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Oracle: ecco l’annuncio di MySQL Autopilot

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Oracle MySql

MySQL Autopilot, si chiama così il nuovo componente di MySQL HeatWave service – il motore di accelerazione delle query in-memory per MySQL Database Service n Oracle Cloud Infrastructure (OCI) – che Oracle ha annunciato in questi giorni.

MySQL Autopilot: un salto nel futuro

Un’innovazione che consentirà, con tecniche di apprendimento automatico avanzate, di automatizzare e rendere più facile e più performante l’utilizzo di HeatWave. Un qualcosa che, in maniera così evoluta, non è presente nell’ambito “database”, senza dimenticare che la funzionalità Autopilot sarà disponibile senza costi aggiuntivi per i clienti che già usano MySQL HeatWave.

MySQL Autopilot renderà quindi automatici molti degli aspetti più importanti e sfidanti nell’ottenere elevate performance sulle query su larga scala – tra cui  provisioning, caricamento dei dati, esecuzione delle query e gestione degli errori. Si utilizzeranno tecniche evolute per campionare i dati, raccogliere statistiche su dati e query e creare modelli di machine learning usando Oracle AutoML per modellare l’uso della memoria, il carico di rete, i tempi di esecuzione.  Questi modelli di apprendimento automatico sono usati da MySQL Autopilot per eseguire le sue funzionalità chiave. 

MySQL Autopilot renderà l’ottimizzatore di query HeatWave sempre più intelligente man mano che vengono eseguite più query, con il risultato di migliorare continuamente le prestazioni del sistema nel tempo – una capacità non disponibile su Amazon Redshift, Amazon Aurora, Snowflake o su altre offerte cloud basate su MySQL.

MySQL Autopilot: le funzionalità offerte

Il punto di vista di Oracle

MySQL Database Service con HeatWave è l’unico database MySQL che supporta in modo efficiente sia OLTP che OLAP, consentendo agli utenti di eseguire carichi di lavoro misti o analisi in tempo reale sul loro database MySQL con prestazioni da 10 a 1.000 volte migliori e meno della metà del costo rispetto ad altri database analitici o basati su MySQL“, ha dichiarato Edward Screven, Chief Corporate Architect, Oracle. “MySQL HeatWave è uno dei servizi cloud in più rapida crescita su Oracle Cloud e un numero crescente di clienti sta spostando i propri carichi di lavoro MySQL su HeatWave. La serie di innovazioni annunciate sono il risultato di anni di ricerca e sviluppo di Oracle, e la loro combinazione offre enormi miglioramenti in termini di automazione, prestazioni e costi, distanziando ulteriormente HeatWave dagli altri servizi cloud“.

L’introduzione di MySQL Scale-out Data Management

Nel quadro dell’annuncio, Oracle ha anche introdotto MySQL Scale-out Data Management, che migliora le prestazioni di ricaricamento dei dati in HeatWave fino a 100 volte. HeatWave ora supporta un cluster di 64 nodi – rispetto ai 24 nodi disponibili in precedenza – ed è in grado di elaborare fino a 32 TB di dati – prima si arrivava a 12 TB.

La scalabilità è ulteriormente migliorata fino a quasi 0,9 –  e 1,0 è un fattore di scalabilità perfetto. Questi nuovi miglioramenti rafforzano ulteriormente i vantaggi in termini di prezzo/prestazioni di HeatWave rispetto ai suoi principali concorrenti.  HeatWave offre migliori prestazioni a un prezzo inferiore per i carichi di lavoro analitici e misti rispetto a tutti gli altri servizi cloud di database e analisi della concorrenza. In particolare, secondo i test eseguiti, HeatWave offre un rapporto prezzo/performance:

Oracle, inoltre, rende il codice del benchmark pubblicamente disponibile, per permettere ai clienti di eseguire i benchmark stessi visitando questo sito. Oracle ha anche annunciato che il benchmark standard del settore TPC-DS può ora essere accelerato usando HeatWave.

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