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Honor Band 6: la nostra recensione

Abbiamo testato per voi l’ultima smartband economica dell’azienda cinese

A distanza di un anno e mezzo dal suo predecessore è ora in commercio Honor Band 6, l’ultima smartband economica dell’azienda cinese nata come costola di Huawei, e ceduta nel novembre del 2020 a Shenzen Zhixin New Information Technology.

Abbiamo testato per voi questo wearable che punta all’ambizioso obiettivo di fungere da completo sistema di monitoraggio delle attività e della salute di chi lo porta al polso, a un prezzo davvero concorrenziale, caratteristica comune a tutti i prodotti di casa Honor.

Prima però di fornirvi le nostre impressioni, scaturite da qualche giorno (e notte, specificazione non casuale) di prova della smartband, scopriamo le caratteristiche tecniche di Honor Band 6, lanciato in Cina già lo scorso novembre e disponibile in Italia dalla fine di marzo.

E addentriamoci anche nelle molteplici funzionalità di questo dispositivo indossabile.

Honor Band 6

Honor Band 6: le caratteristiche tecniche

Nella scatola di Honor Band 6 troverete, oltre alla smartband, un essenziale librino di istruzioni e il caricatore magnetico.

Balza anzitutto agli occhi il display, con tecnologia AMOLED, da ben 1,47 pollici. La risoluzione è di 194 x 368 pixel e la luminosità ottima. Il quadrante del display è peraltro personalizzabile con le tante opzioni presenti nel Watch Face Store.

Il nome dell’azienda è impresso sul lato sinistro, mentre su quello destro c’è il tasto di accensione-spegnimento e di comando, da utilizzare assieme allo schermo touch.

Honor Band 6 misura 43 × 25,4 × 11,45 millimetri e pesa 18 grammi escluso il cinturino proprietario (evidentemente per impedire che venga utilizzato per smartband di altri marchi, o al contrario per inibire la sua sostituzione con pezzi di altri brand). Cinturino che peraltro è disponibile in tre colorazioni: nero meteorite, grigio arenaria e rosa corallo.

La connessione ai dispositivi è assicurata dal Bluetooth 5.0. Honor Band 6 ha un accelerometro, un giroscopio, un sensore ottico per il monitoraggio della frequenza cardiaca al polso e un sensore SpO2 per il monitoraggio del livello di ossigeno nel sangue. La resistenza all’acqua è di 5ATM.

Per quanto riguarda la batteria, una ricarica si completa in circa 80 minuti, e la durata stimata è di 14 giorni per un uso normale e 10 per un uso intenso. Con soli 10 minuti di ricarica ci si assicura tre giorni di utilizzo.

Infine, il prezzo: Honor Band 6, lanciato in Italia il 28 marzo scorso, è in vendita a 49,90 euro.

Honor Band 6: il monitoraggio delle attività

Honor Band 6 ha così tante funzionalità che, per districarsi, conviene dedicare un paragrafo a quelle specifiche per lo sport e il benessere, e il successivo alle funzioni ulteriori.

La smartband assicura il monitoraggio continuo della frequenza cardiaca (e rileva le frequenze anomale), il livello di stress (con tanto di esercizi di respirazione), la quantità e la qualità del sonno. Qui occorre aggiungere che il wearable rileva anche i più comuni problemi legati a un sonno non soddisfacente, e fornisce consigli per migliorarlo.

È inoltre possibile rilevare il livello di ossigeno nel sangue grazie a un sensore SpO2. Oltre a monitorare il ciclo mestruale, individuando il successivo periodo fertile.

E poi, l’attività fisica. Sono dieci le discipline sportive caricate sul dispositivo, per le quali si può impostare un obiettivo, oltre a controllare la frequenza cardiaca durante l’allenamento. Honor Band 6 riconosce in automatico camminata, corsa, ellittica e vogatore, e quando cambia l’intensità dello sforzo suggerisce di iniziare o concludere l’allenamento.

Honor Band 6

Le altre funzioni

Honor Band 6 riceve le notifiche dal telefono (volendo, da qualunque app installata), può controllare la riproduzione musicale (solo su Android) e agire sull’otturatore della fotocamera. Ha le funzioni cronometro, sveglia, timer, torcia e trova telefono. Inoltre fornisce in diretta le informazioni meteorologiche basilari.

È possibile impostare diversi promemoria, scegliere l’intensità della vibrazione e programmare lo spegnimento.

Il test

Il design di Honor Band 6 è semplice ed elegante. E certamente l’ampiezza e la luminosità del display sono un passo avanti rispetto alla media delle smartband attualmente in commercio.

L’app Huawei Health è tanto semplice da installare quanto intuitiva. Le notifiche appaiono in maniera essenziale, ma è forse impossibile pretendere di più da un indossabile di fascia economica.

Ci ha particolarmente colpito l’accuratezza del monitoraggio della qualità del sonno, con l’indicazione delle sue varie intensità a seconda dell’orario, la segnalazione di eventuali problemi e le possibili risoluzioni.

L’unico limite, ma qui a parlare è un podista un po’ esigente, riguarda l’aspetto degli sport. Tralasciamo il monitoraggio della frequenza cardiaca e del livello di ossigeno nel sangue dal polso, che sono ancora tecnologie acerbe anche negli sportwatch più avanzati.

Sono davvero ridotte all’osso le funzionalità per quanto riguarda le dieci attività fisiche caricate (per le quali occorre inoltre avere sempre lo smartphone con sé, non essendo Honor Band 6 dotato di GPS).

HONOR Band 6 Orologio-Smartband Fitness Tracker, 1.47"...
  • 1. Design elegante e comodo da indossare: un ampio display da 1,47 "significa il 148% in più di area di visualizzazione...
  • 2. Durata della batteria di 14 giorni e ricarica rapida: dura fino a 14 giorni con una singola carica. Con un utilizzo...
  • 3. Funzione di monitoraggio perfetta: SpO2 monitor, cardiofrequenzimetro, ti avvisa quando si verifica una frequenza...

Conclusioni

Honor Band 6 si è rivelato un eccellente wearable economico, ottimo per monitorare i dati della propria salute e per la ricezione delle notifiche.

Non è magari consigliatissimo a chi voglia praticare sport con una certa cura e frequenza. Ma d’altronde non si può chiedere a una smartband che costa meno di 50 euro di comportarsi come un orologio per sportivi di medio-alto livello, il cui prezzo è almeno cinque volte tanto.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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