo grazie alla durata delle batterie dei vari device da cui fruire la musica.

iPodCome per gli altri ambiti, anche nel campo della tecnologia le mode vanno e vengono. È quello che è accaduto per le cuffie dal 2010 in poi, in cui le tendenze hanno fatto qualche passo indietro andando a ripescare stili e dimensioni delle cuffie in voga negli anni ’80 e ’90. Infatti, sono tornate di moda le cuffie grandi, dallo stile vintage e dai colori sgargianti.

Infine, una delle ultime innovazioni è stata mossa da Apple. Nel 2016 l’azienda ha rimosso il tradizionale jack audio dai suoi auricolari. In questo modo, chi acquista un iPhone dal modello 7 in poi, dovrà servirsi della porta Lightning oppure utilizzare un paio di auricolari wireless chiamati Apple AirPods.

AirPodsDa questo momento in poi, la maggior parte delle aziende di telefonia mobile e non solo ha deciso di produrre auricolari wireless. Tra gli ultimi modelli messi in vendita troviamo gli auricolari Samsung Galaxy Buds Live, che ricordano la forma di un fagiolo e che si adatta perfettamente alla forma della cavità uditiva.

samsung galaxy buds

Cuffie a conduzione ossea

A primo impatto leggere “a conduzione ossea” fa quasi paura, ma non è altro che una nuova tecnologia di trasmissione del suono. Consente al suono stesso di propagarsi attraverso le ossa del cranio per giungere direttamente nella parte più interna del sistema uditivo, bypassando il timpano.

Tra i vantaggi abbiamo la possibilità di ascoltare quello che avviene nelle vicinanze. Infatti le cuffie a conduzione ossea sono state pensate per tutti, ma soprattutto per gli sportivi. In questo modo si evitano gli incidenti. Altro vantaggio è quello di evitare alla lunga lesioni al timpano causate da un utilizzo continuativo degli auricolari classici con volume troppo alto.

Vi sono anche degli svantaggi, come la presenza di una ridotta larghezza di banda della risposta in frequenza e una ridotta estensione delle tonalità. Ma non solo: le cuffie a conduzione ossea nascondono un altro svantaggio intrinseco. Il fatto di non ascoltare musica con cuffie che coprono il canale uditivo non consente di isolarsi dai rumori esterni e quindi non permette un ascolto pulito del brano. Alcune marche tra le più conosciute: AfterShokz Titanium, Cuffie Sportive Vidonn F1, Zulu Exero.

cuffie a conduzione osseaNon solo cuffie ma anche occhiali a conduzione ossea: sono perlopiù da sole al cui interno sono presenti degli auricolari a conduzione ossea. Essi permettono di ascoltare la musica via Bluetooth dal proprio smartphone in maniera “diversa”.

In questo caso, il suono viene trasmesso attraverso una vibrazione direttamente all’interno canale uditivo medio. Questi speciali occhiali, all’interno delle stanghette, presentano due piccole placche una per lato. Le stanghette vanno appoggiate sopra la congiunzione tra mascella e mandibola, poco più avanti dell’orecchio, per garantire il trasferimento dell’informazione sonora. Tra le marche più famose troviamo: Huawei Gentle Monster, Bose Frames, Smart e G2.

occhiali a conduzione osseaCuffie del futuro: over-ear AirPods Studio

Cosa ci dobbiamo aspettare dalle cuffie del futuro? La risposta non si fa attendere ed è Apple la prima a rispondere. A quanto pare, le prime cuffie over-ear AirPods Studio avranno sensori di “rilevamento del collo” che potrebbero funzionare in modo simile agli attuali AirPods, che mettono in pausa la musica quando un auricolare viene rimosso da un orecchio.

Ci sarà anche un secondo innovatissimo sensore che sarà in grado di riconoscere qual è l’orecchio destro e sinistro, regolando di conseguenza l’audio. Sulla falsa riga delle AirPods Pro, si prevede che le nuove cuffie Apple presenteranno la funzione di cancellazione attiva dei rumore e la modalità Trasparenza.

apple AirPods studio

Il Bluetooth si rinnova

Nel 2021 ci saranno novità anche nel campo del Bluetooth. Negli ultimi anni abbiamo visto un boom delle soluzioni audio di ogni tipo, dagli smartphone agli speaker. Ma la tecnologia Bluetooth è basata su un codec che dopo venti anni merita di essere rinnovato.

Infatti, il consorzio Bluetooth ha deciso di introdurre un nuovo standard per l’audio tramite bluetooth, chiamato LE Audio. Questo standard include anche il nuovo codec LC3 che in futuro sostituirà quello usato oggi come sistema di base da tutti gli auricolari bluetooth in commercio.

 

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Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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