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La Russia boicotta gli Oscar 2023: non presenterà alcun film

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Il gelo tra il mondo occidentale e la Russia continua, e questa volta coinvolge anche gli Oscar 2023. Sembra di essere tornati negli anni ‘80, quando gli americani boicottarono le Olimpiadi di Mosca (1980) e i sovietici, per tutta risposta, non si presentarono a quelle di Los Angeles ’84. Ora che però i muri (anzi Il Muro) non c’è più, la situazione è la stessa: Mosca ha fatto sapere che non presenterà pellicole per la Notte degli Oscar 2023.

L’annuncio arriva direttamente dalla Russian Film Academy, la quale ha deciso di non presentare una propria candidatura nella categoria Miglior Film Internazionale. Scelta drastica, sicuramente simbolica, che conferma il costante deterioramento del rapporto tra i due Paesi. La dichiarazione ufficiale della Russian Film Academy è lapidaria, e recita:

“Il comitato della Russian Film Academy ha deciso di non nominare nessun film russo per gli Academy Awards 2022”.

La Russia non sarà agli Oscar 2023: si dimette per protesta Pavel Chukhray

Sulla scia dell’annuncio il presidente del comitato russo di selezione per gli Oscar, Pavel Chukhray, si è dimesso in segno di protesta. Secondo l’agenzia di stampa statale russa TASS, Chukhray ha definito la decisione “illegale” e ha affermato che questa è stata presa senza consultazione. “Non hanno nemmeno ritenuto necessario notificare tale decisione” ha dichiarato Chukhray.

Un altro membro del Comitato degli Oscar russo, Alexei Uchitel, ha richiesto un incontro con l’Academy. “Secondo me questa situazione deve essere corretta immediatamente. Mi sembra impossibile prendere una decisione del genere senza i membri del Comitato russo degli Oscar” ha denunciato che Uchitel a TASS. “La mia richiesta è di incontrare immediatamente l’Academy e poi prendere una decisione”.

Fin dall’inizio dell’invasione in Ucraina, i film russi hanno trovato non poche difficoltà ad arrivare nei festival occidentali. In particolar modo l’occidente ha rifiutato le pellicole realizzate con finanziamenti statali. Al contrario opere come Tchaikovsky’s Wife, del regista dissidente russo Kirill Serebrennikov, sono state ben accolte a Cannes 2022.

Deadline riferisce che sarebbero ben 122 i film russi che avrebbero potuto concorrere per una candidatura all’Oscar quest’anno. Ricordiamo che le pellicole vengono visionate dalle commissioni dei singoli Paesi che ne scelgono una da candidare. Della shortlist conseguente è poi l’Academy a scegliere i cinque film candidati nella categoria Miglior Film Internazionale.

Nell’ultimo decennio la Russia è arrivata alla candidatura finale due volte, mentre l’ultima vittoria risale al 1994, con  Burnt By the Sun (uscito in Italia col titolo Sole Ingannatore) di Nikita Mikhalkov, quando la categoria si chiamava ancora “Miglior Film Straniero”. Erano però gli anni del disgelo. Della distensione. Delle Olimpiadi senza boicottaggi. Erano anni di pace, e l’Orologio dell’Apocalisse era ben lontano dalla mezzanotte.

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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