Site icon Techprincess

Paesaggi lunari: ecco 12 mete spaziali a 50 anni dall’allunaggio

Volagratis.com ha voluto celebrare i cinquant’anni dall’allunaggio proponendo 12 mete “spaziali”, ovvero caratterizzate da meravigliosi paesaggi lunari!

Paesaggi lunari al Parco Nazionale Timanfaya, Lanzarote

Risultato di un’intensa attività vulcanica è il Parco Nazionale di Timanfaya, a Lanzarote. Quest’ultimo è infatti caratterizzato da una miscellanea di terra rossa e nera, capaci di creare veri paesaggi lunari grazie al contrasto cromatico straordinario tra oceano e cielo

Patrimonio Unesco dal 1993, il Parco è inoltre un continuo saliscendi fatto di pendii e crateri, come la grande Caldera Blanca: una piccola Luna sulla Terra.

I vulcani di fango dell’Azerbaijan

A pochi chilometri da Baku si trova uno dei panorami più sorprendenti del Caucaso e maggiormente capace di ricordare paesaggi lunari: quello dei vulcani di fango.

Studiati anche dalla NASA in preparazione alle spedizioni verso Marte, i vulcani di questa penisola sono attivi da oltre 25 milioni di anni e portano in superficie non solo fango, ma anche gas che arrivano direttamente dai più profondi strati terrestri.

A regalare colori e immagini apparentemente derivanti dai satelliti è il perfetto contrasto tra il grigio dei materiali eruttati e la poca o nulla vegetazione, capaci di lasciare a bocca aperta.

Lo spettacolo offerto dal Grand Canion

Protagonista di centinaia di film e tra i simboli degli Stati Uniti più selvaggi, il Grand Canion è anche uno dei paesaggi “spaziali” più famosi del mondo.

Scavata dal fiume Colorado, in Arizona, la gola è capace di generare veri e propri paesaggi lunari grazie alla sua profondità massima e, nell’Antelope Canyon, di osservare la sovrapposizione di strati geologici e fare un viaggio di migliaia di anni con un solo sguardo.

Il deserto di Atacama in Cile

Esteso tra Cile e Perù, il deserto di Atacama da una parte si adagia ai piedi delle Ande, e dall’altra viene bagnato dall’Oceano Pacifico, creando un clima e un paesaggio quasi unico nel suo genere.

A creare veri e propri paesaggi lunari non è solo l’escursione termica: nella Valle della Luna, non lontano da San Pedro de Atacama e nel cuore del deserto, per esempio, le basse temperature e l’altitudine permettono addirittura nevicate perfette per ricreare paesaggi immortalati da satellite!

[amazon_link asins=’B01N68XF0O,B01N098ULT,B00OBJ3F12′ template=’ProductCarousel’ store=’gamspri02-21′ marketplace=’IT’ link_id=’f7b20aab-e3c2-40e3-92fa-f04ac1a85bda’]

Il lago Natron in Tanzania

Situato nella Rift Valley africana e ai piedi del Vulcano Gelai è il Lago Natron, un bacino che, per la sua elevatissima salinità, permette la vita di pochissime specie, come alcuni particolari batteri ricchi di pigmenti rossi e i fenicotteri minori.

Il luogo genera non solo paesaggi lunari, ma anche atmosfera, grazie soprattutto alla leggenda che lo riguarda: l’acqua incredibilmente caustica è infatti capace di evitare il processo di decomposizione delle carcasse degli animali che ne entrano in contatto, dando origine ad un processo di imbalsamazione che lo ha reso luogo capace di “pietrificare” gli esseri viventi!

Salar de Uyuni in Bolivia

Distesa bianca apparentemente senza fine: questo è il Salar de Uyuni, un deserto della Bolivia interamente ricoperto non di rocce e arbusti, ma sale.

Il luogo rievoca paesaggi lunari grazie all’assenza quasi totale di fauna e flora, spesso capace di eliminare ogni possibile punto di riferimento e trasformare la distesa in un labirinto senza pareti.

La Valle della Luna in Sardegna

Situata nell’area di Santa Teresa di Gallura è la Valle della Luna, località formata da imponenti massi di granito erosi e modellati dagli agenti atmosferici con il passare dei secoli.

Proprio a questi ultimi si deve il nome della zona che, incontaminata e ricca di vegetazione, una volta illuminata dalla luce riflessa del nostro satellite dà proprio l’impressione di trovarsi lassù, a chilometri e chilometri di distanza.

La Death Valley National Park negli Stati Uniti

Zona al di fuori del mondo a causa della sua scarsissima vegetazione dai colori spenti e della fauna che, quando c’è, si mimetizza perfettamente, è la Death Valley, negli Stati Uniti.

Quest’ultima crea facilmente dei paesaggi lunari grazie alla suggestione, offerta dalla presenza delle antiche miniere, delle città fantasma, dei laghi prosciugati, dei vulcani spenti e della sua vastità.

Il deserto del Sinai in Egitto

Terra di confine, dove Africa e Asia si uniscono, e bagnata sia dal Mediterraneo, a nord, che dal Mar Rosso, a sud, è la penisola del Sinai.

Oltre al nome, che sembra derivare proprio dall’antico dio della luna Sin, a riportare la mente ai paesaggi lunari sarebbero anche le pochissime città presenti, la vasta presenza di sabbia e roccia, capaci di unirsi per formare chilometri e chilometri di sfumature di ocra e di rosso.

Saline di Trapani in Sicilia

Splendido paesaggio osservabile già dalla provincia di Trapani è la distesa delle dune di sale della Riserva Naturale delle Saline, istituita nel 1995.

All’alba o al tramonto la zona riporta alla perfezione alla superficie della Luna, grazie alla tranquillità dell’intera zona e alle mille sfumature diverse, generate date dalla luce del sole parzialmente nascosto dietro l’orizzonte.

Tozeur in Tunisia

Ai margini del deserto del Sahara, Tozeur ha una storia antichissima influenzata dalle popolazioni berbere, dai Cartaginesi e dai Romani.

Il suo paesaggio caratteristico ha anche portato la Lucasfilm, nel 1999, a sceglierlo come location per le riprese di Star Wars I – La minaccia fantasma, trasformandolo in Eos Espa, città sul pianeta Tatooine.

Ice Cave in Islanda

Immaginare un pianeta completamente coperto di ghiaccio è difficile? Non servirà salire a bordo di una navicella spaziale: basterà entrare in una delle gelide grotte islandesi!

Queste ultime sono infatti dei veri mondi azzurri in grado di lasciare senza fiato, di cui alcune visitabili in compagnia di speleologi esperti.

Exit mobile version