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MioDottore svela perché i medici di famiglia faticano ad adottare tecnologie digitali

Il settore sanitario sta cambiando velocemente, ma non tutti adottano le nuove tecnologie con facilità. MioDottore, la piattaforma italiana per la prenotazione online di visite mediche ed esami diagnostici, ha spiegato quali sono le sfide incontrate dai medici di famiglia nell’abbracciare nuove tecnologie digitali.

MioDottore: perché i medici di famiglia non adottano tecnologie digitali

Tra le più comuni obiezioni raccolte da MioDottore, emerge la sfida demografica legata all’affrontare le esigenze dei pazienti più anziani. Spesso sono privi di smartphone o computer, quindi non riesco a sfruttare le soluzioni digitali.

Ma non c’è solo la difficoltà di chi riceve, ma anche per molti medici che non trovano il tempo. Già devono gestire una mole elevata di comunicazioni attraverso canali tradizionali come posta e telefono. Aggiungere nuovi strumenti digitali potrebbe complicare ulteriormente la gestione.

Ma c’è anche il problema opposto. In alcuni studi, le segreterie sono estremamente efficienti nel gestire le operazioni quotidiane, facendo sì che alcuni medici vedano l’adozione di nuove tecnologie come una ridondanza. Inoltre, alcuni professionisti ritengono essenziale la comunicazione telefonica diretta con i pazienti per valutare l’urgenza e la natura delle richieste.

Nel campo della pediatria, l’idea di permettere ai genitori di prenotare autonomamente gli appuntamenti potrebbe portare a un eccessivo affollamento dello studio. Per la medicina di gruppo, specialmente quelli che includono medici più anziani, esiste una forte resistenza al cambiamento collettivo. C’è poi stata l’esperienza della pandemia, che ha portato molti a usare metodi tradizionali per contingentare gli accessi. E poi ci sono i medici appena laureati, che preferiscono stabilire un rapporto più diretto con i pazienti prima di capire se e come implementare il digitale.

Come andare oltre

Luca Puccioni, CEO di MioDottore, pensa che la propria piattaforma possa aiutare a superare questi problemi. Afferma: “Le resistenze dei medici di famiglia all’adozione di nuovi strumenti digitali possono essere agevolmente superate grazie alla nostra piattaforma MioDottore”.

Puccioni spiega che le preoccupazioni riguardanti l’età dei pazienti sono infondate, poiché la distinzione è tra individui digitalizzati e non. E poi, la piattaforma permette di centralizzare le comunicazioni in un unico canale sicuro e conforme al GDPR. Ma il vantaggio vero sta nel poter dedicare più tempo ai pazienti, ottimizzare la gestione del tempo e semplificare i processi amministrativi. Potete trovare maggiori informazioni sul sito di MioDottore.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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